EVENTI

IL RACCONTO DELL’ANCELLA, con Viola Graziosi, per il 25 Novembre

Fra denuncia e distopia, la versione teatrale del romanzo di Margaret Atwood per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.  Alle 19, l’attrice Viola Graziosi incontrerà il pubblico al Ridotto.
Prima dello  spettacolo, il pubblico riceverà una cartolina informativa del Centro antiviolenza La Nara.

 

Lunedì 25 novembre, ore 21
IL RACCONTO DELL’ANCELLA
tratto dal romanzo di Margaret Atwood
traduzione Camillo Pennati
consulenza letteraria Loredana Lipperini
regia Graziano Piazza
con Viola Graziosi
musiche originali Riccardo Amorese
produzione Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale

Prato, 21 novembre 2024 – Il volto nascosto dalle grandi falde del cappello bianco, un cappello ingombrante che è al tempo stesso gabbia e protezione: è l’Ancella con la sua divisa, la protagonista del romanzo distopico della pluripremiata scrittrice canadese Margaret Atwood ora nella versione teatrale con una intensa Viola Graziosi, diretta da Graziano Piazza, in scena lunedì 25 novembre (alle 21).
Una data non casuale per «Il racconto dell’ancella», che coincide con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Prato che lo ha inserito nel calendario di iniziative per questa significativa ricorrenza ed è per questo che, prima dello spettacolo, il pubblico riceverà una cartolina informativa del Centro antiviolenza La Nara. Alle 19, l’attrice Viola Graziosi incontrerà il pubblico negli spazi del Ridotto (ingresso libero) e, a seguire, possibilità di aperitivo a buffet al Politeama Bar su prenotazione (scrivendo a bar@politeamapratese.it oppure su WhatsApp a 388 7897303: il costo è di 15 euro).

Prima un romanzo e poi un serie tv di successo (la sesta stagione uscirà nel 2025), «Il racconto dell’ancella» è tornato a scalare le classifiche dei libri più venduti online negli Stati Uniti dopo la vittoria di Trump. Un racconto distopico ambientato in una società teocratica e patriarcale, un ‘classico’ senza tempo che vede in un futuro prossimo le donne sorvegliate e suddivise in categorie secondo il colore dei vestiti: azzurro le Mogli; verde le domestiche; marrone le Zie, sorveglianti; rosso le Ancelle, le uniche ancora in grado di procreare. In caso di disobbedienza, si rischia la morte o la deportazione. Attraverso il ritrovamento di una confessione registrata, il pubblico verrà subito rapito dal racconto di un’ancella. Nella riduzione a cura di Loredana Lipperini, la pièce teatrale prende la forma di un monologo drammatico in cui la sapiente regia di Graziano Piazza valorizza la forza e la fisicità dell’unico corpo in scena attraverso la potente voce di Viola Graziosi, mettendo in luce le fragilità dell’ancella che non è né vittima né eroina, per farne un monito per la libertà e la condizione femminile. «Questo spettacolo fa parte della nostra linea di teatro civile che proponiamo anche alle scuole – sottolinea Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Politeama Pratese – Prende ispirazione da un grande romanzo che fa riflettere sulla nostra contemporaneità e portarlo in scena ci è sembrato il modo più corretto, attraverso la forza di denuncia intrinseca del teatro, per partecipare alla Giornata del 25 novembre».

Attrice tra le più apprezzate del panorama italiano, Viola Graziosi si muove sulla scena alternando teatro classico e ricerca contemporanea di nuovi linguaggi (venerdì 7 marzo tornerà per il cartellone Politeama Educational con «Clitemnestra» di Luciano Violante, pe le scuole medie e superiori), portando avanti dal 2023 un progetto legato ai social media per far scoprire i suoi personaggi femminili su TikTok.  A marzo è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
«L’ancella – si legge fra le note di regia – porta in sé l’urgenza della domanda che brucia, la nostra responsabilità. Ci interroga sulla libertà, su ciò che ne facciamo e soprattutto su quale sia realmente la libertà delle donne. Diventa un simbolo, ma anche l’incubo di un futuro prossimo possibile, un monito che ci tiene in guardia».

Il costo del biglietto d’ingresso è di 20 euro, ridotto 10 euro per gli studenti under 25 e per le associazioni che si occupano di violenza di genere. È possibile acquistare i biglietti anche attraverso i circuiti Ticketone o Boxoffice oppure direttamente in biglietteria aperta il martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 (chiusa nel pomeriggio). Informazioni: www.politeamapratese.it.

In allegato, tre foto di scena de Il racconto dell’ancella

Ufficio Stampa Teatro Politeama Pratese
M.L.

PinoLePera

| +39 338 4005369

Teatro Politeama Pratese  |  Via Garibaldi 33  |  59100 PRATO
+39 0574 603758  |  ufficiostampa@politeamapratese.it |  www.politeamapratese.it

Redazione

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio