Pescia radiologia a pieno ritmo anche alla sera e nei festivi
Radiologia a pieno ritmo a Pescia. Esami anche nei giorni festivi e alla sera. Prosegue anche lo screening mammografico
Pistoia – Radiologia a pieno ritmo all’ospedale di Pescia. La struttura diretta dal dottor Adriano Viviani, nella seconda ondata della pandemia Covid19 non si è mai fermata: medici, tecnici, infermieri e operatori socio sanitari hanno continuato a garantire tutte le prestazioni, interne ed esterne lavorando anche nei giorni festivi e alla sera.
“Come in tutte le altre strutture operative del Dipartimento di Diagnostica per immagini della Azienda USL Toscana Centro anche la nostra – sottolinea il direttore sanitario del presidio, la dottoressa Sara Melani- ha continuato a garantire, con l’impegno quotidiano di tutto il personale sanitario, l’erogazione di tutte le tipologie di indagine diagnostica: oltre agli esami per i ricoverati è proseguita regolarmente anche tutta l’attività per l’esterno adottando, per i cittadini le regole del distanziamento interpersonale. Sono anche stati assicurati –prosegue la dottoressa- tutti i percorsi oncologici, le indagini di preospedalizzazione, gli esami in regime di priorità e urgenti, ma anche quelli programmati”.
Tc e Risonanze Magnetiche sono rimaste attive anche nei giorni festivi e alla sera dopo le 20 e sono state previste sedute aggiuntive ecografiche.
In particolare è proseguito lo screening mammografico con la programmazione di sedute aggiuntive sia presso la sede ASVALT di Montecatini Terme che presso la Radiologia dell’Ospedale di Pescia il pomeriggio e il sabato mattina per i primi livelli e pianificate ulteriori sedute aggiuntive presso la diagnostica senologica della Radiologia sempre al SS Cosma e Damiano per l’esecuzione dei richiami di secondo livello dello stesso screening per ovviare al ritardo causato dal blocco dei primi inviti durante la prima ondata Covid (marzo – maggio).
“Già nei mesi scorsi era stata recuperata l’attività radiologica che era stata sospesa durante la fase del massimo contagio del coronavirus ed ora, -spiega il dottor Viviani- con immutato impegno, il personale, contribuisce al massimo utilizzo delle apparecchiature disponibili al fine di non generare liste d’attesa e per svolgere anche importanti esami di prevenzione come la mammografia nell’ambito dello screening”.