Precisazioni AUSL Toscana Centro con riferimento alle notizie diffuse a mezzo stampa negli ultimi giorni
Con riferimento alle notizie diffuse, a mezzo stampa, negli ultimi giorni l’Azienda USL Toscana Centro – UFC Igiene Pubblica e della Nutrizione di Pistoia ritiene necessario fornire alcune precisazioni
Pistoia – Il caso di tubercolosi menzionato negli articoli apparsi in questi giorni sulla stampa locale, è stato notificato alla competente struttura di Igiene Pubblica in data 19 giugno 2023 e risulta al momento ricoverato presso il P.O. San Jacopo di Pistoia. L’inchiesta epidemiologica, effettuata in data 22 giugno, al fine di individuare i conviventi e contatti da sottoporre alle indagini di screening previste dalla Delibera 677/2014 “Aggiornamento linee di indirizzo per il controllo della tubercolosi” non si è ancora conclusa data la scarsa adesione alla Mantoux degli ospiti.
Precisiamo inoltre che l’esito positivo della Mantoux, non seguito da Rx, non consente di porre alcuna diagnosi, ma evidenzia che il soggetto è entrato in contatto con il batterio ed ha sviluppato una difesa immunitaria, condizione comune a molti ospiti provenienti da paesi ad alta endemia per patologia tubercolare.
Preme sottolineare che fin da subito sono stati coinvolti il Responsabile della struttura e i professionisti che gravitano, da tempo, attorno alla comunità accogliendo e dando risposta ai bisogni sanitari della stessa: Ambulatorio Solidale Pistoia art. 32, Medu (Medici per i Diritti Umani) di Firenze la cui presenza avrebbe dovuto favorire l’adesione degli ospiti allo screening.
Sono stati presi accordi con il Responsabile della Comunità, Don Massimo Biancalani, e fornito informazioni, sia informalmente che formalmente in italiano, inglese e francese, riguardo all’iter diagnostico da seguire. Informazioni di carattere sanitario sono state fornite in più occasioni anche dai professionisti sanitari che seguono la comunità in presenza di un mediatore culturale. L’ultimo incontro informale la sera precedente il 26 luglio da parte degli operatori di MEDU con un mediatore culturale negli spazi antistanti la struttura di Vicofaro. Tutto ciò allo scopo di vincere la diffidenza legata alla fragilità dello status sociale di questi soggetti.
Per i soggetti risultati positivi al test sono state predisposte sedute ad hoc presso la radiologia del P.O. San Jacopo di Pistoia, sedute sempre concordate con il responsabile della struttura. La prima seduta è andata deserta, senza alcuna comunicazione preventiva. Solo in un secondo momento, su richiesta, sono state date giustificazioni all’ Azienda. La seconda ha visto, come già comunicato in precedenza, la presenza di un solo ospite nonostante le rassicurazioni fornite dal Responsabile sull’adesione.
La consapevolezza delle difficoltà legate alla condizione di disagio e fragilità degli ospiti ha sempre sotteso agli interventi predisposti, interventi che comunque per avere successo non possono prescindere dal pieno sostegno e dalla partecipazione attiva di chi meglio conosce i ragazzi e ne raccoglie la piena fiducia.
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