T orna il progetto “Wails” con Ernest Pignon-Ernest. Il grande artista francese, pioniere dell’arte urbana, arriva in Toscana: il 22 aprile a Firenze e il 23 aprile a Certaldo insieme al Collettivo Sikozel
Wails, il progetto ideato da Lorenzo Zambini e l’artista Stelleconfuse, che indaga sui primi “vagiti” dall’arte urbana, torna con Ernest Pignon-Ernest. Due giorni di incontri, proiezioni e una esposizione tra Firenze e Certaldo, con uno dei più importanti artisti dell’arte urbana europea.
“Avere Ernest Pignon-Ernest in Toscana è un’occasione unica. Parliamo di un artista che ha iniziato a fare opere in strada negli anni Sessanta, lo stesso Banksy dice che in Francia Ernest-Pignon ha fatto queste cose trent’anni prima di lui. Per l’artista JR è una costante fonte di ispirazione, addirittura Francis Bacon seguiva il suo lavoro fin dagli esordi. L’invito a tutti è a non perdere questa opportunità di incontro con uno dei protagonisti dell’arte contemporanea” hanno dichiarato i due ideatori di Wails.
“Ernest Pignon-Ernest arriverà direttamente da Venezia, dove avrà inaugurato la sua mostra “Je Est Un Autre” alle Espace Louis Vuitton, evento collaterale alla Biennale di Venezia. Sarà emozionante riportarlo 44 anni dopo a Certaldo, teatro di uno dei suoi primi interventi artistici urbani che invasero le strade della città, a dimostrazione di come l’esistenza di un’opera non è nella sua esistenza fisica, ma nelle tracce che lascia e nel suo radicamento profondo. Fondamentale per la realizzazione della mostra documentale a Palazzo Pretorio è stato il contributo di Ernest Pignon-Ernest nel darci la possibilità di aprire e di utilizzare il suo archivio fotografico, catapultandoci a Certaldo nel settembre del 1980” ha continuato Lorenzo Zambini, direttore dello ZAP e co-ideatore del progetto Wails.
“Grande soddisfazione aver potuto collaborare a questo progetto così importante. Emozionante la ricerca di testimonianze sull’evento svoltosi a Certaldo nel 1980. La mostra attraverso il percorso espositivo rende omaggio a Ernest Pignon-Ernest documentando attraverso foto, documenti e frammenti uno scenario suggestivo e bellissimo: l’artista, le sue opere, il borgo medievale” ha dichiarato Francesca Parri di Exponent.
“Invece al Cinema la Compagnia di Firenze avremo la possibilità di vedere il film documentario “Se Torno” realizzato dal Collettivo Sikozel, che racconta il viaggio in Italia che Ernest Pignon-Ernest intraprese nel 2015 incollando sui muri della città di Roma, Matera e Napoli l’immagine di una pietà laica in cui Pasolini porta fra le sue braccia il proprio corpo senza vita. Tra l’altro il Collettivo Sikozel ha realizzato per l’occasione un documento video inedito, insieme a Ernest-Pignon, sull’intervento artistico a Certaldo nel 1980, sarà un testimonianza fondamentale per la mostra” ha sottolineato Stelleconfuse, artista e co-ideatore di Wails.
Un grande grazie va alle Istituzioni e agli enti che hanno creduto in questo progetto: Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Comune di Certaldo, Istituto Francese di Firenze e Publiacqua. Fondamentale il coordinamento di ZAP – Zona Aromatica Protetta e il contributo del media partner Street Levels Gallery. Decisiva la collaborazione di Exponent, del Cinema La Compagnia, del Collettivo Sikozel e di Ernest Pignon-Ernest.
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_PROGRAMMA WAILS / ERNEST PIGNON-ERNEST
Lunedì 22 aprile 2024 ore 18 / CINEMA LA COMPAGNIA _ Firenze
(ingresso gratuito fino a esaurimento posti)
> PROIEZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO
“SE TORNO” del Collettivo Sikozel (Italia/Francia 2016, 60’, col.)
Cosa ne abbiamo fatto della sua morte? 40 anni dopo l’assassinio di Pier Paolo Pasolini, l’artista Ernest Pignon-Ernest intraprende un viaggio in Italia per porre questa domanda sui luoghi della vita, dell’opera e della morte del poeta. A Roma, a Matera e a Napoli, l’artista interpella abitanti e passanti incollando sui muri un’immagine disegnata a pietra nera, una pietà laica in cui Pasolini porta fra le sue braccia il proprio corpo esanime. “Se torno” segue il percorso esistenziale di questa immagine, dalla sua genesi al suo inserimento nella realtà quotidiana delle città italiane. Il film interroga la permanenza nell’immaginario collettivo del pensiero di Pasolini e testimonia le lacerazioni che la sua figura suscita ancora oggi. Tra fascino e rifiuto, l’immagine di Pasolini risuona attraverso le persone incontrate come una sentinella, un appello alla lucidità e all’impegno nelle nostre società.
