Palazzo Pretorio, mostra temporanea Simone Pellegrini Passato in giudicato. Vernissage 10 luglio ore 19

Il Museo di Palazzo Pretorio ospita la prima mostra personale a Prato di Simone Pellegrini. L’esposizione si inserisce all’interno di Pretorio Studio, il progetto che dal 2016 apre all’interpretazione di artisti contemporanei il patrimonio artistico e culturale delle collezioni conservate al Museo.
Nonostante l’intensa attività espositiva del pittore bolognese, questo è il suo primo intervento in un museo di arte antica e moderna i cui esiti si concretizzano nella produzione di un nuovo grande lavoro, accompagnato da alcune selezionate opere realizzate dal 2013 al 2019.
I lavori di Simone Pellegrini evocano paesaggi arcaici, cosmogonie e cartografie che richiamano iconografie antiche, mistiche e pagane. Le sue opere sono uno scavo archeologico nella memoria collettiva e inconscia; talvolta è stato riferito alla psicologia e alla psicanalisi, dalle teorie sulla sessualità di Freud agli archetipi di Jung. Il processo tecnico e produttivo sembra rispettare leggi e rituali, dalla rigida e ricorrente grammatica triadica dei colori primari, alla scelta del monotipo (dal greco antico, unica impronta), una matrice creata dall’artista per realizzare singoli brani della composizione, usata un’unica volta e poi distrutta.
Nella ricchezza e mutevolezza delle sue rappresentazioni antiche, allegoriche e sacre, la collezione del museo sembra celare e sollecitare questo tipo di lettura. In particolare, il titolo si riferisce a uno dei suoi reperti più enigmatici: una parete di segni indecifrabili probabilmente risalenti al XIV secolo, tracciati dagli imputati in attesa di ricevere la sentenza del Pretore. L’edificio oggi sede del Museo era infatti in passato residenza dei Magistrati e la sala in cui si trovano i ‘graffiti’ era anticamera del tribunale. In diritto, l’espressione “in giudicato” significa “definitivo” ma se pronunciata, sembra alludere a ciò che in realtà è ancora passibile di giudizio e discussione, evocando l’ambivalenza di una lettura rigida o “inconchiusa” del passato.
La mostra, allestita nella prima sala al piano terra in cui inizia e termina il percorso espositivo del Pretorio, con il suo denso immaginario sottinteso, ne anticipa e completa la visita.
Museo di Palazzo Pretorio – Prato
Simone Pellegrini. Passato in giudicato
11 luglio – 8 settembre 2019
Vernissage: mercoledì 10 Luglio 2019, ore 19
Simone Pellegrini. Biografia
Nato ad Ancona nel 1972. Vive e lavora a Bologna, dove insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti e ha sede il suo studio. La carriera d’artista ha inizio nel 1996 durante gli anni di formazione e nel 2003 con la prima personale “Rovi da far calce” si inaugura una lunga stagione di successive mostre, in Italia e all’estero, e fiere internazionali. Nel 2006 la Galerie Hachmeister di Münster diviene la sua prima galleria in Germania. È inoltre rappresentato da Montoro12 Roma-Brussels e collabora con la James Freeman Gallery di Londra e dal prossimo settembre 2019 con la Galerie Gugging di Vienna.
Tra le sue mostre personali si ricordano: Sensorio Indiscreto, LabOratorio Degli Angeli, Bologna; Dishonesti corpi, Teatro San Leonardo, Bologna; Lacruna, Casa natale di Raffaello, Accademia Raffaello, Urbino; Magnitudo, Museo d’Arte Contemporanea di Lissone; Museo di Villa Wessel, Iserlohn, Germania; Agalmata, Museo Spallanzani e Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia. Tra i prossimi appuntamenti si ricorda la sua partecipazione alla mostra Grandi Formati presso il Museum Gugging di Vienna.
Sue opere appartengono a musei e collezioni private, quali Palazzo Forti di Verona; Casa degli Umiliati, Musei Civici di Monza; Ca’ la Ghironda ModernArtMuseum di Bologna; la collezione permanente di Bologna Fiere e quella Unicredit; Collezione Volker Feierabend; la collezione permanente della Provincia di Reggio Emilia.
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