TEATRO: In prima toscana la vita di Caravaggio in un monologo di Francesco Niccolini con Luigi D’Elia
Sabato 16 marzo ore 21.00 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, Firenze
Sabato 16 marzo ore 21.00 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, Firenze
In prima toscana la vita di Caravaggio in un monologo scritto da Francesco Niccolini e interpretato da Luigi D’Elia
La pittura di uno dei più grandi artisti mondiali raccontata attraverso i dettagli di un’esistenza passata tra amori, pene, fughe e un’arte inimitabile
Firenze, 14 marzo 2024 – Il premiatissimo duo composto da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia torna con un nuovo lavoro in prima toscana per raccontare uno dei più importanti artisti di tutti i tempi: “Caravaggio. Di chiaro e di oscuro”. Appuntamento sabato 16 marzo ore 21 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23) con il monologo scritto da Niccolini e interpretato da D’Elia con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi che racconta l’evoluzione di Michelangelo Merisi da Caravaggio: la peste da bambino, il successo fulmineo e scapestrato, gli amori poco sacri e molto profani e la sua mano impossibile da replicare, prodotto da Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana Meraviglia, Compagnia INTI di Luigi D’Elia , Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi, Teatri di Bari. Le attività del Teatrodante Carlo Monni sono a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti con la collaborazione e il sostegno di Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, Chiantibanca, Unicoop Firenze (info e prezzi www.teatrodante.it).
«È palpabile, lo sto vivendo di teatro in teatro: l’arte di Caravaggio, lo sguardo che lui ha portato sul mondo e sull’umanità errante sono ancora oggi straordinariamente capaci di commuovere, come se fossimo di fronte al primo vero fotoreporter della Storia» riflette l’interprete Luigi D’Elia «Caravaggio ha restituito una prospettiva immortale non solo sulla cronaca dei fatti, ma anche sulla natura profonda, corporea e divina, dell’umanità. Mi chiedo se le opere di Caravaggio possano veicolare, tramite l’arte, quella Misericordia che facciamo così fatica a trovare oggi. Se nelle sue tele, apparentemente tanto cupe, non ci sia la stessa umanità che oggi vediamo arrivare disperata dal mare. Vorremmo che nel nostro spettacolo finisse tutto il mistero di questa umanità che cerca, fa tentativi, sbaglia, si mette in viaggio, cade, si rialza e scopre infine che il miracolo più prossimo è quello dell’incontro con l’Altro: profugo, nemico, carnefice, compagno, santo o dannato che sia».
«C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà, il successo, le risse: agguati in strada, denunce e un omicidio. Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi» continua il drammaturgo Francesco Niccolini «Poi le tele: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli. Sé stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere spesso rifiutate dai committenti, “spropositate per lascivia e poco decoro”. Dipinge calcagni neri, unghie sporche, orrore, notte, pochissima luce e tanta meraviglia selvaggia».
Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Michelangelo Merisi da Caravaggio? Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, pene comminate, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi. Poi le tele, dato che lui gli affreschi proprio non li sapeva fare: solo a olio, riusciva. I soggetti, le fonti bibliche, apostoli santi madonne, amori poco sacri e molto profani. I quattro modelli che poteva permettersi e a rotazione usava in tutti i quadri: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli. Se stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere dimenticate fino al Novecento, spesso rimosse, rifiutate dai committenti: troppo violente, scandalose, irriverenti, senza paradiso né speranza, “spropositate per lascivia e poco decoro”. Troppo naturali, e questo è imperdonabile. I viaggi e i soggiorni: Milano, Roma, Napoli, Malta, Messina, Napoli di nuovo, e poi l’ultimo approdo, Porto Ercole. I corpi: nudi, vestiti, semi nudi e poco vestiti, vesti antiche, abiti contemporanei, lui che camminava per Roma spada al fianco, elegantissimo e straccione. Corpi provocatori e sensuali, ché in lui la sensualità trabocca: sulle labbra, nelle cosce aperte degli angeli, nei seni turgidi delle madonne e delle giuditte. Ma soprattutto la sua mano, che con la stessa facilità impugna il pennello e la spada, e lo fa con la medesima violenza.
CARAVAGGIO. DI CHIARO E DI OSCURO
Di Francesco Niccolini
con Luigi D’Elia
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
disegno luci Francesco Dignitoso
Una produzione
Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana Meraviglia
Compagnia INTI di Luigi D’Elia
Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi
Teatri di Bari
Con il sostegno di
Teatro Cristallo e PASSO NORD centro regionale residenze artistiche di montagna Trentino-Alto Adige/Südtirol sostenuto da MIC – Direzione Generale Spettacolo, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano
TICKET E INGRESSI
Biglietti stagione di prosa (disponibili presso la biglietteria del teatro e sul circuito Ticketone)
Platea e palchi platea: intero 23,50€ / ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 20,00€ / soci Coop e Chianti Mutua 21.00€
Palchi I ordine: intero 18,00€ / ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 15,50€ / soci Coop 15.00€
Palchi II ordine: intero 13,50€ / ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 11,50€ / soci Coop 11.00
Ingresso last minute (dalle 20.50 della sera dello spettacolo su posti non prenotati)
17.50€ Platea / 13,50€ Palchi I ordine
INFO
Teatrodante Carlo Monni
piazza Dante 23, Campi Bisenzio (Fi)
T. 055 8940864
Whatsapp e Telegram 3463038170
Ufficio Stampa Teatrodante Carlo Monni
Chiarello Puliti & Partners
3930099111