CULTURA

“N.I.C.E. RUSSIA 2018” .Un grande successo di critica e di pubblico

A Mosca e San Pietroburgo si è concluso con grande successo di pubblico e critica il festival del cinema italiano promosso e organizzato da N.I.C.E. New Italian Cinema Events e inaugurato il 4 aprile 2018. Walter Ferrara, Consigliere Culturale dell’Ambasciata d’Italia a Mosca ha espresso grande soddisfazione per l’edizione 2018 ed ha sottolineato come i ventuno anni della manifestazione “sanciscono il senso del legame tra Russia e Italia in campo culturale confermando la funzione del cinema come strumento per far conoscere l’Italia contemporanea”.

Al fine di favorire una maggiore reciprocità d’intenti e contenuti veicolati attraverso il festival, Viviana del Bianco, Direttrice di N.I.C.E., ha annunciato che, a partire dal 2019, si impegna a portare il nuovo cinema russo in Italia organizzando un festival del cinema russo contemporaneo a Firenze, così come sino ad oggi N.I.C.E. New Italian Cinema Events si è impegnato a portare in Russia le migliori opere prime e seconde di promettenti registi italiani.
L’ambasciatore italiano, Pasquale Terracciano, alla serata di apertura al Cinema Oktiabr, di fronte ad un pubblico numerosissimo, ha ribadito il concetto, aggiungendo che “attraverso questo tipo di manifestazioni si segnala la determinazione dell’Italia, anche in una situazione attuale politica così complessa, a mantenere rapporti eccellenti con la Russia”.

Oltre agli ospiti presenti alla conferenza stampa e alla serata di apertura del festival che celebra e diffonde il cinema italiano in Russia, il regista Fabio Mollo (Il padre d’Italia) e il produttore-attore Lino Pujia (The Duel of Wine), nei giorni successivi sono arrivati Annarita Zambrano e il giovane Daniele Di Stefano, tutti accolti dal pubblico con entusiasmo.
Sempre presente il critico cinematografico Naum Kleiman che sin dall’inizio del Festival N.I.C.E. RUSSIA, ventuno anni fa, è curatore e parte della commissione di selezione dei film, e la cui sola presenza e il riconoscimento internazionale conferiscono grande prestigio al festival e alle iniziative promosse in questa occasione.
Elemento di novità che ha contraddistinto l’edizione di quest’anno è il fatto di aver affidato agli studenti russi dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, il compito di giudicare i film della kermesse russa e di conferire il Premio Città di Firenze in Russia.

Film vincitore “Il Padre d’Italia” di Fabio Mollo.
Al regista è stata donata un’opera originale di Marco Bravura, con la seguente motivazione:
“Il film affronta con efficacia e sensibilità tematiche complesse di una generazione in crisi che trova nuove strade per riscattarsi”.

La prima tappa del Festival è stata Mosca, al Multiplex Cinema Oktyabr della catena KARO-FILM, il più grande cinema di Mosca che lo scorso anno ha compiuto cinquant’anni, con il film in anteprima assoluta “The Duel of Wine”, girato a Firenze, a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento.

Le proiezioni si sono spostate nell’esclusivo Multisala Atrium, sempre della KARO-FILM e alla Tretyakov Gallery che, oltre a custodire la più importante collezione del patrimonio artistico russo, offre una sala di proiezione pubblica dedicata prevalentemente ai documentari.

A Mosca, il Festival N.I.C.E. è organizzato con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca diretto da Olga Strada e dell’Ambasciata d’Italia e con il patrocinio della Tretyakov Gallery.

A San Pietroburgo, al Cinema Rodina, il più antico cinema della città, nello scenario della sala “Studi documentari Lendok”, sono stati proiettati i documentari del Festival dei Popoli.
A San Pietroburgo hanno presentato il festival Leonardo Bencini, Console Generale d’Italia a San Pietroburgo, e Alberto di Mauro, Direttore esecutivo di N.I.C.E. New Italian Cinema Events.

A San Pietroburgo il Festival N.I.C.E. è organizzato con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo diretto da Paola Cioni e con il Consolato Generale d’Italia.

Sono state proiettate tredici pellicole, tra cui 2 documentari e un corto.

Dopo la guerra (After The War) di Annarita Zambrano, un film sul dopoguerra, sul senso di colpa e sul lascito degli Anni di Piombo alle generazioni future;
I Figli della Notte (Children of the Night) di Andrea De Sica, un’opera coraggiosa e affascinante dal punto di vista visivo e che racconta la storia di formazione di un ragazzo di famiglia benestante in un scuola che fabbrica una nuova e cinica classe dirigente;
Il Padre d’Italia (There is a Ligth) di Fabio Mollo, un road-movie che diviene favola attraverso immagini seducenti e dialoghi pieni di dolcezza;
In guerra per Amore (At war for love) di Pierfrancesco Diliberto, alias Pif, che con garbo e umorismo leggero racconta una pagina importante della storia italiana del luglio 1943;
Moglie e Marito (Wife & Husband) di Simone Godano, una commedia divertente con momenti rocamboleschi, nonostante la premessa surreale che crea importanti spunti di riflessione sui ruoli di genere;
Tutto quello che Vuoi (Friends by Chance) di Francesco Bruni, un racconto bellissimo, una riflessione profonda per un racconto visto con uno sguardo sensibile capace di graffiare il muro dell’indifferenza;
La Stoffa dei Sogni (The Stuff of Dreams) di Gianfranco Cabiddu, un film felice e toccante con una sceneggiatura originalissima, stratificata e coinvolgente grazie alla forza espressiva delle sue immagini;
The Duel of Wine di Nicola Carreras, un’attraente commedia dove si parla del vino, del cibo, di grandi chef, ma non solo;
Lasciati andare (Let yourself go), un film spontaneo, non troppo sofisticato e mai superficiale con la sfrontatezza di una commedia spagnola/francese che si coniuga con la capacità di raccontare l’evoluzione di una persona;
Ti proteggerò (I will protect you) di Daniele di Stefano, dal ritmo serrato tipico del thriller e caratterizzato da tematiche sensibili come la pedofilia, la corruzione, il rapporto genitori-figli, il cancro, la droga, il crescere senza genitori, l’assenza di valori morali e l’amore.

In collaborazione con il Festival dei Popoli, sono stati presentati i due documentari e un corto:

Castro (Castro) di Paolo Civati, espressione di quella cinematografia giovane, vitale e originale del cinema documentario contemporaneo;
La Prima Meta (First Try) di Enza Negroni, un film che parla di sport e di vita, di rapporti e anche di redenzione;
Short: Offline di Emanuela Mascherini, una prova d’autore importante che ne conferma le qualità, e dimostra un’interessante capacità di racconto, impegnata qui nell’analizzare rapporti e sentimenti umani, ormai sempre più effimeri e digitali.

Alessandro Lazzeri

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