PISTOIA | 16.12. MARIA PERROTTA ROBERTO RUSSO Concerto per due pianoforti | Scuola di Musica Mabellini Pistoia – Teatri di Pistoia
PISTOIA
sabato 16 dicembre (ore 17)
Uno sguardo sul Novecento
Alla Scuola di Musica e Danza Mabellini
il concerto per due pianoforti
con Maria Perrotta e Roberto Russo
Un’occasione per ricordare i 150 anni dalla nascita di Rachmaninov
e il decennale della scomparsa di Domenico Bartolucci.
Domenico Bartolucci (1917-2013): Preludio e Fuga in Do minore
(trascrizione per due pianoforti di R. Russo)
Sergei Rachmaninov (1873-1943): Danze Sinfoniche op. 45
(trascrizione per due pianoforti di S. Rachmaninov)
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Maurice Ravel (1875-1937): Pavane pour une infante défunte
(trascrizione per due pianoforti di M. Castelnuovo Tedesco)
George Gershwin(1898-1937): An American in Paris
(trascrizione per due pianoforti di G. Gershwin)
Maurice Ravel (1875-1937): Bolero (trascrizione per due pianoforti di M. Ravel)
Appuntamento da non perdere, sabato 16 dicembre (ore 17) alla Villa Puccini di Scornio, sede della Scuola di Musica e Danza “T. Mabellini” di Pistoia, gestita da Teatri di Pistoia, che ospita un concerto di particolare pregio, per due pianoforti: protagonisti Maria Perrotta e Roberto Russo, pluripremiati pianisti, tra gli interpreti più carismatici della scena musicale.
Il concerto è interamente dedicato ad autori del XX secolo ed offre un ampio excursus su stili e ambientazioni differenti: dalla matrice intimamente religiosa di Domenico Bartolucci (ultimo grande direttore della Cappella Pontificia Sistina in Roma) con il Preludio e Fuga in Do minore (nella trascrizione per due pianoforti di R. Russo) alla profonda e spessa scrittura di Sergej Rachmaninov, di cui verranno proposte le Danze Sinfoniche op. 45 (trascrizione per due pianoforti di S. Rachmaninov); dalla genialità coloristica di Maurice Ravel − con brani memorabili come la Pavane pour une infante défunte (trascrizione per due pianoforti di M. Castelnuovo Tedesco) e Bolero (trascrizione per due pianoforti di M. Ravel) – all’inconfondibile inventiva di George Gershwin di cui ascolteremo An American in Paris (trascrizione per due pianoforti di G. Gershwin). La varietà delle composizioni proposte – diverse oltre che per forma anche per ispirazione, estrazione culturale e provenienza geografica – è arricchita anche dai due anniversari che il programma vuole celebrare: i 150 anni dalla nascita di Rachmaninov e il decennale della scomparsa del Cardinal Bartolucci. L’ingresso al concerto è libero (fino ad esaurimento posti).
Dopo Pistoia, Maria Perrotta e Roberto Russo saranno in concerto al Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara il 17 dicembre.
Maria Perrotta pianoforte | Maria Perrotta inizia gli studi presso il Conservatorio di Cosenza nella classe di Antonella Barbarossa e successivamente si diploma con lode presso il Conservatorio di Milano sotto la guida di Edda Ponti; ottiene il Diploma Superiore di Musica da Camera alla École Normale de Musique di Parigi, e si perfeziona presso l’Accademia di Imola, con Franco Scala e Boris Petrushansky, e in Germania con Walter Blankenheim. Nel 2007 si diploma con lode presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli. Si afferma in importanti concorsi internazionali, fra cui il Rina Sala Gallo di Monza, il Premio Encore! Shura Cherkassky e il Concorso J. S. Bach di Saarbrücken, premio – quest’ultimo – che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana, riscuotendo ampi successi di pubblico e critica. Di lei è stato scritto: “…Ha catturato lo spirito apparentemente improvvisatorio del movimento di apertura della Sonata op. 109, riuscendo ad articolare i rapidi estremi dinamici beethoveniani nella direzione verso il culmine centrale» (J. Distler, «Gramophone»); …Pianismo a metà fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould. (N. Carusi, «Libero»); …Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana. (E. Girardi, «Corriere della Sera»); È una figura schiva e poco conosciuta, uno dei veri astri del pianismo mondiale… Nelle Variazioni Goldberg è all’altezza di Glenn Gould e di Rosalyn Tureck… (P. Isotta, «Corriere della Sera»); La pianista è un genio acclamato. (E. Regazzoni, «Repubblica»); Maria Perrotta riesce a dominare il finale dell’ opera 58 di Chopin con lo stesso aplomb di Arthur Rubinstein; se lo possono permettere davvero in pochi. (L. Chierici, «Classic Voice»). Registra per la radio tedesca, per la Rai e per Sky; sue registrazioni sono state diffuse da Radio Rai, da France Musique e dalla radio svizzera. La sua incisione dal vivo delle Variazioni Goldberg di J. S. Bach ottiene il favore della critica: “5 Stelle” sulle riviste «Amadeus» e «Musica», “5 Stelle” e “Disco del Mese” dalla rivista «Suonare News», “Premio della Critica 2012” promosso dalla rivista «Musica&Dischi». Nell’ottobre 2013 l’etichetta Decca pubblica un CD con la sua registrazione dal vivo delle tre ultime sonate di L. v. Beethoven, che ottiene “5 Stelle” ed è scelto come miglior disco del mese dalla rivista «Amadeus»; il CD viene recensito entusiasticamente nell’ ottobre 2014 dalla rivista inglese «Gramophone». Nel settembre 2014 esce la sua nuova incisione Decca delle Variazioni Goldberg e, nel giugno 2015, un recital chopiniano registrato live che è proclamato disco del mese dalla rivista «Classic Voice». Nel 2017, sempre per Decca, è pubblicato un disco dedicato a F. Schubert, che ottiene recensioni entusiastiche. Nel 2021 l’etichetta Airon pubblica una sua registrazione dedicata alla compositrice francese Graciane Finzi, in collaborazione con l’Ensemble Calliopée, di cui è componente stabile. Maria Perrotta ha suonato con le migliori orchestre Italiane: l’Orchestra Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, l’Orchestra ORT, l’Orchestra OPV. Attenta e interessata ai linguaggi contemporanei, per lei hanno scritto i compositori A. Giacometti, G. Cosmi, M. di Bari, B. Menut, P. Cavallone e G. Deraco. Di prossima uscita, una registrazione dell’Arte della Fuga di J. S. Bach e una registrazione dedicata al compositore M. Di Bari.
