“Il silenzio NON è d’oro” contro la violenza di genere
Già il titolo, “Il silenzio NON è d’oro”, racconta l’obiettivo del convegno organizzato dalla presidenza del consiglio comunale di Pietrasanta, su idea del consigliere Daniele Taccola, per sabato 4 maggio alle 16,45 nel salone dell’Annunziata, all’interno del complesso di Sant’Agostino: parlare. Parlare di più di violenza di genere, a più voci e fuori dai momenti che o fatti di cronaca, o il calendario istituzionale ritagliano a questo argomento. Lo faranno, accompagnate dal giornalista Federico Conti, Emi Bondi, presidente della Società Italiana di Psichiatria, Annamaria Bernardini De Pace, avvocato e saggista e Giuditta Silvestrini, magistrato della Corte d’Appello di Bologna.
“Mettiamo in campo profili professionali di altissimo livello – così Paola Brizzolari, presidente del consiglio comunale – per aiutarci a riconoscere, prevenire e quando necessario affrontare la violenza di genere con la dovuta consapevolezza e determinazione. E’ essenziale che questo messaggio arrivi al maggior numero di persone possibili, uomini e donne, per parlare di questo fenomeno non più come evento eccezionale o casuale ma come qualcosa di strutturale, da contrastare attraverso la cultura del rispetto, proprio e altrui”.
“È un vero onore ospitare un incontro di questo spessore a Pietrasanta – ha aggiunto il consigliere Taccola – lo dovevamo alla città e in particolare ai nostri ragazzi e ragazze, perché possano capire, da vere esperte dell’argomento, come affrontare la violenza di genere senza esserne travolti. Vorremmo offrire a chi parteciperà gli strumenti e le parole giuste da usare, indicati direttamente da chi affronta quotidianamente questa carie della nostra società, al di là dei luoghi comuni e dello sdegno, troppo spesso di sola facciata, offerto dai social network”.
Accanto alle rappresentanti della professione medica e legale, il convegno accoglierà anche la preziosa testimonianza di Maria Grazia Forli, mamma di Vanessa Simonini, la giovane uccisa a Gallicano nel dicembre 2009 dall’uomo che, per lei, era un amico ma che, in realtà, si era invaghito della ragazza fino all’ossessione. Da quel giorno, con grande forza d’animo, Maria Grazia ha continuato a raccontare la storia di Vanessa “che non potrà conoscere il mondo – ha sempre detto – ma sarà il mondo, allora, a conoscere lei”.
La partecipazione al convegno è libera fino a esaurimento posti.
G.M.
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