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ESCLUSIVA, Xavier Jacobelli: “Kean, che rimpianto per la Juve! Futuro di Cairo ancora incerto, ma la tifoseria granata merita chiarezza. Dea assoluta protagonista nella corsa scudetto”

ESCLUSIVA, Xavier Jacobelli: “Kean, che rimpianto per la Juve! Futuro di Cairo ancora incerto, ma la tifoseria granata merita chiarezza. Dea assoluta protagonista nella corsa scudetto”
Nelle ultime ore è intervenuto in esclusiva ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it il noto giornalista Xavier Jacobelli, che ha condiviso le sue idee in merito ad alcuni temi di Serie A: nel seguente estratto, le dichiarazioni di Jacobelli sul momento della Juventus, sul futuro di Cairo e sulle reali ambizioni dell’Atalanta.
Xavier Jacobelli, se le dico che considero l’Atalanta la squadra favorita per lo scudetto e che lo pensavo da fine agosto scorso, mi dà del folle o ne conviene, almeno in parte, con me?
“No, le rispondo che lei è un cronista molto attento. Ovviamente non siamo dei chiaroveggenti, ma c’è un dato di fatto incontrovertibile: c’è una squadra che guida il Campionato, che viene da 9 vittorie di fila, che vanta il capocannoniere della Serie A e che garantisce una spettacolarità di gioco mostrata anche ieri sera in Champions League. Se Retegui, infatti, avesse fatto il 3-3 nel finale contro il Real Madrid, il risultato sarebbe stato alquanto meritato. Tutte cose che ci possono far affermare che l’Atalanta sarà una delle squadre che si giocherà lo scudetto fino alla fine”.
Ci sono voci discordanti in proposito, ma può essere questo davvero l’ultimo anno della gestione Cairo al Torino?
“Intanto Cairo è diventato il presidente più longevo della storia del Torino, superando anche Orfeo Pianelli. Sulla questione della domanda, però, sembra fare con le sue dichiarazioni un passo avanti ed un altro indietro. Da una parte dice che non può rimanere per sempre e che ascolterà eventuali proposte interessanti, dall’altra si vede ancora alla guida della società granata. Una cosa è certa, i tifosi del Torino meritano chiarezza su tante cose: sul centro sportivo Robaldo, sul Filadelfia, sul museo alle porte della città, curato dai tifosi. Ci sono state promesse non mantenute (ad esempio sulla non cedibilità di Bellanova e Buongiorno) e l’obiettivo di una tifoseria del genere, di cui ho avuto la fortuna di conoscere da vicino, per molti anni, l’attaccamento e le frustrazioni, non può essere il 10’ posto”.
Terminiamo con la Juventus che non è brillantissima: secondo lei, è solo una questione d’infortuni e di sfortuna, o si aspettava qualcosa in più dalla squadra di Thiago Motta?
“Se acquisti Douglas Luiz e Nico Gonzalez per farne due perni rispettivamente di centrocampo ed attacco e non giocano mai, purtroppo i risultati si vedono. Senza considerare i tanti altri infortuni e le difficoltà oggettive, Thiago Motta resta l’unico allenatore imbattuto, non dimentichiamocelo. In una compagine che fa 9 pareggi, i problemi maggiori sono in attacco, dove Kean rappresenta un grosso rimpianto e Vlahovic appare troppo solo. In definitiva, comunque, serve recuperare gli assenti ed a gennaio prendere un difensore forte ed un attaccante forte”.

Redazione

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