EVENTI

TEATRO YVES MONTAND Monsummano Terme LA STAGIONE TEATRALE 2019 / 2020

GLI SPETTACOLI
stagione in abbonamento 2019/2020
Teatro Yves Montand Monsummano Terme
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DOMENICA 27 OTTOBRE, ore 21
INTERVISTA CONFIDENZIALE
Enzo Iacchetti
intervistato da Giorgio Centamore
Nito produzioni

L’idea è quella d’intervistare Enzo Iacchetti attraverso domande mirate, collegabili al tema della comicità e della sua carriera teatrale e televisiva. L’interlocutore sul palco, insieme ad Enzo Iacchetti, sarà Giorgio Centamore, suo fidato e fedele autore e collaboratore.Un pretesto narrativo per stimolare racconti e aneddoti che andranno a svelare segreti professionali aprendo una finestra su tutto ciò che esiste dietro al lavoro ed alla carriera di un personaggio famoso. Esordi, prime esperienze, provini televisivi, il Costanzo Show ed infine Striscia la Notizia, saranno gli argomenti trattati e tutti in versione comica. Iacchetti sul palco sarà accompagnato dalla sua chitarra ed il pubblico potrà intervenire con domande a tema. Quando ha capito che avrebbe voluto essere artista? La scintilla scoccò alle medie, nell’ora di musica. La prof si stupiva perché quando toccavo il piano o un altro strumento, anche senza aver studiato, potevo suonare quello che mi piaceva. Lei se lo ricorda ancora. È una vecchina di 95 anni e mi vuole bene. Nei cabaret Iacchetti ha incontrato altri importanti maestri. Sono cresciuto con Gaber, Jannacci, Cochi e Renato. E poi venire dal lago è stato importante. Il lago è un luogo dall’atmosfera speciale, unica. È una fonte di ispirazione, di malinconia e anche di fuga, a volte.

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DOMENICA 3 NOVEMBRE, ore 17
PADIGLIONE 6
da un racconto di Anton Čechov
drammaturgia e regia Roberto Valerio
con Martino D’Amico, Carlo Di Maio, Luigi Di Pietro
e con gli allievi attori under30 diplomati all’Accademia Professionale di Recitazione Ludwig – Roma:
Jacopo Angelini, Rosario Buglione, Pietro Cerasaro, Davide Locci, Paolo Oppedisano
Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale

In questo commovente racconto, Čechov ci presenta un piccolo padiglione psichiatrico di un ospedale di provincia dove sono internate cinque persone trattate come bestie. Testimone di queste violenze è il dottor Andrèj Efimyc; pur desiderando ribellarsi a questa situazione di degrado, decide di sopportare tutto stoicamente…
Lo spettacolo nasce da un lungo e intenso laboratorio teatrale: per 60 giorni, 12 giovani attori neodiplomati under30 hanno lavorato sulla struttura drammaturgica del testo e le sue implicazioni sceniche. Al termine del laboratorio sono stati selezionati cinque di loro che vanno a completare il cast dello spettacolo, composto da Martino D’Amico (che torna al Montand dopo La signorina Else di 2 stagioni fa), Carlo Di Maio e Luigi Di Pietro.
L’adattamento e la regia sono affidate a Roberto Valerio.
Valerio dopo il debutto diretto da Gabriele Lavia ha lavorato con Cobelli, De Filippo, Castri e Wertmuller a fianco di interpreti come Umberto Orsini, Rossella Falk, Giulia Lazzarini, Andrea Giordana, Luca De Filippo. Nel1999 la prima regia: negli anni ha alternato classici (Molière, Goldoni, Ibsen, Wilde, Pirandello, Feydeau) ad autori contemporanei (da Pasolini a Dyer, passando per Simenon). Ha diretto, tra gli altri, lo stesso Orsini, Massimo Dapporto, Tullio Solenghi, Giuseppe Cederna e Valentina Sperlì.

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SABATO 23 NOVEMBRE, ore 21
LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA
di Dacia Maraini
con Raffaella Azim
e Francesca Conte
regia Daniela Ardini
Lunaria teatro

Lo spettacolo utilizza un interprete L.I.S. Lingua Italiana dei Segni per rivolgersi anche alle persone non udenti
Nella Sicilia del Settecento una tredicenne sordomuta è costretta a un matrimonio di convenienza.
Mentre in Europa trionfa il Secolo dei Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e monacazioni, si consuma la vicenda di Marianna al centro del romanzo di Dacia Maraini, Premio Campiello nel 1990.
«Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare, e fare in modo che le figlie sposate facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…»: è questo il motto della famiglia Ucrìa, che in questo modo riesce a imparentarsi con le più grandi famiglie palermitane. Marianna, costretta ad andare in sposa a soli tredici anni a suo zio, sembra all’inizio destinata alla medesima sorte. Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa menomazione trarrà la forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda.

