Grande successo dell’ospedale San Giuseppe per l’adesione alla Make Sense Campaign. Il 70% da parte di donne
Grande successo dell’ospedale San Giuseppe per l’adesione alla Make Sense Campaign
Saturati i posti disponibili nelle prime 12 ore. Partecipazione alla campagna sui tumori testa collo per il 70% da parte di donne
Empoli – Si è chiusa in questi giorni la Make Sense Campaign, campagna di sensibilizzazione della cittadinanza sui tumori del distretto testa-collo promossa dalla Società Europea dei tumori Testa-Collo (EHNS) cui l’ospedale San Giuseppe ha deciso quest’anno di aderire.
“Siamo molto contenti di aver accolto questa iniziativa – osserva la dottoressa Francesca Martella direttore della SOC Oncologia Medica di Empoli – perché di questi tumori, che nel loro insieme rappresentano la VII causa di morte per cancro, si parla sempre molto poco. La cittadinanza ha mostrato un grande entusiasmo, saturando i posti messi a disposizione per valutare segni, sintomi o fattori di rischio dalle Strutture di Oncologia e di Otorinolaringoiatria, nelle prime 12 ore dall’apertura delle agende”.
Durante i giorni dedicati all’iniziativa, sono stati valutati ad Empoli 27 cittadini, dai 36 agli 82 anni. Di questi il 30% è stato indirizzato verso approfondimenti specialistici successivi. “Per quanto gli approfondimenti siano avvenuti o per necessità di controllo otorinolaringoiatrico o per sospetti oncologici non strettamente legati all’origine testa-collo di una eventuale neoplasia – aggiunge il dottor Gianluca Leopardi direttore della SOC Otorinolaringoiatrica di Empoli-Firenze – siamo soddisfatti per aver sollevato in questo gruppo di persone il sospetto di necessitare di un intervento sanitario e di aver risposto con efficienza a quanti ne hanno avuto bisogno”.
La campagna ha consentito di approfondire con gli utenti nozioni in merito allo stile di vita e alle infezioni da HPV, che possono aumentare il rischio di tumori testa-collo, e di sensibilizzarli all’osservazione di alcuni segni e sintomi di rilievo per la diagnosi. Questo è molto importante perché la sopravvivenza per i tumori del distretto testa-collo può raggiunge nel complesso l’80-90% a 5 anni solo quando la diagnosi è precoce, mentre spesso si arriva tardivamente alla diagnosi, essendo molti fattori trascurati o misconosciuti dai più.
“All’iniziativa hanno aderito per il 70% donne, indicando come queste siano ancora oggi più sensibili alle campagne di prevenzione, il che ci dà lo spunto per sviluppare in sinergia con i colleghi otorinolaringoiatri progetti da inserire nei prossimi mesi fra le attività del Centro Donna” evidenzia la dottoressa Martella che è anche Coordinatore del Centro Donna dell’Ospedale. “Nonostante una prevalenza netta di donne fra gli utenti visitati, gli approfondimenti sono stati proposti equamente a uomini e donne – aggiunge il dottor Leopardi – perché invece questi tumori hanno un incidenza 3 volte maggiore nel sesso maschile, tenuto conto del prevalere di alcuni fattori di rischio, fra cui l’abuso di alcool”.
In considerazione di questo, “con il coordinamento dell’Oncologia e dell’Otorinolaringoiatria – conclude la dottoressa Francesca Bellini, Direttore del presidio empolese – ci adopereremo per coinvolgere la Struttura Screening, la Struttura di pneumologia ed i servizi delle dipendenze, per sviluppare iniziative che favoriscano una maggior partecipazione degli uomini alle future campagne di prevenzione dei tumori testa-collo”.
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