Un goal in extremis di Kalinic regala la vittoria e riapre le speranze europee dei Viola.
Della partita si apprezza soprattutto il risultato che permette ai Viola di continuare a inseguire il sogno Europa League ma non si può non rilevare la pochezza del gioco mediocre e sotto ritmo della Fiorentina.
La gara è stata preceduta dai festeggiamenti per i novanta anni della Fiorentina, che intendevano rendere omaggio ai protagonisti viola degli anni Novanta. Tra i festeggiati erano presenti Claudio Ranieri, il tecnico più vittorioso degli ultimi trenta anni e Fatih Terim, che sono stati accolti dagli applausi del “Franchi”. Un pre-gara festoso cui è seguita una partita brutta e noiosa.
Dopo la gara di Bergamo, dove si erano visti buoni progressi, la partita contro il Cagliari doveva essere un segnale di continuità per inseguire gli obiettivi europei. Purtroppo se il risultato c’è stato, una vittoria insperata e preziosa, l’andamento della partita non alimenta molte speranze.
Sousa sceglie una squadra molto offensiva con Chiesa e Tello a sostegno di Kalinic. La Fiorentina comincia all’attacco: Bernardeschi al secondo minuto arriva in zona tiro, ma la sua conclusione è deviata. Poi sono i sardi a creare due occasioni: al quinto con Jao Pedro e al nono con un tiro di Borriello parato da Tatarusanu. La grande occasione per i Viola arriva al decimo, quando Kalinic messo davanti al portiere Rafael da un lancio di Bernardeschi sbaglia clamorosamente. La Fiorentina fa gioco ma tiene un ritmo basso ed è imprecisa nelle conclusioni. Il Cagliari è solido e ben schierato e si affida alle ripartenze che mettono in evidenza le difficoltà difensive dei Viola. Al ventesimo, su un bel lancio di Bernardeschi, Saponara tira ma la palla è respinta da Rafael. Tre minuti dopo un tiro di Bernardeschi, dopo una bell’azione personale, è deviato in angolo dal portiere sardo. Sono soprattutto i Viola a fare la partita, ma non sono abbastanza veloci e non hanno precisione nelle conclusioni. Al 32′ Kalinic ci prova di testa ma manca un goal facile. La Fiorentina prova a chiudere il primo tempo in vantaggio. Borja Valero al 35′ serve in area per Kalinic che tira alto. E’ la terza occasione nitida che il croato non sfrutta. Il Cagliari ha una buona occasione al 38′ con Isla che arriva al tiro dopo un’azione iniziata da Borriello. Tatarusanu para in tuffo. Il primo tempo finisce fra i fischi.
Nella ripresa La Fiorentina riparte in avanti, ma appare confusa e priva d’idee. Bernardeschi è meno lucido, Chiesa s’impegna come sempre, ma non è efficace come in altre occasioni. Mentre sale il malcontento nello stadio e s’intensificano i cori di protesta, il Cagliari va vicino al goal al dodicesimo con Borriello che impegna Tatarusanu.
Al 20′ Tomovic s’infortuna ed è sostituito da Sanchez. Sousa toglie Saponara e schiera Ilicic. Al 34′ Bernardeschi è sostituito da Badelj. Una scelta di difficile comprensione che lo stadio fischia sonoramente.
Al 35′ sono i sardi ad andare vicini al goal con Sau che colpisce il palo. Nel finale di gara i Viola cercano il forcing, ma sono inconcludenti e rischiano su un contropiede di Barella. Ci si avvia a un mesto e inutile pareggio, quando Tello inventa un cross per Kalinic che devia in porta e regala ai Viola un’immeritata vittoria che lascia aperto uno spiraglio per l’Europa.
La vittoria in extremis e le sconfitte di Milan e Atalanta riaprono qualche possibilità per la Fiorentina, anche se la partita di oggi e il gioco della squadra non alimentano rosee speranze.
La rimonta è forse possibile ma occorre maggior determinazione e personalità.
Queste le parole di Paulo Sousa ai microfoni di Sky: “Siamo stati premiati alla fine della partita. Abbiamo preso delle scelte importanti, sapevamo che in certe parti del campo ci saremmo trovati in inferiorità numerica a livello di scontro individuale. Chiesa? Lui riunisce tutti i valori: qualità calcistica e qualità umana. Lui deve trascinare tutti quanti in campo per arrivare a certi livelli e portare la squadra alla vittoria”.
“Sostituzione Bernardeschi? Nella prima parte del match è stato influente e determinante nella fase offensiva, sua capacità di passaggi decisivi. Però non ha la fase difensiva, ci può costare in fase di non possesso. Quando è calata l’intensità, abbiamo preso la decisione di sostituirlo per guadagnare intensità in mezzo al campo, anche per liberare spazio sugli esterni. Alla fine ci siamo riusciti”.
“Noi cerchiamo sempre gioco offensivo, è la nostra proposta. E i ragazzi ci vengono incontro in questa filosofia, sia chi inizia la partita sia. Oggi abbiamo creato tanto”.
Fiorentina-Cagliari 1-0
FIORENTINA (3-4-1-2): Tatarusanu, Tomovic (20′ st Sanchez), Gonzalo, Astori; Chiesa. Vecino, Borja, Tello; Saponara (20′ st Ilicic), Bernardeschi (34′ st Badelj); Kalinic. Allenatore: Sousa.
CAGLIARI (4-4-1-1): Rafael; Tachsidis, Pisacane, Alves, Murru (1′ st Miangue); Isla, Dessena, Barella, Ionita (39′ st Padoin; Joao Pedro (27′ st Sau); Borriello. Allenatore: Rastelli.
Arbitro: Gavillucci di Latina
Marcatore: 47′ st Kalinic
Note: ammoniti Tomovic, Astori, Miangue
Alessandro Lazzeri