Il Palazzo Comunale torna all’antico splendore – sabato mattina l’inaugurazione
Fu ricostruito dopo l’incendio del 1544, ma le sue origini ricalcano “un’architettura tipica dei palazzi civici del XIII secolo”. Sabato mattina (ore 11.30) l’inaugurazione, con i “rintocchi” di Membrino sulla Torre campanaria.
Un incendio lo distrusse nel 1544, e fu ricostruito tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Ma le sue origini sono molto più antiche, riconducibili alle radici dell’ordinamento municipale di Castelfiorentino, documentate fin dal 1219. Una storia, dunque, lunga secoli, che dal Medioevo arriva fino ai giorni nostri. E’ la storia del Palazzo Comunale di Castelfiorentino, sottoposto ad un intervento di restauro e di riqualificazione nei due lati che si affacciano su Piazza del Popolo e via Tilli, che sarà inaugurato sabato 13 ottobre (ore 11.30) con un momento di festa e la partecipazione della Filarmonica “G. Verdi”.
Il Palazzo Comunale, nella parte che fa angolo con via Tilli, “risulta essere la più antica di tutto il complesso”: alle quattro stanze originarie del piano terra, “coperte da volte a crociera”, corrispondevano “due ampi saloni rettangolari al piano primo”, dai quali “sono emerse evidenti tracce dell’antica funzione pubblica”, come ad esempio gli stemmi quattrocenteschi affiorati nella stanza del Sindaco. Nella medesima parete si trova anche un affresco di Santa Verdiana attribuito alla scuola di Benozzo Gozzoli, a riprova ulteriore del legame speciale della comunità e delle autorità civili con la sua Santa.
La torre campanaria con l’orologio è più recente: essa risale infatti all’inizio dell’800, unitamente al nuovo ingresso del Palazzo Comunale. In cima alla torre, svetta il personaggio di “Membrino”, raffigurato da un tamburino di legno; un ragazzino che secondo la leggenda salvò con il suo coraggio Castelfiorentino dalla distruzione, placando l’ira di Francesco Ferrucci.
Proprio “Membrino”, simbolo di Castelfiorentino, tornerà a farsi sentire sabato mattina – a mezzogiorno in punto – con i suoi “rintocchi” sulla campana, azionati dal movimento dell’orologio che è stato anch’esso riparato ed è già perfettamente funzionante. Ciliegina finale, un lancio di palloncini bianchi e blu dalle finestre, da parte della contrada che porta il suo nome.
“L’intervento sul Municipio – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – è il primo che presentiamo alla cittadinanza nel quadro degli investimenti finanziati grazie al “Bando periferie”, mediante il quale abbiamo ottenuto più di due milioni di euro su progetti di riqualificazione del centro storico. Ad esso seguiranno – entro breve – quelli della Biblioteca e dei percorsi di accesso al Parco della Pieve, mentre nei prossimi mesi avvieremo i lavori per la nuova pavimentazione di Piazza del Popolo. Il Municipio è uno dei palazzi più antichi di Castelfiorentino ed è sicuramente uno di quelli in cui ritroviamo le origini della nostra identità municipale, durante il periodo delle libertà comunali. Per questo invito tutti i cittadini a partecipare all’inaugurazione di sabato, che segna il suo ritorno all’antico splendore”.
nelle foto: la Torre Campanaria (prima e dopo) e l’affresco su Santa Verdiana che si trova nella stanza del Sindaco
-- Ufficio Stampa Comune di Castelfiorentino