Gli spietati: i viola annientano la Juventus
Partita perfetta dei viola. Concreti, attenti e cinici. In gol Gosens, Mandragora e Gudmundsson

La Fiorentina, stasera, ha giocato la partita quasi perfetta. Senza sbavature, senza amnesie, senza quel calo di concentrazione che c’era stato spesso nella seconda parte delle gare. Stasera la Fiorentina ha giocato novanta minuti a grande intensità . E’ stata attenta , compatta e cinica.
I gol portano la firma di Gosens, Mandragora e Gudmundsson, ma una menzione speciale la merita Fagioli ,straordinario punto di riferimento a centrocampo in una partita memorabile-
La Juventus è stata contenuta poi trafitta tre volte. La squadra di Thiago Motta si è persa in un possesso palla che non è quasi mai riuscito a costruire un qualche pericolo per i viola
Al secondo minuto si vede subito la Juve con tiro sul fondo di Weah, ma c’era un fallo in favore della Fiorentina. Replica viola al 5′,quando un cross di Dodo è respinto dalla difesa. La Juventus fa la partita, con un continuo possesso palla e con una serie infunata di passaggi. . La Fiorentina è prudente e s’affida ai lanci lunghi per Kean.
La Fiorentina sembra attendista ma in ripartenza si rivela micidiale. Al 15′ passa in vantaggio. Dopo un calcio d’angolo c’è un batti e ribatti in area, sulla sfera arriva Gosens che di prepotenza la mette in rete. I bianconeri accusano il colpo. La Fiorentina ne approfitta. e tre minuti dopo arriva Fagioli che serve Mandragora che con un gran diagonale batte Di Gregorio
La Juve reagisce ma non punge. Al 24′ una punizione : di Koopmeiners spiove in area, calcia Veiga, ma Cataldi respinge. Dopo quattro minuti altra conclusione di Koopmeiner alta. De Gea. Non corre pericoli, il centrocampo e la difesa viola chiudono ogni varco.
Bel primo tempo della Fiorentina: accorta e micidiale in ripartenza. La Juventus praticamente non è pervenuta.
In avvio di ripresa fa notizia Batistuta che è in tribuna e il Franchi lo omaggia: “Batigol, Batigol”. Ci sarà anche lui, sabato 22 marzo per il Pepito day. Ossia la kermesse dedicata a Giuseppe Rossi. La Fiorentina non ha il consueto calo fisico del secondo tempo, ma blinda il risultato all’ottavo. Fagioli manda in profondità Gudmundsson che, dal limite dell’area, lascia partire in tiro a giro che infila De Gregorio nell’angolino.
Al 13′ sarebbe 4-0: Kean aggira De Gregorio e la mette dentro. Ma c’era fuorigioco in partenza. .
Al 24′ un corner della Juventus è respinto da De Gea. Al 30′ Mandragora serve Kean che calcia alto. Palladino toglie Gud e Ranieri per Beltran e Comuzzo. Ammonito Thuram. Esce Fagioli, fra gli applausi ed entra Folorunsho. Nella Juve fuori Cambiaso e in campo Mbangula. Ma Palladino continua i suoi cambi per dare spazio a tutti: Zaniolo al posto di Kean e Adlì a quello di Cataldi. I viola non corrono rischi, gestiscono agevolmente anche i due minuti di recupero e festeggiano davanti alla curva questa grande vittoria.
Mancano nove turni di campionato e se la Fiorentina affronterà queste partite con la personalità e la grinta mostrata stasera ,potrà ambire con successo a un posto nell’Europa che conta.
Raffaele Palladino ha parlato a Sky Sport dopo la vittoria contro la Juve: “Se ho preso ispirazione dall’Atalanta? Beh, noi cerchiamo di studiare gli avversari nel miglior modo possibile. È ovvio che abbiamo avuto poco tempo per prepararla, abbiamo giocato giovedì, poi abbiamo avuto un solo giorno perché venerdì non ci siamo allenati: non è stato semplice. Abbiamo messo in difficoltà la Juve, mi è piaciuto lo spirito di squadra. È stata una notte magica, siamo felici di averla regalata ai tifosi. Ora dobbiamo fare uno step con le squadre più in basso di noi”.Dobbiamo fare la lotta su noi stessi, vogliamo portare la Fiorentina il più in alto possibile: non voglio fare il diplomatico, ma sono sincero e siamo stati altalenanti. Mi piace lo spirito della squadra, stiamo crescendo, vedo belle cose in allenamento, ragazzi che stanno crescendo, stasera mi è piaciuto tutto della squadra: abbiamo aggredito, accettato i duelli uno contro uno, il coraggio è stato premiato”.
“Quando incontri delle difficoltà, il compito dell’allenatore è quello di lavorare di più per dare serenità e fiducia alla squadra. Ho cercato di lavorare sull’aspetto mentale, tante riunioni individuali, pacche sulla spalla, fiducia e autostima perché vedevo delusione nelle sconfitte. Questo è un gruppo di bravi ragazzi, lavoratori, che insieme ne sono usciti. Questa vittoria va a Joe Barone che anche se non conoscevo è rimasto nei cuori di tutti”.
Fiorentina-Juventus 3-0
Fiorentina: De Gea 6; Pongracic 7, Marì 6.5, Ranieri 6.5 (79’ Comuzzo sv); Dodò 6.5, Mandragora 7.5, Cataldi 7 (89’ Adli sv), Fagioli 7.5 (85’ Folorunsho sv), Gosens 7; Kean 6.5 (89’ Zaniolo sv), Gudmundsson 7.5 (79’ Beltran). All. Palladino.
Juventus: Di Gregorio 6; Weah 5 (74’ Conceiçao 6), Kalulu 5.5, Veiga 5 (59’ A. Costa 5.5), Kelly 5 (74’ Gatti 6); Thuram 5.5, Locatelli 5; Koopmeiners 5, McKennie 5, Nico Gonzalez 4.5 (59’ Cambiaso 6, 87’ Mbangula sv); Kolo Muani 5. All. Motta.
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 16’ Gosens, 18’ Mandragora, 53’ Gudmundsson
Ammoniti: Marì (F), Locatelli (J). Ranieri (F), Weah (J), A. Costa (J)
Alessandro Lazzeri