Prodotti tipici delle zone del terremoto 2016. Il fagiolo di Cave
I fagioli sono tra le piante coltivate più antiche del Nuovo Mondo e rappresentano da millenni, insieme al mais, l’alimento base delle popolazioni americane. Il genere phaseolus è un complesso tassonomico che ha avuto origine nel Meso-America, a cui appartengono circa 60 specie delle quali solo 5 sono state domesticate. Il phaseolus vulgaris è la più coltivata in Italia. Per rispondere ai requisiti richiesti dal mercato, il fagiolo è stato sottoposto ad un intenso lavoro di miglioramento genetico che ha portato all’affermazione di numerose varietà. Ma il fagiolo è anche una specie da sempre presente negli orti familiari, finalizzata all’autoconsumo. In genere alla coltura erano riservate piccole superfici della parte più fresca del podere e il seme era scelto tra quello prodotto l’anno precedente. Questi due elementi hanno consentito la costituzione di numerose varietà locali particolarmente apprezzate dalle famiglie interessate. Nel corso delle indagini condotte sul territorio, in particolare presso gli orti familiari, sono stati ritrovati numerosi fagioli: alcuni con una tradizione tramandata di generazione in generazione. Fra questi ultimi il fagiolo di Cave di Foligno, una frazione situata sulla riva destra del Topino a 218 metri di altitudine. Qui si coltiva da più di un secolo un fagiolo con habitus di crescita a sviluppo determinato. La semina è eseguita subito dopo la mietitura e la raccolta poco prima della nuova semina del frumento. Dalle informazioni raccolte sul territorio è emerso che esistono due tipi del fagiolo di Cave: “il verdino” e”il giallino”.Quest’ultimo sembrerebbe il primo ad essere introdotto in coltivazione. La presenza di questo fagiolo sul territorio sin dai primi del Novecento è testimoniata direttamente dagli anziani del posto. Fino agli anni Cinquanta la produzione era di circa 10 tonnellate, drasticamente scesa ai giorni nostri a 1 tonnellata per stagione e l’intera produzione viene completamente utilizzata e venduta durante la “Sagra del fagiolo di Cave” che si svolge gli ultimi tre fine settimana di ottobre. Le pregiate caratteristiche culinarie di questo fagiolo sono legate alla buccia sottile, alla facile cottura e al gusto squisito.Queste peculiarità lo rendono adatto per molte ricette tipiche della zona di Foligno. Per quanto detto sopra, anche questa varietà locale merita un approfondito lavoro di caratterizzazione e adeguate azioni di valorizzazione, con il coinvolgimento delle popolazioni rurali locali, che giocano un ruolo fondamentale nella conservazione on farm di tale risorsa genetica.
(Fonte: La biodiversità vegetale in Umbria e la sua conservazione)
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