Tempi rispettati per l’apertura dei posti letto di cure intermedie a Narnali. Oggi accolto il primo paziente
Tempi rispettati per l’apertura dei posti letto di cure intermedie nella struttura “La Melagrana” a Narnali
Oggi accolto il primo paziente
Tempi rispettati per l’apertura del modulo di cure intermedie in fase post-acuta nella struttura “La Melagrana” in via del Guado a Narnali (ex Rsa). Era stata programmata proprio oggi la data di inaugurazione, ed oggi sarà accolto il primo paziente e con step successivi e graduali potranno essere inseriti altri pazienti in dimissione dall’ospedale per un totale di 30 posti letto.
Si tratta di un modello di cure intermedie “setting low care” che si colloca tra la degenza ospedaliera per acuti e le strutture territoriali con una èquipe dedicata composta da medici clinici, infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari.
Questa mattina ad attendere l’ingresso del primo paziente erano presenti il Sindaco Matteo Biffoni, il consigliere Regionale Nicola Ciolini, il direttore Zona distratto area pratese Lorena Paganelli, il direttore dipartimento specialistiche mediche Giancarlo Landini, il direttore dell’ospedale Daniela Matarrese, il direttore dell’area malattie cerebrovascolari e degenerative Pasquale Palumbo, il direttore geriatria Donatella Calvani, il direttore assistenza infermieristica di Prato Daniela Ammazzini e il direttore area manutenzione e gestione investimenti di Prato Gianluca Gavazzi.
“In questo momento di emergenza si è comunque continuato a lavorare per dare dei servizi sul territorio attesi da tempo. Sono le parole del Sindaco Biffoni che aggiunge: i nuovi posti letto per cure intermedie e i centri Alzheimer sono una risposta efficace per la nostra città.”
“Si aggiunge un ulteriore servizio alla rete territoriale pratese; e questo modello di low-care, ha spiegato Paganelli è un punto importante e nodale di coordinamento ed integrazione tra ospedale e territorio. Desidero rivolgere un ringraziamento particolare al personale sanitario, tecnico e a tutti coloro che in soli dieci giorni hanno organizzato ed allestito questo setting di cura con un vero lavoro di collaborazione e di squadra.”
La struttura ospiterà, dopo il periodo di emergenza sanitaria, altri due moduli di assistenza, il Centro diurno Alzheimer già attivato nel marzo dello scorso anno e quello residenziale per 9 persone.
“Un polmone importante – ha commentato il Consigliere Ciolini – oggi si aggiunge un altro tassello nell’organizzazione territoriale che facilita le dimissioni ospedaliere”.
La gestione dell’intera struttura è stata affidata, dopo le procedure di appalto, al Consorzio Sana e Progetto Persona di Milano che in tre settimane ha messo a disposizione medici, infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari che saranno supportati, in questa prima fase dal personale dell’Azienda Sanitaria e lavoreranno in collaborazione sinergica. All’azienda Sanitaria competono anche le funzioni di coordinamento, organizzazione e controllo.
L’appalto ha una durata di quattro anni e prevede un importante impegno economico: 2 milioni di Euro l’anno per l’intera struttura.
“E’ una innovazione- precisa Landini, un progetto tra pubblico e privato che prevede l’integrazione con i nostri medici geriatri, internisti e neurologi. Direi un tassello che mancava nella sanità pratese e nel quale l’ospedale, molto efficiente ed in questo momento riorganizzato per fronteggiare l’emergenza Covid-19, lavora con il territorio in un sistema a rete, la struttura è dentro il sistema. ”
Gli specialisti ospedalieri hanno dato ampia disponibilità di collaborazione. Lo conferma Palumbo: “Oggi siamo riusciti a mettere a posto un pezzo dell’organizzazione low care. Questo modulo di cure intermedie è importante e ne abbiamo bisogno, è presente un medico h 24, strettamente collegato con le specialistiche ospedaliere. Condivideremo protocolli e modalità operative tra ospedale e territorio e sperimenteremo questa innovazione con il rapporto pubblico e privato”
La permanenza dei pazienti nella low care è temporanea della durata massima di 20 giorni . L’accesso è indicato dal medico del reparto ospedaliero e dal medico di medicina generale attraverso una valutazione multidisciplinare dei bisogni.