L’enoturismo nella terra del Genio: porte aperte in 13 cantine
Consorzio Pro Loco e Comune insieme per arricchire l’esperienza turistica di Vinci
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L’enoturismo in Toscana è un modello nazionale. Per gli italiani il turismo del vino è fatto di gite di prossimità, spesso entro i 100 chilometri che, in Toscana, si concentrano nelle località e nelle denominazioni più note. Un nuovo stile di fare enoturismo più diffuso e meno elitario di un tempo che, in altre parole, non riguarda più soltanto i sommelier. La visita nelle zone del vino è anche un itinerario romantico per le coppie e un’escursione golosa per chi, e in Toscana sono tanti, vuole anche fare un pranzo tipico con gli amici. Vinci, adesso, si propone come meta ideale per chi è mosso dal desiderio di trascorrere i momenti liberi fuori dalle città, in campagna. Per chi desidera vedere luoghi suggestivi, densi di storia e cultura e magari assaggiare cibi e vini che non conoscono.
Per questi motivi, il Consorzio Colline di Vinci e la Proloco Vinci, in pieno accordo con l’amministrazione comunale, hanno creato un programma di visite in 13 cantine del territorio comunale dove sarà possibile assaggiare tre vini delle stesse aziende agricole, accompagnati da un piatto di specialità alimentari, dopo aver visitato vigna, oliveta e locali di produzione e invecchiamento. In sostanza, da aprile a fine settembre, ogni giorno i turisti
presenti a Vinci avranno la possibilità di visitare le aziende agricole locali Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la cultura del vino (e non solo) facendo conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti all’iniziativa, dall’altra offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità. Per visitare le aziende è necessario contattare l’Ufficio turistico di Vinci al numero 0571 933285.
“Per poter dire di conoscere completamente e a fondo un territorio – ha affermato l’assessore alla Cultura, Turismo e Agricoltura del Comune di Vinci, Paolo Santini – è necessario assaporarne tutti gli aspetti culturali, e fra questi non possiamo non annoverare la cultura enologica. In un paesaggio costruito nei secoli come il nostro, i vigneti e le olivete sono fra i protagonisti da sempre, e poter avere l’opportunità di visitare i luoghi di produzione e trasformazione, il vigneto, la cantina, e degustare in loco il vino, costituisce oggi un valore aggiunto nel percorso turistico alla scoperta di un territorio. Le eccellenze della nostra agricoltura in tal modo divengono protagoniste di una parte significativa dell’offerta turistica di Vinci. Il visitatore da adesso in poi avrà a disposizione un’offerta strutturata anche in questo settore, con appuntamenti dedicati e personalizzati”.
“Ogni azienda sarà una piccola scoperta, uno stimolo a soddisfare la curiosità di ognuno in merito all’arte enologica e olivicola e l’occasione per riavvicinarci alle radici della nostra cultura che in tanti vorrebbero condividere. Lo dimostrano le migliaia di turisti che ogni anno affollano le strade del borgo ha aggiunto Marco Monti, presidente del Consorzio Colline di Vinci – Da tempo all’interno dell’assemblea consortile si andava formando l’idea e la necessità di un’organizzazione più adatta all’esigenze del turista moderno ma avevamo difficoltà a soddisfarle a causa delle ridotte dimensioni delle aziende associate. Con questa iniziativa abbiamo cercato di trasformare questa debolezza in forza, grazie alla varietà dell’offerta e la capillare diffusione e condivisione delle conoscenze”.
Forte spunto di lavoro è stato il rapporto del Movimento Turismo Vino Toscana sull’enoturismo presentato alla Bit di Milano da Città del Vino. Dei quasi 14 milioni di visitatori nelle cantine italiane nel 2015 infatti, gran parte avrebbe visitato aziende vitivinicole toscane. Per non parlare del fatturato. La stima nazionale nel 2015 è di 2,5 miliardi di euro e anche in questo caso le cantine toscane avrebbero contribuito in maniera sensibile al fenomeno dell’enoturismo. La Toscana infatti è in grado di mostrare a pieno il potenziale di business e di occupazione che nasce dai flussi enoturistici.
“La collaborazione, propostaci dal Consorzio e dal Comune, è stata ben accetta dalla nostra associazione – ha dichiarato Stefania Galletti, presidente della Pro Loco di Vinci – Nel negozio I Tesori di Vinci, curato dalla Pro Loco e avviato grazie ad un progetto tra Regione Toscana e comune di Vinci, sono presenti più di venti aziende locali. Il vino e l’olio sicuramente fanno da padroni. La proposta di offrire al turista un pacchetto dedicato non solo alla degustazione ma alla storia dell’azienda per scoprire anche il corso degli eventi di quel prodotto è un valore aggiunto. Un modo per poter fissare il ricordo di turisti ormai sempre più distratti”.
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Ufficio Stampa – Comune di Vinci