Sant’Andrea d’Oro, tributo a Sauro Cappelli. Il sindaco Brenda Barnini: «Incarna la storia di Empoli». L’ex assessore: « Libertà è partecipazione»
Sant’Andrea d’Oro, tributo a Sauro Cappelli
Il sindaco Brenda Barnini: «Incarna la storia di Empoli». L’ex assessore: « Libertà è partecipazione»
Agostiniani gremiti per ringraziare e salutare una figura che ha caratterizzato il ‘900
EMPOLI – «Per l’impegno profuso nel mantenimento della memoria storica della deportazione nazifascista nei campi di concentramento e per la valorizzazione del ricordo dei deportati empolesi, sia da amministratore della città, sia da volontario dell’ANED, anche accompagnando centinaia di giovani nei Viaggi della Memoria».
Questa è la motivazione con cui il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha conferito a Sauro Cappelli la massima onorificenza cittadina, il Sant’Andrea d’Oro, che da 26 anni, viene consegnato nel giorno del santo patrono, il 30 novembre.
Un Cenacolo degli Agostiniani gremito di ex amministratori locali, amici, soci Aned, ha tributato all’ex assessore e presidente onorario dell’associazione nazionale ex deportati un abbraccio di affetto, stima e riconoscenza.
Presenti le forze dell’ordine, l’associazione nazionale carabinieri, il senatore Dario Parrini, l’assessore regionale Vittorio Bugli, ex sindaco di Empoli come Varis Rossi. Numerosi ex assessori colleghi di Cappelli, il proposto Don Guido Engels. In prima fila il figlio Carlo, con la nuora e la nipotina.
In video è arrivato il saluto del sindaco di Sankt Jorgen Under Gusen, comune austriaco gemellato con Empoli da oltre 20 anni, Erich Wahl. Contirbuti video di Vittorio Nencioni, fratello di Nedo e figlio di Giuseppe, entrambi deportati a Mauthausen; di Sonia Parri, ex dipendente comunale nella segreteria del sindaco, e Alfiero Ciampolini, ex direttore del Circondario Empolese Valdelsa, con cui Sauro ha organizzato decine di cerimonie e anche i primi Viaggi della Memoria; poi Franco Castellani, figlio di Carlo, ex calciatore dell’Empoli, a cui Sauro propose di intitolare lo stadio comunale; Eleonora Caponi, per 10 anni assessore alla memoria del Comune di Empoli. Sono intervenuti, oltre al sindaco, il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi, con delega alla cultura della memoria e per anni giovane presidente Aned, di cui Sauro è presidente onorario; e l’attuale presidente dell’associazione Alberto Michelucci. Hanno parlato anche tre studenti che hanno partecipato in passato ai Viaggi organizzati ai campi di concentramento: GiovanBattista Rolandi, Giada Ricciardi e Claudio Cardillo.
Da tutti un grazie all’impegno di Sauro Cappelli per la memoria e al suo modo di trasmettere i valori dell’antifascismo, della resistenza e della libertà.
Il Sant’Andrea d’Oro è la massima onorificenza cittadina che ogni anno il sindaco consegna a quei cittadini che hanno dato il loro prezioso contributo nel campo della cultura, delle arti, del lavoro, della politica, dello sport e della solidarietà.
BRENDA BARNINI, sindaco del Comune di Empoli – «È un Sant’Andrea d’Oro che nasce dal cuore. Sauro Cappelli incarna, in tutto il suo percorso, la storia della nostra città. Varis Rossi lo definisce il primo assessore allo sport dell’Empoli in serie A. Sauro è l’assessore con la A maiuscola che si è speso in ogni giorno della sua vita nel tramandare la memoria della Resistenza, dell’antifascismo. La sua voce è la voce di Empoli. Massimo conoscitore della storia del ‘900 della nostra città. Sauro è anche stato sempre al mio fianco. Ho pensato – ha detto il sindaco rivolgendosi a Cappelli – che quest’anno fosse quello giusto per onorarti con questo riconoscimento, per quello che hai fatto e che continui a fare per la nostra comunità. Un modo per dire a ciascuno di noi che abbiamo un grande dovere non delegabile ad altri. L’impegno di tutti i sindaci che mi hanno preceduto è stato continuare nella memoria, non per tradizione, ma per impegno morale. Dobbiamo avere la responsabilità anche noi di raccontare con umiltà. Da Don Renzo fanfani a te, Sauro e quella pergamena e medaglia sarà tua per sempre e dopo stasera noi saremo più ricchi grazie a te».
SAURO CAPPELLI – «L’uomo nasce libero, ha diritto a essere libero, a battersi per le proprie idee nel rispetto altrui. Come cantava Giorgio Gaber: la libertà non è star sopra un albero. Non è neanche avere un’opinione. La libertà non è uno spazio libero. Libertà è partecipazione».
Questo il messaggio di Sauro Cappelli ai presenti e alla cittadinanza e sempre a lui a fine cerimonia ha intonato il suo classico, ‘Bella Ciao’ .
CHI È SAURO CAPPELLI
Sauro Cappelli è nato a Empoli il 20 giugno 1929. Orfano dalla tenera età di 6anni è stato cresciuto dagli zii materni. Ha conseguito la scuola dell’obbligo di allora, ovvero la 5a elementare.
Nel 1942, a 13 anni, come molti suoi coetanei, è entrato come operaio in vetreria per lavorarci fino alla fine degli anni ‘50 quando viene assunto dalla Ditta Borgioli Arredamenti di Empoli, dove ha operato fino a settembre 1974.
Iscritto al PCI dal 1949 ha prestato attività di partito da subito. Nel 1970 è stato candidato ed eletto in Consiglio Comunale a Empoli. Nel settembre 1974 il sindaco Mario Assirelli lo chiama a ricoprire il ruolo di assessore con deleghe al personale, manutenzioni, commercio e ai rapporti con il pubblico. Nel corso dei 21anni da assessore, a fianco dei sindaci Mario Assirelli, Silvano Calugi e Varis Rossi, si è occupato di varie deleghe, fra cui lo caratterizzano i 13 anni da assessore allo sport.
Per il Comune di Empoli prima, per l’ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati, ha accompagnato centinaia di studenti in viaggio ai campi di concentramento, mantenendo viva la memoria di quei tragici fatti direttamente nei luoghi e indirettamente nelle varie scuole del Circondario presso le quali ha spesso tenuto conferenze e dibattiti sull’argomento.
Come ha sempre affermato Anna, sua moglie, sposata nel 1957 e al suo fianco fino al 2018, (61anni di matrimonio), la vita di Sauro si svolgeva in un’unica parola declinata al maschile e al femminile “IL PARTITO e LA PARTITA”. È da sempre appassionatissimo di calcio e tifoso dell’Empoli FC.
Per ANED, oltre a essere socioda decenni, è stato vicepresidente della sezione empolese per molti anni fino al 2016, ha seguito l’organizzazione dei Viaggi della Memoria, le cerimonie istituzionali e molti incontri nelle scuole. Dal 2014 ne è presidente onorario, carica che mantiene tutt’ora.
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