CULTURA

I rapporti fra Leonardo e la corte di Francia: conferenza di Pietro Marani a Vinci

I rapporti fra Leonardo e la corte di Francia: conferenza di Pietro Marani a Vinci

Sabato 30 marzo uno dei massimi esperti sulla pittura del Genio sarà in Leonardiana

Uno dei più autorevoli esperti sulla pittura di Leonardo sarà a Vinci per la terza conferenza di “Leonardo 1519-2019. Appuntamenti d’autore per cinque secoli di storia”, ciclo organizzato nell’ambito delle Celebrazioni per il quinto centenario della morte del Genio che si tiene presso la Biblioteca Leonardiana e che prevede nell’arco del 2019 l’arrivo a Vinci di alcuni tra i maggiori studiosi leonardiani per affrontare diversi aspetti dell’immensa produzione di Leonardo: dalla biografia al mito, dal disegno agli studi scientifici.

 

Il terzo ospite sarà Pietro Cesare Marani, docente di Storia dell’arte moderna al Politecnico di Milano, Facoltà di Design, e di Storia dell’arte del Rinascimento nella Scuola di specializzazione in Storia dell’arte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Attualmente è anche presidente dell’Ente Raccolta Vinciana di Milano e membro della Commissione Nazionale Vinciana, nonché del Comitato Nazionale per la celebrazione del Quinto centenario della morte di Leonardo.

 

Il tema, quantomai suggestivo, che verrà affrontato da Marani sabato 30 marzo a partire dalle ore 10.30 riguarda “Leonardo e Francesco I oltre il mito”.

 

“I rapporti fra Leonardo e la corte di Francia – sostiene Marani – sono stati studiati a fondo negli ultimi decenni. Il ruolo di Francesco I e di sua madre, Luisa di Savoia, sono stati ben messi in evidenza anche per la chiamata di Leonardo ad Amboise nel 1515-16, ma quanto ci narrano le fonti antiche deve essere tenuto ben presente per non esagerare un ruolo che, in diversi casi, è stato di recente anche molto sopravvalutato. Leonardo non fu l’unico artista italiano chiamato a corte: altri lo precedettero e lo seguirono. E non restano che poche tracce dei molti e probabili lavori che a Leonardo fu richiesto di compiere dal re. Il problema investe soprattutto il suo ruolo effettivo come pittore e architetto, dato che, in realtà, quasi niente di nuovo egli eseguì come pittore mentre pochi schizzi rimangono a testimoniare di un’effettiva sua ideazione della nuova residenza reale a Romorantin, su cui, peraltro, le fonti francesi antiche e moderne tacciono”.

 

Il mito di Leonardo in Francia andrebbe dunque sottoposto a un riesame critico, cosa che si propone di fare Pietro Cesare Marani in questa conferenza.

 

“Un altro bel momento di alta cultura ci attende nel quadro della nostra serie di iniziative di celebrazione del Genio – ha affermato soddisfatto l’assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini – La divulgazione dei nuovi studi sull’opera di Leonardo attraverso il contributo di studiosi del calibro del professor Marani è una strada che ci condurrà a pubblicare alla fine di quest’anno un volume che costituirà una pietra miliare negli studi leonardiani”.

Ufficio Stampa – Comune di Vinci

 

Franca Ciari

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