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MERCANTIA RENDE OMAGGIO A LEO BASSI

Chiodo d’oro 2018 ad honorem all’artista maestro del Clown

Gigli: “Con quelle scorribande a fine anni 70′ nacque l’idea di un festival di teatro di strada”

Più di cento persone che scendono in strada a mezzanotte guidate da un clown bianco che indossa un cappello papale con una papera gialla come simbolo e gridano tutti insieme un urlo liberatorio nella notte.

Si è conclusa così ieri la performance teatrale dell’artista internazionale Leo Bassi che al teatro Boccaccio di Certaldo ha messo in scena la prima rappresentazione italiana de “L’Ultimo Buffone”. Lo spettacolo di Leo Bassi, che ha riscosso un grande successo, è stata un’ora e mezzo di monologo accompagnato da immagini, musica, balletti, streap tease e azioni dall’apparenza aggressive nei confronti del pubblico, con il quale l’artista ha sostanzialmente rivendicato il proprio essere un uomo e un clown fuori dallo show business e stimolato gli spettatori a fare altrettanto e a ribellarsi a schemi precostituiti nella propria vita e delle proprie abitudini culturali e non.

Uno spettacolo nel quale si è riso molto, soprattutto in modo auto ironico di se stessi, delle proprie ansie, dei propri sogni, dei propri desideri. Uno spettacolo leggero e corrosivo al tempo stesso, semplice negli espedienti ma mai banale, durante il quale Leo Bassi ha utilizzato tutto il suo repertorio.

Cuore dello spettacolo la rivendicazione del mestiere e dell’arte del buffone, del foul, dell’artista fuori dagli schemi. Con una carrellata di foto ha poi fatto rivivere gli oltre 150 anni di tradizione teatrale della famiglia Bassi, fino ad un inedito filmato degli archivi Lumiere nei quali il bisnonno di Leo, con il suo fratello, si esibisce in due numeri circensi per la cinepresa dei fratelli Lumiere a fine 800′, strumento che era ancora in fase di rodaggio. Due filmati eccezionali che rappresentano probabilmente il primo esempio di ripresa cinematografica di uno spettacolo circense.

E al termine della serata, la sorpresa. Il sindaco Giacomo Cucini e il direttore artistico di Mercantia Alessandro Gigli, sono saliti sul palco per consegnare il Chiodo d’Oro 2018 ad honorem a Leo Bassi in quanto ispiratore con la sua presenza a Certaldo del festival Mercantia. Leo Bassi infatti tra il 1979 e il 1982 fu a Certaldo con la compagnia Extracomica Cavalier Gualtiero e figli, un gruppo di giovani artisti alle prime armi che improvvisava incursioni teatrali e performance di avanguardia. Direttore e sindaco hanno poi ufficialmente invitato Leo Bassi a partecipare all’edizione 2019 del Festival.

E poi concluso il momento Amarcord tutto il pubblico ha seguito il pifferaio magico fuori dal teatro ed un grande urlo liberatorio è risuonato nella notte.

Foto: nelle foto sono presenti il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini – il direttore artistico di Mercantia, Alessandro Gigli – l’artista internazionale, Leo Bassi
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Comune di Certaldo
Ufficio Stampa

Franca Ciari

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