Presentato il progetto per accedere al bando PIT: in ballo quasi 3 milioni di euro
I Comuni di Montespertoli, Certaldo, Gambassi e Montaione, più 41 aziende agricole ricadenti nel territorio dei 4 comuni e una nuova, costituenda, rete di imprese. Sono questi, in definitiva, i soggetti che hanno aderito al bando regionale dei PIT (Progetti Integrati Territoriali) tramite il progetto “RRCC – Resilienza rurale ai cambiamenti climatici. Ricostruire, proteggere e valorizzare il territorio della Bassa Valdelsa”. Inoltre, sono stati coinvolti anche 62 partecipanti indiretti, ossia aziende agricole, consorzi, associazioni di persone, istituti di credito che troveranno indirettamente beneficio con l’attuazione degli investimenti finanziati dal PIT. Il bando della Regione Toscana mette a disposizione 10 milioni di euro finalizzati “all’aggregazione di soggetti pubblici e privati per affrontare a livello territoriale specifiche criticità ambientali, valorizzando il ruolo svolto dalle aziende agricole nella qualificazione del territorio” e il progetto presentato dall’associazione di enti pubblici e privati di cui è capofila il Comune di Montespertoli prevede una dotazione finanziaria di 2 milioni e 775mila euro (il contributo massimo conseguibile per ogni progetto è di 3 milioni). Scopo dell’accordo, e dunque del progetto RRCC, è la messa in sicurezza del territorio, limitando i fenomeni di dissesto idrogeologico, salvaguardare la biodiversità, il paesaggio e i terreni agricoli, adattandoli ai cambiamenti climatici, e valorizzare l’area della bassa Val d’Elsa, ricadente nei confini dei Comuni di Montespertoli, Montaione, Certaldo e Gambassi Terme. Aree accomunate da una caratteristica di fondo: quella di essere territori fragili, in cui insistono eccellenze agricole, che evidenziano la necessità di ripensare la gestione agricola e ambientale. Perché i cambiamenti climatici minano la sostenibilità e mettono a rischio le coltivazioni di ulivi, di grano e le aree boschive. L’obiettivo sarà perseguito con interventi a carattere ambientale eseguiti da soggetti pubblici e privati, prevalentemente dalle aziende agricole che operano sul territorio.
Della dotazione finanziaria richiesta tramite il bando PIT, quasi un milione di euro verrà destinato al contrasto del dissesto idrogeologico, mentre 700mila euro serviranno per realizzare recinzioni e prevenire in questo modo i danni provocati dalla fauna selvatica alle colture e agli allevamenti. Altri 300mila, invece, saranno investiti sulla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. E non solo. Tra i 64 interventi inseriti nel progetto è prevista, ad esempio, l’installazione di numerose centraline meteo per il monitoraggio fitosanitario, che saranno distribuite sui territori dei quattro Comuni, per fornire preziose informazioni sulle condizioni pedoclimatiche di tutta l’area della Bassa Valdelsa, permettendo la razionalizzazione degli interventi antiparassitari. Inoltre, se il progetto dovesse ottenere il finanziamento, le aziende avranno la possibilità di intervenire, fra le altre cose, sulle frane, sulla regimazione idraulica, e quindi sui sistemi di canalizzazione, o di creare invasi artificiali o recinzioni per impedire i danni provocati dalla fauna selvatica.
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Enrico De Grazia
Ufficio Stampa – Comune di Montespertoli