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Spes Docet dona al Santo Stefano una barella a biocontenimento

Spes Docet dona al Santo Stefano una barella a biocontenimento

Permette il trasferimento di pazienti con malattie infettive nella massima sicurezza

 

 

 

Prato – E’ già operativa da qualche giorno una barella a biocontenimento, donata al Santo Stefano da Spes Docet Onlus.

E’ utilizzata per il trasporto di pazienti Covid-19 positivi all’interno del presidio ospedaliero nella massima sicurezza e permette il miglioramento dell’efficacia dei percorsi dedicati ai pazienti che presentano infezione.

 

Si tratta di una unità mobile di dimensioni ridotte utilizzabile per l’isolamento e il trasferimento di pazienti con malattie infettive. L’ambiente interno è a pressione negativa ed è dotata di un sistema di filtri a garanzia che l’aria in ingresso ed in uscita sia sempre pulita e priva di agenti contaminanti. In caso di necessità può essere attrezzata in modo da permettere al personale sanitario di poter compiere delle manovre sul paziente dall’esterno ed è dotata di strumenti per la rilevazione dei parametri vitali che consentono un costante monitoraggio.

 

E’ un dispositivo importante – spiega Daniela Matarrese, direttore del Santo Stefano – viene utilizzato per i trasferimenti all’interno dell’ospedale di pazienti Covid positivi, dal Pronto Soccorso ai reparti, nelle diagnostiche, tutti trasferimenti che richiedono l’adozione di procedure per evitare le contaminazioni. Ringrazio a nome di tutto l’ospedale di Prato la grande generosità dimostrata da sempre da Spes Docet, che ha sostenuto anche altri importanti progetti. La barella è una garanzia di sicurezza importante che resterà a disposizione del nostro ospedale.”

 

L’Associazione Spes Docet è nata nel 1999 con lo scopo di offrire supporto e speranza, una missione scritta nel nome che significa “La speranza insegna”.

Ci hanno contattati diversi amici imprenditori – ci tiene a sottolineare Simone Paci, presidente di Spes Docet – hanno sentito la necessità di fare squadra, di mettersi insieme per fare qualcosa per la città, per il bene comune. E’ nata quindi una collaborazione che ha permesso di unire più risorse, un esempio di grande sinergia ed integrazione.”

 

 

Ufficio Stampa

Franca Ciari

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