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Materia Prima: “In arte son Chisciottǝ”, riscrittura al femminile del capolavoro di Cervantes, chiude la 10/ma edizione del festival // Nel pomeriggio Rodolfo Sacchettini presenta il libro “Il teatro dentro la Storia” // Martedì 18 aprile al Teatro Cantiere Florida, Firenze

Martedì 18 aprile ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida, Firenze

 

 “In arte son Chisciottǝ”, riscrittura al femminile del capolavoro di Cervantes

chiude la 10/ma edizione di Materia Prima Festival

 

Nel pomeriggio la presentazione del libro “Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia” del critico teatrale Rodolfo Sacchettini, alla presenza dell’autore

 

Firenze, 13.4.2023 – Sarà “In Arte son Chisciottə”, originale riscrittura al femminile del capolavoro di Cervantes, a far calare il sipario su Materia Prima Festival, la rassegna dedicata al panorama teatrale contemporaneo a cura di Murmuris con il sostegno di Mic – Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze. Lo spettacolo, prodotto da Officine della Cultura, andrà in scena martedì 18 aprile ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111R), con le attrici Luisa Bosi ed Elena Ferri nei ruoli Don Chisciotte e Sancho Panza per la regia di Luca Roccia Baldini. Come supporto, e non solo sottofondo, quattro musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo suonano dal vivo. Un viaggio che, tra giochi di specchi, visioni e illusioni che mettono a confronto il falso col vero, incrocia tre piani di lettura e un racconto di sogni, di avventure, di speranze, di fallimenti che vogliono parlare della vita in tutta la sua complessità e semplicità. Attraverso temi come il genere, la violenza, i diritti e il riscatto, “In arte son Chisciottǝ” riflette su cosa significhi essere donne e uomini che vivono in un territorio da condividere, in un mondo da condividere, in una realtà da condividere, dove nessuno sovrasta l’altro e tutti accolgono tutti. Le attività del festival partiranno già dal pomeriggio, alle 18.00, con la presentazione del libro “Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia” del critico Rodolfo Sacchettini, alla presenza dell’autore con interventi di Alfonso Santagata e Daniele Villa (Sotterraneo). Modererà Matteo Brighenti (info: www.materiaprimafestival.com).

 

“In arte son Chisciottǝ” è un intreccio di linguaggi: giochi di ombre, pop up e oggetti animati si articolano su tavoli disposti a ferro di cavallo. “Con Don Chisciotte – spiega il drammaturgo Samuele Boncompagni – si sono confrontati grandi artisti di ogni epoca e di ogni parte del mondo: libri, film, canzoni, opere d’arte, spettacoli di teatro e danza. Fare uno spettacolo sul Don Chisciotte di Cervantes, considerato il primo romanzo moderno e che in molti definiscono il migliore di tutti i tempi è di per sé un’impresa, appunto, donchisciottesca. Di fronte alla complessità del testo originale, si deve per forza scegliere. Così, nella mia riscrittura, Don Chisciotte diventa il “fare teatro”. I Giganti contro i quali ci troviamo a combattere in questo tempo sono mulini a vento che ci tolgono gli strumenti per leggere la realtà, viviamo in una società dove finto e falso si confondono, un mondo dove spesso a un Don Chisciotte manca un Sancho Panza, e viceversa. Nel mio testo ci sono il vento, il volo, l’atto creativo di guardare il reale immaginandolo diverso, senza mai smettere di sognarlo in continua mutazione: e così giocare al teatro diventa un atto rivoluzionario, una lucida follia, un’azione politica prima che culturale. Per questo “Chisciotte” sta ad indicare sia un cavaliere singolare, che un plurale femminile, per questo l’uso della schwa “ǝ” nel titolo. La drammaturgia è nata in forma di suite barocca in sei movimenti a cui si sono aggiunte due parti: una in testa, per entrare nella storia, e una in coda, per portarsi il racconto anche a casa propria finito lo spettacolo”.

