HALL OF FAME VIOLA 2019
La Hall of Fame Viola nasce per celebrare le glorie che hanno fatto la storia della Fiorentina. Con questo prestigioso riconoscimento il Museo Fiorentina rende indelebile nel tempo le gesta dei grandi protagonisti della storia gigliata, costruita grazie al loro impegno e alla loro passione. Ogni anno si tiene una nuova edizione con una cerimonia nella quale nuovi membri saranno accolti nella Hall of Fame Viola. Ci voltiamo indietro e, apprezzando il nostro glorioso passato, vediamo un futuro ancora migliore.
I premiati ricevono l’onorificenza del Marzocco Viola, statuetta disegnata per il Museo Fiorentina dall’artista Marco Cantini e realizzata dall’argentiere Federico Sassoli. La Hall of Fame Viola si distingue da ogni altra nel mondo per illustrare coloro che vi entrano a far parte non con delle foto, ma con i mirabili ritratti realizzati dal maestro Claudio Sacchi, il migliore allievo di Pietro Annigoni.
Vengono premiati giocatori, allenatori, dirigenti e ambasciatori che hanno segnato significativamente la storia della società viola. Ogni premiato donerà al Museo Fiorentina un cimelio o uno speciale ricordo legato alla sua vita in viola.
I PREMIATI
Artemio Franchi, il più grande dirigente del calcio italiano, tifoso viola e cresciuto come dirigente nella Fiorentina, di cui fu segretario fra il 1949 e il 1952. Franchi rimase socio, partecipando alle assemblee, della società viola finché la società non fu trasformata in S.p.A.
Roberto Germogli ha immortalato i protagonisti della storia viola nei loro gesti tecnici ed umani per circa 60 anni. Quando il racconto delle partite, viste solo da chi andava allo stadio, doveva essere accompagnato dalle fotocronache, e oggi per cogliere l’immagine sfuggita anche a chi l’ha vista.
Emiliano Mondonico un uomo di grande spessore che ha portato in campo e in panchina la sua umanità, assieme alla sua capacità tecnica e tattica. Un allenatore tifoso, per davvero, che riporta la propria squadra in serie A regalando agli altri tifosi una soddisfazione enorme.
Sergio Castelletti, un grande terzino protagonista del calcio nazionale. Arrivato a Firenze a ventun anni scelse la città e la squadra di calcio, tanto da piangere al momento della sua cessione. Ma la sua storia d’amore con la Fiorentina non era finita: proseguì allenando i giovani viola.
Moreno Roggi, un difensore che aveva conquistato subito la Nazionale. Solo gli incidenti fermarono la sua carriera, e la Fiorentina, destinata a segnare il suo tempo. Divenuto dirigente fu il primo a sostenere gli ex calciatori finiti in povertà. Una solidarietà che continua con le Glorie Viola.
Francesco Graziani. Il centravanti del terzo scudetto, quello fermato dagli arbitraggi di Catanzaro e Cagliari. Un attaccante completo, un calciatore da ritorno al futuro, campione del mondo 1982 da giocatore della Fiorentina. Al momento del bisogno sulla nostra panchina nella finale UEFA 1990.
“BANDIERA DEL CALCIO DA 13”
Il Museo Fiorentina ha istituito un nuovo premio speciale, un importante riconoscimento per sottolineare l’esempio morale e la carriera di quei pochi giocatori che siano stati per la propria squadra ma anche per il calcio Azzurro una vera e propria “Bandiera” non solo sul campo ma soprattutto con i valori sportivi e morali di cui siano stati fulgido esempio. Un premio che rappresenta il naturale testimone lasciatoci dal patrimonio morale del nostro Davide Astori.
Il giocatore che riceverà questo importante è Luigi RIVA. Gigi ha segnato la storia della Nazionale, come miglior marcatore, e della serie A con lo scudetto del Cagliari e t