Un 25 aprile diverso a Cerreto Guidi
Un 25 aprile diverso a Cerreto Guidi. La cerimonia non è avvenuta in forma pubblica. Sulle note dell’Inno di Mameli e di “Bella ciao” il Sindaco ha deposto corone d’alloro.
Cerreto Guidi, 25 aprile 2020-La celebrazione del 75° anniversario della Festa nazionale della Liberazione a Cerreto Guidi, si è svolta in modo diverso, senza la partecipazione pubblica, per la necessità di osservare il distanziamento sociale e nel rispetto delle limitazioni agli spostamenti.
La sola eccezione è stata la presenza di un esponente dell’ANPI e di un rappresentante per ciascuna associazione. Il Sindaco Simona Rossetti, con una sobria cerimonia, ha deposto, a nome della comunità, corone d’alloro alla Lapide commemorativa collocata sulla facciata del Comune; al Monumento ai Caduti, Piazza Vittorio Emanuele II; alla Lapide commemorativa della Chiesa di Santa Maria Assunta, a Bassa; alla Lapide commemorativa, Chiesa di San Bartolomeo a Gavena; alla Lapide commemorativa, Piazza XXIII Agosto a Stabbia. La cerimonia è terminata alla Lapide commemorativa posta sulla facciata della Scuola elementare a Lazzeretto.
Le note dell’inno nazionale hanno risuonato durante le varie deposizioni, seguite poi dal canto di resistenza “Bella ciao” a cui si sono uniti tanti cittadini dalle loro abitazioni.
“Noi possiamo avere qualsiasi idea su uno Stato democratico, discutere e confrontarci su tante cose con proposte differenti da fare per il proprio Paese– commenta il Sindaco Simona Rossetti- Sul 25 aprile questo non può invece accadere, perché è veramente la festa di tutti e se tutti noi possiamo oggi parlare liberamente e poter dire la nostra opinione è grazie a coloro che hanno combattuto per la libertà.
La Festa di Liberazione specie in un momento come questo, ci deve far sentire tutti liberi e garanti di questa libertà. Non è una festa di colore o di partito, è una festa degli italiani. E’la festa di chi a un certo punto, dopo anni di dittatura, di guerra e di atrocità ha deciso da che parte stare.
E’grazie ai sacrifici di allora che oggi noi possiamo impegnarci nelle Istituzioni o comunque esprimerci liberamente. Impegniamoci insieme perché questa democrazia a volte data per scontata possa essere tutelata e portata avanti da tutti i nostri cittadini”.