EnjoyFirenze, per San Valentino un itinerario romantico sulle orme degli amori medicei // Domenica 13 febbraio la visita “Storie di amori medicei nella Villa di Poggio a Caiano”, dimora tra le più famose della famiglia Medici
Alla scoperta dei tesori artistici e architettonici della Toscana con Cooperativa Archeologia
EnjoyFirenze®, per San Valentino un itinerario romantico sulle orme degli amori medicei
Domenica 13 febbraio la visita “Storie di amori medicei nella Villa di Poggio a Caiano”, dimora tra le più famose della famiglia Medici, costruita per volontà di Lorenzo il Magnifico su progetto dell’architetto Giuliano da Sangallo
Gli appuntamenti proseguono sabato 19 e domenica 27 febbraio con “La Certosa del Galluzzo: uno straordinario incontro tra arte e spiritualità” e “Galileo Chini e il Simbolismo Europeo” a Villa Bardini
Firenze, 07 febbraio 2022 — Un itinerario romantico sulle orme degli amori medicei in vista della giornata di San Valentino: domenica 13 febbraio l’appuntamento di EnjoyFirenze si apre con “Storie di amori medicei nella Villa di Poggio a Caiano”. Le visite guidate sono realizzate a cura di Cooperativa Archeologia in compagnia di guide e archeologi esperti.
La magnifica Villa Medicea di Poggio a Caiano, fatta edificare da Lorenzo de’ Medici su disegno di Giuliano da San Gallo, fu il luogo di importanti avvenimenti legati alle relazioni sentimentali della famiglia Medici: era passaggio obbligato per tutte le nuove spose granducali, che prima di recarsi in città ricevevano qui l’omaggio della nobiltà fiorentina, si svolsero nelle sue stanze i festeggiamenti per numerosi matrimoni e fu teatro della tragica fine dell’amore tra Francesco I e Bianca Cappello, sua storica amante e poi sposa, l’una a un giorno di distanza dall’altro, per febbre terzana, anche se la tradizione orale tramandò la diceria che fossero entrambi morti per avvelenamento (ore 10).
A seguire, sabato 19 febbraio, un nuovo appuntamento porterà alla scoperta de “La Certosa del Galluzzo: uno straordinario incontro tra arte e spiritualità”. Immersa nelle suggestive colline del Galluzzo, la Certosa è un luogo che sorprende perché unisce spiritualità, arte, cultura e storia. Situata alla sommità del Monte Acuto, fu voluta all’inizio del XIV secolo da Niccolò Acciaioli, appartenente ad una delle famiglie di banchieri più ricche di Firenze, e dedicata a San Lorenzo Martire. I lavori per il monastero andarono avanti per molto tempo, subendo nel corso dei secoli diverse trasformazioni: vi lavorarono l’Orcagna, Giovanni della Robbia, Francesco di Giuliano da Sangallo e il Pontormo, che nella Certosa si rifugiò dalla peste del 1523, lasciandovi uno straordinario ciclo di affreschi. Il vero fulcro del complesso monastico risiede nei suoi ambienti, in cui si percepisce un clima meditativo e contemplativo che ancora oggi incanta ogni visitatore (ore 16).
Domenica 27 febbraio la visita alla mostra “Galileo Chini e il Simbolismo Europeo” a Villa Bardini conclude il ciclo di appuntamenti di questo mese. La mostra dell’illustratore e ceramista fiorentino, uno dei maggiori interpreti europei del modernismo Liberty e del Simbolismo, prende in esame i primi 20 anni della vita artistica di Chini (dal 1895 al 1914 circa: dalla prima maturità fino alle soglie della Prima Guerra Mondiale). Oltre 200 le opere esposte, fra dipinti, disegni, illustrazioni e ceramiche, in un susseguirsi continuo di legami e parallelismi fra l’artista e l’arte internazionale, che lo ispirò e che spesso a lui si è ispirata (ore 11).
Gli appuntamenti sono a pagamento e su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a turismo@archeologia.it
Gli eventi sono organizzati nel rispetto delle normative in materia di Covid-19. Per l’accesso ai percorsi di visita all’interno di musei e luoghi culturali è richiesto il Super Green Pass.
Ufficio stampa Chiarello Puliti & Partners