Scienza e formazione: al Museo Galileo la 5a edizione de “Le botteghe della scienza”, gli incontri per scoprire antichi mestieri artigiani, un ponte per giovani e lavoro di domani
Ogni domenica dal 14 gennaio al 24 marzo, dalle 10.30 con una “Colazione al Museo”
“Le botteghe della scienza”
Al Museo Galileo al via la quinta edizione: il lavoro e la memoria degli antichi mestieri al servizio delle idee di domani
Nelle domeniche dal 14 gennaio al 24 marzo tornano i laboratori per giovani e adulti, per scoprire la scienza nelle attività artigianali: dall’alchimia dei colori all’arte del trucco, dai segreti delle lenti del cannocchiale alla forza motrice.
Ogni appuntamento inizia con una “Colazione al Museo” dalle ore 10.30
Firenze, 11 gennaio 2024 – Dai segreti delle parrucche e dei trucchi nel Settecento all’arte “perduta” della scagliola, dalla pietra di luna, creatrice di alchimie di colori, fino ai giochi di specchi nella costruzione del cannocchiale, all’uso della foglia d’oro e della carta fiorentina alla tecnica della cianotipia. Torna la quinta edizione delle “Botteghe della scienza”, un ciclo di incontri ideati dal Museo Galileo, con la volontà di far luce e dare voce alle antiche attività artigiane ancora vive e permettere la creazione di un ponte con il passato verso il futuro, dai mestieri di ieri alle idee di domani, nelle domeniche dal 14 gennaio al 24 marzo, alle ore 10.30 nella sede del Museo in piazza dei Giudici 1 a Firenze (al costo di 3 euro più il biglietto d’ingresso). A tutti i partecipanti sarà offerta la colazione fornita dalla Caffetteria del Grano, grazie al sostegno di Opera Laboratori.
Il ciclo di incontri è organizzato in collaborazione con Opera Laboratori e Unicoop Firenze, con il patrocinio del Comune di Firenze e della Camera di Commercio di Firenze, quest’ultima sede dove si è tenuta questa mattina la presentazione dell’intero progetto.
Come di consueto, la rassegna è rivolta a tutta la famiglia, dai giovani (dai 10 anni in su) agli adulti. I laboratori saranno incentrati sul recupero della memoria delle antiche tecniche artigiane: durante le attività – della durata di circa 90 minuti – i partecipanti assisteranno a dimostrazioni pratiche e al termine riceveranno un’utile guida per poter ripetere autonomamente le attività svolte. L’intento del ciclo è quello di proporre, in particolare alle nuove generazioni, una sorta di lente di ingrandimento sugli aspetti scientifici, sui processi fisici e chimici che conducono alla produzione di pregiati manufatti, come i materiali e le tecniche di lavorazione del commesso fiorentino da parte dell’Opificio delle Pietre Dure, la dimostrazione delle diverse tecniche di doratura e la storia del battiloro, i segreti dei parruccai dal Settecento ai giorni nostri, la magia dell’immagine fotografica generata dalla cianotipia, e molto altro. Imparare le tecniche di lavorazione e l’uso degli strumenti dei maestri artigiani potrà favorire un’importante opportunità ai fini del rilancio dell’artigianato, settore fondamentale dell’economia italiana. Avvicinare i giovani agli antichi mestieri, infatti, dando loro la possibilità di prendere confidenza con la manualità e il sapere pratico, può aiutare a costruire un ponte che metta in contatto giovani in cerca di un proprio progetto lavorativo con artigiani attenti al futuro delle proprie botteghe.
Al via domenica 14 gennaio con “Il tornio del vasaio e la forza centrifuga” a cura di Officina Ceramica e Bottega Pendolare: i partecipanti alla mattinata potranno conoscere l’evoluzione storica del tornio e cimentarsi nella realizzazione di una piccola opera. L’utilizzo di questo antico strumento risale infatti alla preistoria e ancora oggi il maestro vasaio, con l’abilità delle sue mani, modella la creta trasformandola in meravigliosi oggetti d’uso quotidiano.
Il programma delle domeniche di gennaio prosegue poi il 21 gennaio con “Lenti, occhiali e cannocchiali” di Ottica Fabbroni e nella giornata del 28 gennaio con “Alchimie di colori. L’arte della scagliola”, a cura della Famiglia Bianchi. Febbraio inizia con “La preziosa veste dei cannocchiali. Laboratorio di carta fiorentina” a cura di Francesca Vannini e Alina Crafciuc (4/02) e continua l’11 febbraio con “Parrucche e trucco: lo specchio di un’epoca” con Gherardo Filistrucchi; domenica 18 febbraio ci sarà “Arte e scienza della doratura” a cura di Chiara De Felice e Iolanda Larenza, per terminare domenica 25 febbraio con “Il ritratto del bisnonno. La fotografia al collodio umido” con l’Associazione Fotonomia. Infine, nelle domeniche di marzo la rassegna presenta “Il motore a scoppio: la nuova forza motrice del XIX secolo” con Graziano Dainelli e Antonio Linari il 3 marzo, il 10 marzo è il momento di “Disegnare con la camera oscura” a cura di Stella Battaglia, il 17 marzo “Un mondo blu. La tecnica della cianotipia” con Marco Berni e Daniela Vespoli, e in ultimo domenica 24 marzo “La pittura di pietra. L’antica arte del commesso fiorentino” a cura della Famiglia Scarpelli.
Prenotazione online obbligatoria: https://biglietteria.museogalileo.it/
(non è possibile effettuare prenotazioni telefoniche o via mail)
Costo: € 3,00 da acquistare online + biglietto d’ingresso al museo da acquistare in biglietteria il giorno dell’evento.
