Regione e Comune finanziano i progetti PEZ per l’IC di Vinci
Regione e Comune finanziano i progetti PEZ per l’IC di Vinci
Circa 16mila euro per promuovere l’inclusione scolastica e contro l’emarginazione
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VINCI – Con una delibera di giunta l’Amministrazione comunale ha dato il via libera ai Pez, progetti educativi zonali, nelle scuole dell’Istituto comprensivo di Vinci, relativi all’anno scolastico 2019-20.
I progetti educativi zonali, concepiti come risposta integrata ai bisogni dei territori, permettono la realizzazione, da parte dei comuni, di attività rivolte a bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 18 anni di età e intervengono sia nell’ambito dell’infanzia (per sostenere e qualificare il sistema dei servizi per la prima infanzia attraverso il coordinamento e la formazione del personale), sia nell’ambito dell’età scolare (per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l’inclusione di disabili e stranieri e l’orientamento, contrastando il disagio scolastico, nonché per promuovere esperienze educative/socializzanti durante la sospensione del tempo scuola).
Le risorse regionali destinate al Comune di Vinci ammontano a oltre 12mila euro. A questa somma va ad aggiungersi il cofinanziamento dell’Amministrazione comunale di circa 3.700 euro.
I due progetti che verranno portati avanti presso l’IC di Vinci sono “Promuovere l’inclusione scolastica per alunni disabili” e “Promuovere iniziative di contrasto al disagio scolastico di tipo sociale, economico, comportamentale”.
Promuovere l’inclusione scolastica per alunni disabili
La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Gli interventi sono programmati per alcune classi della scuola primaria e alcune classi della scuola media, nonché per alcune sezioni della scuola dell’infanzia. A seconda dell’età degli alunni e delle loro specificità, le azioni scelte prevedono attività laboratoriali inclusive, tra cui un approccio attraverso la psicomotricità.
La proposta dei laboratori di psicomotricità nasce dalla consapevolezza che il corpo è il nucleo dell’organizzazione psichica e sociale dell’individuo, la cui crescita armonica avviene proprio attraverso il corpo, inteso quindi come “strumento di conoscenza e comunicazione”. Il lavoro è organizzato a piccoli gruppi, per favorire le sue relazioni con gli altri bambini e con gli adulti, potenziare la conoscenza del sé corporeo e promuovere l’espressione delle proprie emozioni.
Un secondo laboratorio è dedicato alle arti del circo: in questa attività bambini ragazzi cominciano a conoscere vari attrezzi da circo concepiti per la didattica delle discipline circensi. Le varie discipline stimolano la fantasia e la creatività e rappresentano un divertente espediente per proporre un’attività motoria mirata al miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio, della flessibilità e del ritmo. Obiettivo di questo corso è creare situazioni in cui i ragazzi possano esprimersi liberamente grazie a una grande varietà di stimoli motori in cui l’unica regola imposta è il rispetto dei compagni e del gruppo.
Lo scopo di questo tipo di corsi, che potrebbero essere definiti veri e propri laboratori, è sempre lo stesso: sviluppare l’equilibrio interiore dei bimbi aumentando così l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità motorie e non. Il tutto, ovviamente, senza tralasciare l’aspetto ludico e sfruttando l’aura magica del mondo circense che non rimangono mai in secondo piano durante tutte le lezioni.
Infine, questo primo progetto prevede anche attività di tutoraggio e di consulenza per gli insegnanti.
Promuovere iniziative di contrasto al disagio scolastico di tipo sociale, economico, comportamentale
Le difficoltà che i genitori incontrano nell’educare i propri figli, le difficoltà economiche, che in numerosi casi impediscono una vita serena, la fragilità della coppia sono fattori che contribuiscono a rendere più difficile il mestiere del genitore.
Di fronte alle varie forme di disagio che si manifestano all’interno delle scuole, questo secondo progetto interviene su due fronti. Da un lato, ci si concentra sugli alunni, per i quali saranno realizzate delle attività laboratoriali sia in un’ottica di prevenzione primaria che per affrontare problemi relazionali già manifesti. L’altro campo di azione è quello dell’educazione familiare: n questo caso l’attività prevede la consulenza psicologica a scuola (attività sportello per genitori, insegnanti e alunni), consulenza pedagogica e attività in classe per migliorare le relazioni e il clima di classe.
Un terzo strumento attivato con questo progetto è il “gruppo tecnico per la prevenzione del disagio”, vale a dire una rete diffusa e ben strutturata tra tutte le scuole, al fine di rendere concreta la possibilità per i docenti di avere punti di contatto e di riferimento su tutte le difficoltà inerenti i Bisogni Educativi Speciali. Questo gruppo tecnico-scientifico è formato da docenti e personale della ASL 11 che portano avanti un percorso con l’obiettivo di individuare strategie e strumenti in base alle peculiarità dei singoli alunni. Il gruppo si occupa di individuare i bambini che entreranno nei gruppi di potenziamento, strutturando il percorso (che deve essere di minimo 6 mesi) di potenziamento, seguendone le fasi e progettandolo in ogni sua parte.
Ufficio Stampa – Comune di Vinci