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Pietrasanta: Tano Pisano celebra la Festa della Repubblica con un meccano tricolore

Pietrasanta: Tano Pisano

celebra la Festa della Repubblica

con un meccano tricolore

A distanza di pochi giorni dall’inaugurazione di Apuane – il murale collocato fino al prossimo gennaio sul muro esterno del complesso monumentale di Sant’Agostino, a Pietrasanta – l’artista siciliano Tano Pisano, che vive e lavora ormai stabilmente nella città versiliese sarà protagonista di una performance sul sagrato del Duomo nella seconda parte della mattinata di domenica 2 giugno.

Su invito del Sindaco Alberto Stefano Giovannetti, l’Artista celebrerà la Festa della Repubblica completando un meccano che richiamerà gli elementi dell’emblema della Repubblica Italiana – la stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia – montati su un supporto che recherà i colori della bandiera italiana. A tutto ciò si aggiungerà l’estro di Tano Pisano che, a destra dell’emblema, ha deciso di collocare alcune stelle che escono dalla figura simbolica per trasformarsi in bianche colombe della pace stilizzate, «nell’atto di volare via, perché purtroppo la situazione internazionale ci sta allontanando dalla pace» dice l’Artista. Tutto il meccano – che semplicemente si intitola Per la pace – alla fine risulterà un bassorilievo e sarà l’ennesima opera di Tano Pisano destinata a far riflettere sulle questioni dei nostri tempi.

Un murale per le Apuane

Dopo La mia Guernika, il murale che tanto successo ha ottenuto nel 2023, Tano Pisano torna a proporre un nuovo, grande murale che si intitola semplicemente Apuane, che il Sindaco Alberto Stefano Giovannetti ha inaugurato sabato 25 maggio – alla presenza anche del Presidente del Consiglio Comunale, Paola Brizzolari – e che resterà visibile per tutti fino al prossimo 5 gennaio 2025.

L’opera di Pisano rinsalda il legame tra l’artista e la città versiliese dove vive e lavora dal 2016 e che poco più di un anno fa gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

«Creare occasioni di sorpresa, attraverso l’arte, per i visitatori di Pietrasanta, è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati – dice Alberto Stefano Giovannetti, sindaco di Pietrasanta e assessore alla cultura –. Abbiamo accolto con grande piacere la proposta del Maestro Tano Pisano, che va proprio in questa direzione, di ripetere l’installazione sperimentata un anno fa sulla parete del complesso di Sant’Agostino, stavolta ispirandosi a un genio come Michelangelo e a un profilo iconico per questa terra, le Apuane. Due elementi che, colti dalla maestria di Pisano, cittadino onorario di Pietrasanta, parlano di Versilia e della nostra città lì dove non ti aspetti, lungo la strada che porta a piazza Duomo e davanti alla piazzetta che anni fa un altro grandissimo artista, Igor Mitoraj, rigenerò a inatteso luogo espositivo con il suo Centauro».

Quella di Pisano per le Apuane è un’antica, autentica passione, ma oggi a Pietrasanta vuole rappresentare anche un omaggio

Come fu per Guernika, anche stavolta Tano Pisano ha scelto di realizzare un murale dipinto su 12 pannelli di plexiglas (montati su una struttura di legno ancorata su a un’altra metallica appositamente progettata per non danneggiare il muro), che misura sei metri di larghezza per due di altezza, visibile sempre, gratuitamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Il legame tra le Alpi Apuane e la nuova creazione di Tano Pisano è più che evidente: «Da diversi anni ormai vivo e lavoro a Pietrasanta, sotto il Monte Altissimo e le Apuane – dice l’Artista. E come si fa a evitare lo sguardo verso questi monti. affacciandoci alla finestra, uscendo da casa o andando in bicicletta? La loro è una presenza costante, bellissima, sempre varia: con le diverse luci, le nuvole, i contrasti delle rocce che hanno tutte le tonalità di grigio fino al bianco e le chiazze verdi degli alberi, ma poi sotto c’è il marmo. Lo stesso che è servito da materia prima a tanti scultori: da Nanni di Banco a Michelangelo fino a Marino Marini. È quindi spontaneo e irresistibile disegnare le Apuane, dipingerle cercando tecniche e linguaggi diversi per esprimerle al meglio. Eppure quel paesaggio, affascinante perché naturale, ormai è quasi dimenticato dagli artisti. Ma perché? Alle Apuane, a questa ‘presenza’ che vedo quotidianamente, e a questa bellissima terra che spero sia sempre rispettata, ho voluto fare un mio piccolo omaggio».

Già nel luglio del 2021, nella mostra ”Apuane e altre cose” al Fortino di Pietro Leopoldo a Forte dei Marmi (LU), Tano Pisano aveva dedicato alcune sue opere a queste montagne così affascinanti.

Stavolta invece l’Artista le omaggia con un ‘assolo’ ricco di inaspettate cromie, un’opera il cui concept trae ispirazione da Il Giorno e la Notte, capolavoro scultoreo di Michelangelo Buonarroti che si ammira nella Sagrestia Nuova del complesso monumentale di San Lorenzo a Firenze e che fu realizzato per il sepolcro di Giuliano de’ Medici, Duca di Nemours.

Nella pittura di Tano Pisano, infatti, due montagne – apparentemente uguali, ma in realtà solo simili – sono ritratte affrontate: una di notte (sopra la montagna di sinistra è ben visibile una luna rossa), l’altra di giorno (c’è il sole che domina la montagna di destra). In entrambe le montagne, tuttavia, non mancano i coloratissimi reticoli geometrici che caratterizzano la pittura di Tano Pisano e la rendono originale nel suo genere. Come uniche sono, appunto, le Alpi Apuane.

