Scaffali librari per la salute pubblica:lettura come strumento di benessere
La pratica della lettura può emancipare ancora l’umanità ? A nostro parere sì, poiché lungi da ogni dogmatismo, favorisce la conoscenza comparativa di pluralistiche visioni del mondo, rappresentando oltretutto un potente strumento di educazione al benessere per le persone di ogni età. Nell’era digitale, la lettura di libri, riviste, giornali cartacei, è prassi ancora apprezzata, specialmente dai più anziani, ma non solo. In Toscana, fra le organizzazioni socio culturali attive nell’ideazione di iniziative mirate alla promozione della lettura, c’è sicuramente l’associazione Galileo 1878 che, auto finanziandosi in toto, riesce a promuovere virtuose azioni sul territorio, a livello sia regionale che nazionale. Recentemente, nell’ambito dell’edizione “Maggio Libri 2017”, a Firenze, presso un Centro Anziani, l’associazione Galileo 1878 ha inaugurato uno Scaffale del Libero Scambio di Libri, Opuscoli e Riviste ad uso libero e gratuito dei soci del Circolo. “Tale iniziativa – spiega Massimo Selmi – Presidente del “Galileo 1878” – (approvata a livello nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, e svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Commissione Italiana UNESCO, ed altri), è dedicata alla Terza Età. Desiderando diffondere l’amore per la cultura e per i libri, abbiamo individuato questa specifica location che in ogni periodo dell’anno, è quotidiana meta di riferimento per centinaia di donne e uomini che stanno vivendo l’età senile. “La nostra idea – aggiunge ancora il Presidente dell’associazione Galileo 1878 dr. Selmi – è che grazie alla lettura sia possibile emanciparsi per invecchiare meglio. Prevenire è meglio che curare e attraverso la lettura, oltre a coltivare curiosità, intelligenza, fantasia, valori, serenità ed autostima, possiamo salvaguardare al meglio la nostra salute psicofisica trovando un’efficace forma di relax ed un potente antidoto all’isolamento ed alla depressione”.
Cristina Fontanelli