Riduzione per i soci UNICOOP FIRENZE dietro presentazione della carta socio.
Chi partecipa a tre appuntamenti di “Colazione al Museo”, per il terzo paga soltanto € 3,00 a persona.
Informazioni: 055 265311, weekend@museogalileo.it
Ufficio Stampa PS Comunicazione
339 5238132
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Le botteghe della scienza – Colazione al Museo
Calendario degli appuntamenti 2024
Domenica 14 gennaio
Il tornio del vasaio e la forza centrifuga
A cura di Officina Ceramica e Bottega Pendolare. L’utilizzo del tornio risale alla preistoria e ancora oggi il maestro vasaio, con l’abilità delle sue mani, modella la creta trasformandola in meravigliosi oggetti d’uso quotidiano. I partecipanti all’attività potranno conoscere l’evoluzione storica di questo strumento e cimentarsi nella realizzazione di una piccola opera.
Domenica 21 gennaio
Lenti, occhiali e cannocchiali
A cura di Ottica Fabbroni. Dalle lenti concave e convesse utilizzate da Galileo per costruire il suo cannocchiale alla correzione dei difetti visivi. L’ottico Fabbroni spiegherà le tecniche per la misurazione della vista e per la realizzazione di lenti e occhiali.
Domenica 28 gennaio
Alchimie di colori. L’arte della scagliola
A cura della Famiglia Bianchi. La scagliola è un gesso ottenuto dalla selenite o pietra di luna, frantumata e ridotta in polvere. Il laboratorio illustra le varie fasi di lavorazione di un manufatto in scagliola con dimostrazione pratica e immagini illustrative. Parleremo della storia, della tecnica, dei materiali utilizzati e di come una famiglia fiorentina tramanda e custodisce un’arte considerata per molto tempo “perduta”.
Domenica 4 febbraio
La preziosa veste dei cannocchiali. Laboratorio di carta fiorentina
A cura di Francesca Vannini e Alina Crafciuc. Il laboratorio è dedicato alla realizzazione di carte a motivi marmorizzati, ispirati al rivestimento di alcuni antichi telescopi conservati al Museo Galileo. Con la guida di esperti artigiani sarà possibile seguire tutte le fasi di lavorazione e creare il proprio piccolo capolavoro.
Domenica 11 febbraio
Parrucche e trucco: lo specchio di un’epoca
A cura di Gherardo Filistrucchi. Nel Settecento l’arte del parruccaio deliziò le dame e i cavalieri delle corti di tutta Europa; si realizzavano veri e propri capolavori architettonici che richiedevano ore di lavoro per i parruccai e “sacrifici” per le dame. L’attività illustrerà la storia, gli strumenti e i segreti del mestiere della più antica bottega artigianale fiorentina, quella di Filistrucchi.
Domenica 18 febbraio
Arte e scienza della doratura
A cura di Chiara De Felice e Iolanda Larenza. Il laboratorio, con la partecipazione di un’esperta dell’Opificio delle Pietre Dure, è dedicato all’uso della foglia d’oro nelle botteghe artigiane fiorentine, partendo dalla figura del battiloro. Dopo la dimostrazione di diverse tecniche di doratura e dei relativi strumenti e materiali, è prevista una prova pratica di stesura di foglia d’oro con le tecniche del guazzo e della missione.
Domenica 25 febbraio
Il ritratto del bisnonno. La fotografia al collodio umido
A cura dell’Associazione Fotonomia. Come in un antico studio fotografico, nel laboratorio viene concretamente prodotta la fotografia al collodio umido, seguendo la tecnica affermatasi fra gli anni ’50 e ’80 dell’Ottocento. Vengono replicate tutte le fasi di lavorazione, dalla ripresa allo sviluppo, dal fissaggio della lastra alla finitura.
Domenica 3 marzo
Il motore a scoppio: la nuova forza motrice del XIX secolo
A cura di Graziano Dainelli e Antonio Linari. Partendo dall’invenzione di Barsanti e Matteucci del 1854, cercheremo di capire come è fatto un motore a scoppio, le caratteristiche delle parti che lo compongono e il loro funzionamento. Durante l’attività un esperto meccanico smonterà completamente un motore per mostrarne ai partecipanti ogni singolo componente.
Domenica 10 marzo
Disegnare con la camera oscura
A cura di Stella Battaglia. La camera oscura fu a lungo utilizzata dagli artisti come strumento, tra arte e scienza, nella pratica del disegno della realtà così come appare. Nel laboratorio si sperimenta direttamente il fascino esercitato dall’immagine proiettata dalla luce e si ripercorrono le esperienze di artisti come Vermeer e Canaletto, fino a quelle degli Impressionisti, giungendo all’avvento della fotografia.
Domenica 17 marzo
Un mondo blu. La tecnica della cianotipia
A cura di Marco Berni e Daniela Vespoli. Un incontro dedicato alle stampe in cianotipia, una delle tecniche fotografiche più antiche. Nel laboratorio si scoprono tutti i passaggi che portano dal semplice foglio di carta fino alla magia dello sviluppo, quando l’immagine si genera grazie a un processo chimico stimolato dalla luce.
Domenica 24 marzo
La pittura di pietra. L’antica arte del commesso fiorentino
A cura della Famiglia Scarpelli. Dalla Firenze cinquecentesca al laboratorio Scarpelli, assoluta e riconosciuta eccellenza nella tradizione del commesso fiorentino: l’artista mostrerà ai partecipanti i materiali, gli strumenti e la tecnica di lavorazione di questa antica arte che dà vita a figure, paesaggi, decorazioni floreali e soggetti contemporanei, sfruttando tutte le sfumature naturali delle pietre.