«C’è nello spettacolo di Ardini e di Azim una raffinatezza d’altri tempi. Si potrebbe dire che vi è, del romanzo, una distillazione: un concentrato tematico e formale. C’è Raffaella Azim che questa storia la racconta come la pensasse, stravolgendola con gli accenti più diversi, rendendola rabbiosamente espressiva, fino a disegnare un quadro dolorosamente espressionista».
Franco Cordelli (“Corriere della Sera”)

Lo spettacolo è presentato in occasione della
Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

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DOMENICA 1 DICEMBRE, ore 17
I GRANDI VALZER DI STRAUSS
nelle trascrizioni della Seconda Scuola di Vienna
Maurizio Baglini (pianoforte), Daniele Giorgi (violino), Fanny Ravier (violino)
Giulia Panchieri (viola), Silvia Chiesa (violoncello),
Michele Ignelzi (harmonium)

Felix Mendelssohn
Trio in Re minore op. 49 (violino, violoncello e pianoforte)

Johann Strauss (figlio)
Schatzwalzer (Valzer del tesoro) op. 418 (trascrizione di A. Webern)
Rosen aus dem Süden (Rose del sud) op. 388 (trascrizione di A. Schönberg)
Wein, Weib und Gesang (Vino, donne e canto) op. 333 (trascrizione di A. Berg)

Il Valzer, che nasce nell’impero Asburgico alla fine del ‘700 come evoluzione del più rustico Ländler, fu una delle forme di danza più celebri e amate di tutto l’Ottocento.
Nel 1921 Arnold Schönberg, Anton Webern e Alban Berg decisero di fondare una “associazione per esecuzioni musicali private”, una “idea grandiosa di Schönberg”, come ricorda Berg in una lettera alla moglie, che si poneva come alternativa ai grandi concerti pubblici, per creare un luogo più intimo e cordiale dove proporre ad un pubblico non prevenuto le opere di compositori giovani o non ancora pienamente conosciuti (fra i compositori presentati ci furono, oltre al trio viennese, Reger, Debussy e Stravinskij). A causa dell’inflazione crescente del dopoguerra era necessario trovare fondi per l’associazione e così i tre compositori promossero una ‘serata straordinaria’ dedicata ai Valzer di Strauss, nella quale i manoscritti delle trascrizioni sarebbero stati battuti all’asta. Il 27 maggio del 1921 vengono presentate per la prima volta al pubblico le trascrizioni dei valzer straussiani della cosiddetta “Seconda Scuola viennese”. I tre compositori presero parte anche all’esecuzione (Berg all’harmonium, Webern al violoncello e Schönberg al violino). Contribuì al successo della serata la presentazione vivace da parte di Schönberg, improvvisatosi battitore d’asta. La trascrizione di Berg fu accolta da applausi convinti e quella di Webern fu rieseguita come bis.

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MARTEDÌ 18 FEBBRAIO, ore 21

MOVING WITH PINA
Una conferenza danzata sulla poetica, la tecnica, la creatività di Pina Bausch
di e con Cristiana Morganti
produzione il Funaro Pistoia
con l’accordo e il sostegno della Pina Bausch Foundation/Wuppertal
Premio Positano Leonide Massine 2011 come Migliore Danzatrice Contemporanea dell’anno

In MOVING WITH PINA – dal 2010 presentato con grande successo in numerosi teatri di tutto il mondo – Cristiana Morganti propone un viaggio nell’universo di Pina Bausch, visto dalla prospettiva del danzatore.
Com’è costruito un assolo? Qual è la relazione dell’emozione con il movimento?
Quand’è che il gesto diventa danza? Qual è la relazione tra il danzatore e la scenografia?
E soprattutto, come si crea il misterioso e magico legame tra l’artista e il pubblico?
Eseguendo dal vivo alcuni estratti del repertorio del Tanztheater, Cristiana Morganti racconta il suo percorso artistico e umano con la grande coreografa tedesca e ci fa scoprire quanta dedizione, fantasia e cura del dettaglio sono racchiusi nel linguaggio di movimento creato da Pina Bausch.
Cristiana Morganti si è diplomata in danza classica all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e ha lavorato, poi, in Germania con Susanne Linke. Dal 1993 al 2014 è stata danzatrice solista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch e con la sua direzione ha partecipato a tutti gli spettacoli del suo repertorio, prendendo parte anche ai film Parla con lei di Pedro Almodovar (2001) e Pina di Wim Wenders (2011). Nel 2014 con il lavoro successivo JESSICA AND ME vince il “Premio Danza & Danza” come Migliore Interprete/Coreografa.

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SABATO 29 FEBBRAIO, ore 21
a proposito di GATTI
uno spettacolo di Umberto Orsini e Paolo Di Paolo
con Umberto Orsini
Compagnia Orsini

“Un bel gatto: forte, dolce e vezzoso / Passeggia nel mio cervello / Come a casa sua”
Così inizia una celebre poesia di Charles Baudelaire dedicata al felino più amato dalla letteratura.
Da qui prende spunto l
‘idea di Umberto Orsini (uno dei maggiori attori italiani, per la prima volta a Monsummano Terme) e Paolo Di Paolo di lavorare su uno spettacolo teatrale dove al centro c’è uno degli animali insieme più familiari e misteriosi.
Presente fin dall’antichità nell’immaginario umano, fra mito e spiritualità, il gatto è sempre stato al centro dell’immaginazione degli scrittori. Si presta alle storie come un protagonista silenzioso e sfuggente, o come una comparsa illuminante e ambigua, un compagno di viaggio astuto e perfino ironico.
Dal
Sonetto per i miei gatti di Torquato Tasso a T.S. Eliot, l’intera storia della letteratura è segnata da zampe feline che percorrono ogni pista. Quella del giallo o del ‘gotico’, come in Edgar Allan Poe: gatti neri che corrono via lasciando scie di mistero. Quella dell’amicizia fra essere umano e “gatti molto speciali”, come li chiamava Doris Lessing, magari capaci di inventarsi una loro città, come accade in un racconto visionario di Murakami. Da Maupassant a Kipling, da Keats a Christina Rossetti, fino alla nostra Elsa Morante, un viaggio sorprendente fra gatti, gattini, gattacci e gattari accompagnato dalla colonna sonora della indimenticabile opera musicale Cats.

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MERCOLEDI 8 APRILE, ore 21
ROGER
scritto e diretto da Umberto Marino
con Emilio Solfrizzi
Argot produzioni

Franca Ciari

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