PD se ci sei batti un colpo
É inaccettabile che PD e FDI continuino a non rispondere pubblicamente a cittadini,
associazioni, associazioni di categoria, altri partiti politici, organi istituzionali di controllo,
consiglieri e assessori comunali e regionali, riguardo alle tante gravi questioni di merito e
di principio emerse su Multiutility. Questa è la dimostrazione del loro totale imbarazzo di
fronte a un progetto di privatizzazione concepito e portato avanti da una parte dei loro
sindaci, che hanno tradito il loro mandato elettorale, molto probabilmente già nel
momento stesso della campagna elettorale del 2019 e che adesso si nascondono
dietro al Consiglio di amministrazione e all’amministratore delegato della loro creatura Alia
Multiutility.
“Lavorare concretamente per la ripubblicizzazione della compagine proprietaria
dell’azienda che gestisce il servizio idrico destinando a questo obbiettivo le risorse
derivanti dall’utile di gestione”. Questo promettevano i sindaci ai cittadini in tutti i
programmi elettorali del 2019, in realtà appena insediati i nuovi sindaci hanno portato
avanti, come uno dei primi atti ufficiali, la nomina dell’amministratore delegato della
partecipata Alia, con lo scopo di privatizzare tutti i servizi primari, per i quali solo
pochi mesi prima il PD ed i sindaci PD promettevano la ripubblicizzazione.
Alberto Irace, amministratore delegato di Alia Multiutility, in una intervista rilasciata a
Milano Finanza il 10/02/2023 ne da chiara conferma con questa dichiarazione:
“Il progetto della Multiutility prende il via nel 2020, prima della guerra in Ucraina. Quando
sono stato nominato amministratore delegato di Alia gli azionisti mi hanno affidato il
progetto per la fusione e ho iniziato a lavorarci da dicembre 2020“.
Alla luce di questa dichiarazione è plausibile pensare che quell’operazione di
privatizzazione sia stata concepita e concordata all’interno del PD già prima del
2020, ovvero nel 2019 o ancora prima della campagna elettorale.
Questa operazione di cessione della proprietà e del controllo dei nostri beni e servizi
essenziali, in favore di fondi d’investimento privati, ha il chiaro scopo di garantire ai sindaci
un’entrata economica fissa nei bilanci comunali, sollevandoli da tutte le
responsabilità di gestione.
Di fatto stanno sfruttando l’affidamento della gestione dei servizi ad una holding finanziaria
come chiave d’accesso per il mercato nazionale e internazionale, trasformando la gestione
di beni e servizi primari in monopolio naturale in un business dal quale spremere utili e
sottrarre capitali.
È così che i sindaci hanno concepito e realizzato un nuovo metodo per imporre una
nuova tassa dalla quale i cittadini non possono sottrarsi, e per la quale i sindaci
vorrebbero accollare la responsabilità al Consiglio di amministrazione di Alia che loro
stessi hanno eletto.
Gli ultimi aumenti della TARI ne sono la conferma, in quanto non sono serviti a pagare e
migliorare il servizio ma a generare utili che sono andati completamente nelle casse dei
comuni.
Domani con la quotazione in borsa la metà di questi capitali verrà sottratta sia alla società
di gestione che ai comuni in favore dei fondi d’investimento privati, contribuendo in modo
irreversibile ad impoverire il nostro territorio.
I cittadini in quanto unici e soli proprietari di questi beni e servizi essenziali per la vita,
ricordano ai sindaci e ai loro partiti, che sono solo amministratori pro tempore e non
proprietari di quei beni. Un’operazione di vendita come quella che stanno portando avanti
non può essere accettata dai veri proprietari, ai quali peraltro non è stata data corretta e
sufficiente informazione e ai quali non è stato consentito di esercitare i loro diritti.
Adesso a scadenza di quel mandato ottenuto nel 2019, ed in vista della nuova tornata
elettorale che ci sarà in molti comuni nel 2024, non è più accettabile che il PD e FDI
continuino a non esprimersi sottraendosi al dibattito pubblico.
Dove sono finite le posizioni del nuovo segretario PD Toscano Fossi? Dove sono finiti i
suoi legittimi dubbi, e quelli di quella parte del suo partito che ha conquistato le segreterie
di partito con promesse e proposte in evidente controtendenza con l’operato dei vecchi
vertici? É tutto già scomparso come nella campagna elettorale del 2019?
Se il PD non rimetterà in discussione con urgenza quanto proposto dai suoi sindaci, sarà
la dimostrazione che nulla nel PD è mai cambiato e che quella di fare promesse che non
saranno mantenute è una prassi normale e intramontabile in tutto il Partito Democratico.
Questo ovviamente vale anche per gli altri partiti contrari alla Multiutility e al fatto che non
riescano a concretizzare un fronte comune, avviando un dibattito serio e trasversale,
realmente aperto a tutta la cittadinanza, obbligando PD e FDI a rimettere sul tavolo
comune con la cittadinanza le decisioni su questo tema.
Basta con le divisioni, con le strumentalizzazioni, con i silenzi imbarazzanti, le tattiche e
strategie pre elettorali, qui si parla di beni essenziali per la vita, di servizi essenziali per
la vita, della impossibilità dei cittadini di sopportare ulteriori carichi fiscali e nuove
tasse, di evitare che venga sottratta ricchezza dalle nostre tasche e dal nostro territorio
in favore di investitori stranieri, qui si tratta di dimostrare che esiste ancora una classe
politica dirigente che ha a cuore e ben presente il bene dei cittadini e la tutela del sistema
vivente al di sopra di tutto il resto.
Coordinamento delle Associazioni No Multiutility
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
Comitato Acqua Pubblica Arezzo
Associazione Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV
Associazione Alleanza Beni Comuni Pistoia ODV
Associazione Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole ODV
Associazione per i Diritti dei Cittadini (ADiC Toscana aps)
Associazione Comitato Acqua alla Gola Massa
Associazione IBS–Inter–rete Beni Comuni e Sostenibilità
Associazione La Libellula – Gruppo per l’ambiente Valle del Serchio
Associazione ‘I Bercio – Loro Ciuffenna
Associazione Senza Confini Lucca
Comitato Apuano Salute Ambiente prov. MS
Comitato Trasparenza per Empoli
AlterPiana Firenze Prato Pistoia
Comitato Acqua Bene Comune Valdarno Superiore
Osservatorio Ambientale Prato (Extinction Rebellion Prato, AlterPiana, Pro Bisenzio, Comitato
Difendiamo la nostra salute Prato sud, Fridays for Future Prato, Comitato Ambientale di Casale,
Comitato InMezzoAllAutostrada, Associazione Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV)
Obiettivo Periferia Pistoia Orto Collettivo – Calenzano
Rete Toscana in Movimento Terra Libera Tutti – Reggello