 

Come e quando il teatro italiano ha saputo cogliere la crisi dell’alba del Duemila? “Il teatro dentro la Storia” (Anthology Digital Publishing) presenta e analizza i principali nodi problematici affrontati dalla scena contemporanea dal punto di vista dei temi e delle forme, in relazione allo specifico contesto teatrale e al più ampio clima culturale. Nella prima parte, per ogni anno dal 2001 al 2021 viene approfondito uno spettacolo scelto con l’intento non di stilare una classifica, ma di esplorare i linguaggi artistici nel loro sforzo di restituire, con intraprendenza ed efficacia, le trasformazioni e le contraddizioni del nostro paese, i desideri e le inquietudini dell’individuo ormai proiettato nel Ventunesimo secolo. In stretta connessione con gli eventi in corso, o anche in aperta dissonanza, il teatro italiano, in particolare quello riconducibile all’area della ricerca e del contemporaneo, ha disegnato un itinerario ricco e complesso, che si prova a raccontare anche nella seconda parte del volume tramite interviste a dieci protagonisti del palcoscenico già attivi negli ultimi decenni del Novecento. Tra ascendenze e filiazioni, solidarietà e conflitti generazionali Sacchettini penetra nel groviglio della scena contemporanea, guardando da vicino e da lontano, scrutandone luci e ombre.

 

Murmuris è una realtà culturale che dal 2007 si occupa di promozione del contemporaneo attraverso progetti, laboratori, spettacoli, eventi. Tema fondante della sua identità è il continuo confronto tra i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e l’indagine del rapporto fra scena e spettatore. Parallelamente alla attività creative e produttive, Murmuris si occupa di organizzazione: dal 2007 al 2013 cura la direzione artistica e organizzativa del Teatro Everest di Firenze, per diventare dal 2013 parte della multiresidenza creativa del Teatro Cantiere Florida, insieme a Elsinor Centro di produzione teatrale e Versiliadanza.

 

Materia Prima è in collaborazione conInbox,Firenze dei Teatri, Rat – Residenze Artistiche Toscane. Nell’ambito della Multiresidenza Creativa Flowinsieme a Elsinor – Centro di produzione teatrale e Versiliadanza.

 

OFFICINE DELLA CULTURA

IN ARTE SON CHISCIOTTƏ

con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura

con il patrocinio di AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo

di Samuele Boncompagni

liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes

studi e documentazioni Stefano Ferri

con Luisa Bosi, Elena Ferri

musiche di Massimo Ferri

eseguite dal vivo dai Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo: Luca Roccia Baldini basso, cajon; Massimo Ferri chitarra, oud, mandolino; Gianni Micheli clarinetto, fisarmonica; Mariel Tahiraj violino

scenografa in scena Lucia Baricci

tecnico in scena Paolo Bracciali

regia Luca Roccia Baldini

fonico Gabriele Berioli

regia live streaming Pierfrancesco Bigazzi e Giulio Dell’Aquila (Materiali Sonori)

assistente alla regia Stefano Ferri

 

INFO E PRENOTAZIONI

  1. 329 9160071
  2. organizzazione@murmuris.it
  3. www.materiaprimafestival.com
  4. www.murmuris.it
  5. www.teatroflorida.it

 

INGRESSO PRESENTAZIONI

Gratuito

 

INGRESSO SPETTACOLI

Intero 15€

Ridotto 12€ (convenzionati Cral, Unicoop Firenze, Tessera Arci, Over 65, Under 26, Università dell’Età Libera) / 10€ (convenzionati FAF e Tropos Club) / 8€ (studenti degli istituti superiori e universitari, tessera Casateatro) / 5€ (bambini sotto i 12 anni, operatori)

 

Biglietti acquistabili online sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita abilitati

La biglietteria è aperta la sera di spettacolo dalle 19.30 per l’acquisto e il ritiro

I biglietti prenotati e non ritirati entro le 20.45 saranno venduti fino a esaurimento posti

Ufficio stampa 

Chiarello Puliti & Partners

Sara Chiarello +39 329 9864843 Francesca Corpaci +39 339 2439292

press@chiarellopulitipartners.com

Ilaria Costanzo

Franca Ciari

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

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