Nel settore della tutela della salute collettiva e dell’assistenza sociale sta decollando il progetto solidale “Il Cuore di Firenze”, una raccolta di fondi economici di cui beneficiari sono i tredici ospedali diretti dall’Azienda Sanitaria Toscana Centro. Nel capoluogo toscano, l’iniziativa è stata recentemente avviata dalla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, insieme ad alcune prestigiose istituzioni storiche fiorentine, quali l’Istituto degli Innocenti, la Misericordia di Firenze e Montedomini. Grazie alla solidarietà ed alla partecipazione diretta dei cittadini e delle imprese private, l’iniziativa può essere utile a salvaguardare maggiormente la salute pubblica della popolazione. Con le donazioni e le risorse economiche raccolte, oltre all’acquisto di attrezzature sanitarie, dispositivi e macchinari innovativi utilizzabili dai nostri più importanti presidi ospedalieri, sarà possibile fornire preziosi supporti a medici, infermieri ed operatori sanitari dell’Ausl Toscana, tutti operatori che oggi più che mai sono impegnati in prima fila per fronteggiare l’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione pandemica da coronavirus. Agli interessati, segnaliamo che per donare è necessario collegarsi al sito dedicato: “ www.ilcuoredifirenze.org, Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, organizzazione preposta a raccogliere tutte le donazioni a sostegno dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro. Come è noto, l’Azienda Sanitaria Toscana Centro raccoglie ben tredici strutture ospedaliere dislocate fra Firenze, Bagno a Ripoli, Figline, Empoli, Prato, Pistoia, ecc: San Giuseppe a Empoli; l’Ospedale degli Infermi a San Miniato; San Pietro Igneo a Fucecchio; San Giovanni di Dio a Firenze; Piero Palagi (Iot) a Firenze; Arcispedale Santa Maria Nuova a Firenze; Santa Maria Annunziata a Bagno a Ripoli; il Serristori di Figline e Incisa Valdarno; oltre al Ospedale del Mugello a Borgo San Lorenzo; il Santo Stefano di Prato, il Lorenzo Pacini a San Marcello Piteglio; il SS. Cosma e Damiano a Pescia, e il San Jacopo a Pistoia.
Cristina Fontanelli
