Pisa: al Palazzo Blu è di scena l’arte surrealista. Da Magritte a Duchamp
PISA – ‘Da Magritte a Duchamp. 1929, il grande surrealismo del Centre Pompidou’ è il titolo della grande mostra d’arte internazionale in corso al Palazzo Blu di Pisa dall’11 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019. Questo evento, programmato in occasione del decimo anniversario della Fondazione del Palazzo Blu, offre la possibilità di far visionare al pubblico italiano un vasto repertorio di capolavori realizzati dai più influenti protagonisti del movimento artistico surrealista nel ventesimo secolo: non solo opere pittoriche ma anche collage, sculture, oggetti, video, istallazioni e fotografie d’autore. Svolta in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, la mostra è curata dallo storico dell’arte Didier Ottinger (studioso di chiara fama delle avanguardie surrealiste), che in quest’occasione presenta circa novanta opere di geni straordinari attivi nei primi decenni del Novecento: Salvador Dalì, Giorgio De Chirico, Marcel Duchamp, Max Ernst, Alberto Giacometti, René Magritte, Man Ray, Pablo Picasso, solo per citarne alcuni. Fra le opere esposte in questa importante esposizione, citiamo qui Le double secret (1927) di R. Magritte, e L.H.O.O.Q (1930) di M. Duchamp che per dissacrare il dipinto più celebre del mondo, La Monna Lisa di Leonardo da Vinci, aggiunse provocatoriamente pizzetto e baffi alla Gioconda. Fra i dipinti di Dalì presenti al Palazzo Blù ci sono L’âne pourri (1928), Dormeuse, cheval, lion invisibles (1930). L’anno 1929, scelto nel titolo della mostra, non è casuale: proprio in quel periodo, l’indiscusso teorico del movimento surrealista Andrè Breton (artista, scrittore ma anche psichiatra che conobbe Sigmund Freud), elaborando il Secondo Manifesto del Surrealismo introdusse concetti psicoanalitici nell’arte, intesa come forma espressiva al servizio della mente in cui anche l’esperienza onirica può assumere notevole importanza per la comprensione di noumeniche verità. Dall’intersezione di campi differenti del sapere possono nascere novità e non si può escludere che il Surrealismo abbia avuto felici contaminazioni con il mondo della medicina e della fisica relativistica, nucleare e quantistica, innovative visioni del mondo che si affermavano nei primi decenni del ‘900. Anche la fotografia, come nuovo metodo investigativo della realtà, si sviluppava proprio allora e vari pittori surrealisti si dedicarono anche a quest’attività creativa; fra i capolavori artistici presentati al Palazzo Blu sono esposte anche fotografie originali di le Brassai, Boiffard, Lotar, Magritte, Man Ray, ecc. Patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana e Comune di Pisa, la mostra al Palazzo Blu (lungarno Gambacorti, 9) è visitabile fino al 17 febbraio 2019; orario dal lunedì al venerdì ore 10/19; sabato e festivi ore 10/20.
Cristina Fontanelli