Alla presenta del Collettivo Sikozel
A SEGUIRE
> INCONTRO PUBBLICO CON ERNEST PIGNON-ERNEST
ERNEST PIGNON-ERNEST & PIER PAOLO PASOLINI
Dopo la proiezione seguirà l’incontro con Ernest Pignon-Ernest incentrato sul suo lavoro di arte urbana e sulla figura di Pier Paolo Pasolini, alla quale Ernest Pignon-Ernest ha dedicato nel corso degli anni molto opere e riflessioni della sua attività artistica.
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Martedì 23 aprile 2024 ore 17.30 / CHIESA SS TOMMASO E PROSPERO_Certaldo
> INCONTRO PUBBLICO CON ERNEST PIGNON-ERNEST
ERNEST PIGNON-ERNEST & CERTALDO 1980
Incontro pubblico tra Ernest Pignon-Ernest e la comunità di Certaldo, con interventi di certaldesi testimoni del suo intervento nel settembre del 1980.
A SEGUIRE IN PALAZZO PRETORIO_Certaldo
> INAUGURAZIONE MOSTRA DOCUMENTALE
ERNEST PIGNON-ERNEST / CERTALDO 1980
(dal 23 aprile al 23 giugno 2024)
La mostra documentale “Ernest Pignon-Ernest / Certaldo 1980” è composta da una raccolta di fotografie, documenti, frammenti e da una testimonianza video dell’artista (realizzata dal Collettivo Sikozel). Il percorso espositivo ci riporta al settembre certaldese del 1980, all’interno della mostra-azione dal titolo “Il naturale e l’umano”, coordinata dal critico d’arte Antonio Del Guercio. In quella occasione Ernest Pignon-Ernest realizzò un intervento dal titolo “Molti uomini e molte donne venuti a Certaldo”, incollando in vari luoghi della città moltissime serigrafie giganti: “donne e uomini nudi in atto di penetrare nelle case e negli edifici pubblici; Pasolini crocifisso a testa in giù e la pelle d’uomo di Michelangelo”, come recita l’articolo di Del Guercio pubblicato sulla rivista Rinascita dell’epoca.
Le sue opere sono il risultato della relazione tra diversi elementi: l’immagine incollata in un luogo, il luogo dove essa è inserita, il momento nel quale essa appare e il tempo nel quale scompare e infine lo “spettatore”, il passante che si relaziona con essa. Per comprenderne la ricca gamma di significati è necessario prestare attenzione a ciascuno di questi aspetti, perché, come si vedrà, l’opera d’arte non può fare a meno di nessuno di essi: “l’opera, non è l’immagine stessa, ma quello che essa provoca di interrogazioni sul luogo”.
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Ernest Pignon-Ernest
Artista francese, nasce a Nizza nel 1942. La sua ricerca artistica indaga le memorie dei luoghi, che l’artista rievoca suggestivamente attraverso allestimenti site-specific di disegni e serigrafie. La sua predilezione per la creazione di opere in forte attinenza con il luogo di destinazione, l’impegno politico, culturale e sociale dimostrato nel suo lavoro, in aggiunta a un approccio situazionista e spiazzante delle sue installazioni effimere, fanno sì che Ernest Pignon-Ernest sia oggi considerato fra i precursori dell’arte urbana.
Il primo progetto in strada risale al 1966 e riguarda la realizzazione sull’altopiano di Albion di una serie di stencil raffiguranti vittime del disastro nucleare di Hiroshima, in risposta critica alla creazione di una base di lancio per missili nucleari nella zona.
Il profondo legame fra opera e contesto diventa da questo momento fondamentale per Ernest Pignon-Ernest, che rifiuta il sistema istituzionale per esprimersi direttamente nei luoghi d’ispirazione. Con questo spirito nascono anche i progetti successivi, come il grande allestimento di serigrafie realizzato in occasione del centenario della Comune parigina (1971) o nelle opere realizzate nel 1980 a Certaldo in omaggio a Boccaccio e Pasolini. All’intellettuale italiano ha inoltre dedicato nel 2015 una serie di serigrafie affisse nei luoghi di pasoliniana memoria che lo ritraggono in una Pietà. L’interesse per la cultura italiana e mediterranea porta l’artista a compiere numerosi viaggi, fra cui un soggiorno a Napoli fra il 1988 e il 1995, dove realizza diversi poster ispirati a Caravaggio e alla pittura barocca napoletana.
Artista impegnato, Ernest Pignon-Ernest ha spesso indirizzato la sua ricerca artistica verso opere mirate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi come l’apartheid (1974), l’aborto clandestino (1975), l’AIDS (2002).
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