Roberto Russo pianoforte | Iniziato lo studio del pianoforte con suo padre Mario (musicista, didatta e pittore), si diploma sotto la guida di Giuseppe Maiorca presso il Conservatorio di Cosenza. Successivamente, studia a Firenze con Daniel Rivera, a Imola con Franco Scala e in Svizzera con Maria Tipo; con quest’ultima, presso il Conservatorio Superiore di Ginevra, consegue il Diplôme de perfectionnement. Segue, inoltre, corsi di perfezionamento pianistico con Jörg Demus e Fausto Zadra, e di liederistica tedesca con Peter Schreier. Nel 1985 ha inizio la sua carriera artistica che lo porterà ad esibirsi in Argentina, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Lituania, Malta, Messico, Norvegia, Polonia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Le sue interpretazioni sono recensite dalla stampa italiana ed estera, e registrate da RAI, Radio Vaticana, Radio Toscana Classica, Houston Public Radio, Radio della Svizzera Italiana e Radio Televisión Argentina. Registra, inoltre, per l’Istituto Liszt di Bologna (CD sui Lieder di F. Liszt, in duo con il tenore Alessandro Maffucci, pubblicato con la rivista «Classic Voice») e per le etichette III Millennio (CD sulla forma del Preludio nel ‘900), Istituto Discografico Italiano (CD interamente dedicato a Domenico Scarlatti) e Da Vinci Classics (CD sulla forma della sonata classica – Mozart, Beethoven e Schubert), che, nel 2020, riceve “5 stelle” dalla rivista «Musica». Il musicologo svizzero Brenno Boccadoro parla di un’esecuzione “…vera, sincera e profondamente poetica”; Il pianista e critico musicale Riccardo Risaliti esalta la sua “…autentica sensibilità, la conoscenza dello strumento e la sapienza compositiva”; Maria Tipo considera “…la sua sensibilità artistica di alta classe”; lo storico canadese Harvey Sachs, recensendo il suo ultimo CD, sottolinea la “…bellezza della sua interpretazione, il ritmo, il fraseggio, gli attacchi, il suono, il modo di sottolineare i temi senza artifici o esagerazioni…”; il direttore d’orchestra canadese Laszlo Gati descrive “magnificamente” la sua “impressione del suo talento artistico”. Nel corso della sua carriera, Roberto Russo collabora con musicisti di fama internazionale, tra cui il compositore Michael Stimpson, i violoncellisti Bridget MacRae e Roberto Cima, l’oboista Juste Gelgotaite, i tenori Alessandro Maffucci e Carlo Allemano, i pianisti Niel Du Preez, Yuki Negishi, Mark Nixon, Pavle Krstic e Renana Gutman. Segue, inoltre, gli studi di composizione, con Italo Vescovo, Silvano Sardi e Domenico Bartolucci; alcune sue opere sono eseguite da ensemble e artisti di chiara fama, oltre ad essere oggetto di premi di interpretazione musicale. Nel 2023, la pianista Asagi Nakata ha registrato tutte le sue composizioni pianistiche, che saranno pubblicate per la Da Vinci Classics nel 2024. Membro della New York Classic Music Society, dell’associazione QuarterNotez (Londra), dei Festival Piano Week (Londra) e Arte Piano (Londra/Rieti), tiene regolarmente corsi e masterclass presso Conservatori e Università della musica: in Inghilterra (Royal College of Music), Polonia (Akademia Muzyczna w Krakowie), Romania (Universitatea Nationala de Muzica din Bucaresti), Spagna (Conservatorio Superior de Oviedo) Norvegia (Arctic University of Tromsø) e Lituania (Vytautas Magnus University). Come critico e divulgatore musicale, scrive per la rivista “L’Ospite Ingrato” (Università di Siena) e per il “De Musica” (Università di Milano). Docente di Pianoforte presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, nel 2012 è stato nominato “Steinway Artist”.
Info 0573 371479-80 Scuola di Musica e Danza Mabellini (Villa di Scornio, Via Dalmazia, 356; accesso per le auto da Via del Villone, angolo con Via di Valdibrana)
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