INFO MOSTRA

Tano Pisano

APUANE

Fino al 05.01.2025

Via Sant’Agostino 1, Pietrasanta

Visione libera

www.tanopisano.com

operaunica2016@gmail.com

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Ufficio media

Marco Ferri

+39 335 7259518

press@marcoferri.info

Brevi note biografiche su Tano Pisano

Nato a Lentini (SR) nel 1947, Tano Pisano consegue il diploma presso l’Istituto d’Arte di Catania nel 1964 e poi si trasferisce a Roma, dove studia all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Luigi Montanarini, Franco Gentilini e Mino Maccari.

Nel 1965 Lara Vinca Masini lo vuole in una sua collettiva presso la Galleria Numero di Firenze e l’anno successivo espone alla Galleria de Paris in via Margutta a Roma. Sono numerosi i suoi esperimenti nell’utilizzo della pittura come terapia e forma d’espressione presso le case di cura psichiatriche di Gorizia, Schlevig-Holstein (Germania Occidentale) e Upsala (Svezia).

A metà anni Settanta si trasferisce in Danimarca e inizia a lavorare come designer per la Illum a Copenaghen ed esegue i murali nel monumento nazionale danese la Den Gule Cottage a Klampenborg costruita dall’architetto Bindesboll.

È del 1978 la sua partecipazione alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Parigi con il Billdestoffteather. Nonostante abbia continuato a lavorare e sperimentare tecniche differenti fino alla metà degli anni Novanta, Tano Pisano decide di non sottostare alle leggi del mercato e sceglie di realizzare opere d’arte solo per committenti selezionati, guadagnandosi da vivere con un mestiere altrettanto creativo quale quello della culinaria. Apre un piccolo, ma raffinatissimo ristorante a Copenaghen, frequentato per la particolarità dei suoi piatti dalla stessa regina.

Inquieto e curioso comunque non si ferma e si trasferisce in Francia, viaggia in Germania e arriva per caso sulle coste della Spagna settentrionale per trascorrere una breve vacanza ma, al momento di ripartire, cambia idea e sceglie la Catalogna come patria. Llafranc, Palafrugell, Girona, Barcellona, diventano i luoghi delle sue ispirazioni ed esposizioni.

Numerose personali si alternano tra la Spagna, Francia, Danimarca, Germania e Italia. Nel 2004 esegue il murale in ceramica al Grosse Eschenheimer Strasse di Francoforte e nello stesso anno inizia il lungo progetto, conclusosi nel 2006, della Cappella votiva nella Chiesa di Sant Martì a Palafrugell dove pitture, ceramiche, vetri, ferro battuto, sculture si fondono realizzando un ambiente di grande suggestione.

Nel 2007 è in Italia, prima al Museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti), nella collettiva Oltre l’oggetto: Morandi e la natura morta oggi in Italia e in seguito a Lucca, presso la Fondazione Ragghianti, con L’alibi dell’oggetto: Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia.

Nel 2011, torna in Italia con la mostra “Peix”, che propone prima all’Accademia del Disegno di Firenze e poi amplificata alla Villa Paolina di Viareggio col titolo “ Pesce e..”.

Nel 2013 propone diverse mostre in provincia di Barcellona, e Girona, poi torna a Firenze, a Palazzo Davanzati; segue poi una grande personale a Fiesole per tornare di nuovo in Spagna, per numerose mostre in sedi museali e pubbliche.

Nel 2015 al Museu de la Mediterrània di Torroella de Montgrí, provincia spagnola di Girona, espone nella mostra “Capricci”.

L’artista siciliano da anni residente in Spagna, sceglie di trasferirsi a Pietrasanta in provincia di Lucca, e nel 2016 apre la propria galleria, “Tano Pisano Opera Unica”, Via Padre Eugenio Barsanti.

Nel 2017 partecipa alla collettiva “Il cammino dell’uomo tra arte e fede, da Ugo Guidi a Igor Mitoraj” nel Salone Donatello e Sagrato della Basilicata di San Lorenzo, a Firenze.

Nello stesso anno (da giugno a settembre) tiene una grande personale tutta di ceramica, dal titolo “Tano Pisano Ceramica”, al Terracotta Museu la Bisbal d’Emporda in Spagna.

Nel 2018 Spostamento della galleria “Tano Pisano Opera Unica” a Pietrasanta (LU) in via Barsanti 46, showroom dell’artista e mostre personali in sede ogni due mesi.

Nel 2019 Partecipazione all’Art Fair Gwangju International Corea del Sud; Allestimento Albero Meccano di Natale “Mino” a Pietrasanta (LU).

Nell’autunno 2020 espone la mostra “Il gioco del cavallo” ai Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, a Siena.

Nel luglio del 2021 espone la mostra ”Apuane e altre cose” al Fortino di Pietro Leopoldo a Forte dei Marmi (LU); da settembre 2021 fino a febbraio 2022 espone in vari spazi di Pietrasanta (LU) la grande mostra “Meccano”.

Nell’aprile del 2023 Tano Pisano ha ricevuto la cittadinanza onoraria dall’Amministrazione comunale di Pietrasanta.

Nell’estate 2023 (e fino alla fine dell’anno), lungo il muro esterno del complesso monumentale di Sant’Agostino, a Pietrasanta, presenta La mia Guernika, murale dipinto su 12 pannelli di plexiglas che rappresenta la sua particolare rivisitazione del capolavoro di Pablo Picasso.

Redazione

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