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ESCLUSIVA, Costantino Nicoletti: “Vi dico i tre punti di forza della Fiorentina. Beltran veramente forte, si sono sbagliati su di lui”
ESCLUSIVA, Costantino Nicoletti: “Vi dico i tre punti di forza della Fiorentina. Beltran veramente forte, si sono sbagliati su di lui”
L’agente, intermediario, dirigente e opinionista calcistico Costantino Nicoletti ha rilasciato alcune dichiarazioni in un’intervista esclusiva concessa alla testata sportiva News.Superscommesse.it. Nicoletti ha parlato della squadra per cui tifa, cioè la Fiorentina, e dell’Ascoli, compagine e città alle quali è legato sportivamente parlando. Poi, uno sguardo all’ultimo weekend di Serie A. In questo estratto, l’analisi di Nicoletti sul percorso dei gigliati e il suo personale giudizio su Lucas Beltran.
Partiamo da una Fiorentina stellare. Ieri ha dominato a Lecce, pure quando aveva Kean in campo fermo, quindi virtualmente in inferiorità numerica. Mi illustri i tre punti di forza, ad oggi, della squadra gigliata?
“Innanzitutto, ti dico che questa è una vittoria che ci mancava, perché a inizio stagione avevamo palesato delle difficoltà con quelle squadre che a maggio arriveranno dopo in classifica rispetto alla Fiorentina. Mi riferisco a Parma, Venezia e Monza. Mentre ho rivalutato il pareggio di Empoli perché i toscani ieri non meritavano assolutamente di perdere con il Napoli, dopo aver fermato la Juventus e, appunto, la Viola.
I tre punti di forza sono il portiere: De Gea è straordinario, sia come bravura che come storia del calciatore. Poi il centrocampo che è assolutamente equilibrato, di qualità, in grado di verticalizzare spesso. Tutte qualità che evitano alla Fiorentina di dover costruire dal basso. E poi è un centrocampo che segna. E, infine, i due esterni bassi: Gosens non ha bisogno di presentazioni, mentre Dodò, dopo aver terminato l’inserimento e sconfitto gli infortuni, sta dimostrando quanto sia veramente forte”.
Ti chiedo un giudizio su Beltran: in tanti, troppi, lo avevano designato come “bidone” in maniera enormemente sbagliata, secondo me.
“Non scherziamo, parliamo di un calciatore veramente forte. Giocando fuori ruolo, ha fatto 10 reti alla sua prima stagione in Italia. Lui è un attaccante, come si dice, di accompagnamento; quindi, deve per forza giocare da seconda punta. Ma ti dico subito che lo vedrei bene anche insieme, contemporaneamente, a Gudmundsson e Kean”.