Il mondo dell’arte in lutto per la scomparsa di Lara Vinca Masini
E’ morta a Firenze all’età di 94 anni Lara Vinca Masini importante storica e critica d’arte contemporanea . La studiosa ha avuto un ruolo di primo piano nella critica d’arte già negli anni ’60. Negli anni ’70 guidava il Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno, uno dei progetti più sperimentali dell’Italia di quegli anni con la prima Biennale d’Arte Contemporanea della città. Curò e organizzò nel 1963 la XV edizione de il Premio il Fiorino Come ha ricordato il critico Marco Gabriele Moretti “La mostra di quell’anno, grazie alle scelte di Lara Vinca Masini, resterà memorabile, offrendo in dodici sezioni una panoramica sulle principali estetiche e sui movimenti artistici italiani del Novecento, dal futurismo all’informale e alle Nuove tendenze, distinte tra “italiane” e “toscane”.n quell’edizione davvero “faticosa” per ampiezza antologica, quanto straordinariamente coraggiosa per l’analisi delle ultime avanguardie, il Fiorino venne assegnato a Vinicio Berti con Racconto nell’utopia H3, mentre buoni-acquisto di 500.000 lire furono attribuiti a De Vita, Farulli, Loffredo e Ruggeri, le cui opere – fuorché il nudo femminile di Farulli – esprimevano le coeve tendenze oltre-figurali”. Nel 1978 ha partecipato alla Commissione italiana per le Arti Visive e per la Sezione Architettura della Biennale di Venezia e ottenne il Premio dei Lincei per la Critica nel 1986.
Tra i suoi saggi più importanti sono Arte Contemporanea. La linea dell’unicità (Firenze, 1989), il Dizionario del fare arte contemporaneo (Firenze, 1992), L’arte del Novecento. Dall’Espressionismo al Multimediale proposto dall’Espresso. È stato pubblicato invece nel 2020 Scritti scelti 1961-2019. Arte Architettura Design Arti applicate, raccolta di saggi di Lara-Vinca Masini a cura di Alessandra Acocella e Angelika Stepken.
Nel 2010, Lara-Vinca Masini aveva donato al Centro Pecci per l’arte contemporanea di Prato il proprio archivio bibliografico, composto da circa 30mila volumi raccolti nella sua lunga carriera
“Lara-Vinca Masini è stata un punto di riferimento non solo per Firenze, per una visione contemporanea dell’arte – ha ricordato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi -. Con ‘Umanesimo Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980’, manifestazione che organizzò nel 1980, invitò a Firenze artisti internazionali a realizzare interventi site-specific nello spazio urbano della città rinascimentale. Fu in assoluto il primo segnale forte del ‘nuovò e la prima vera riflessione su rapporto tra arte pubblica e spazi urbani nella Firenze dei nostri giorni»
Alessandro Lazzeri