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EMPOLI. “Nidonostro”, fare squadra per un nido più ricco: la proposta dei genitori
“Nidonostro”, fare squadra per un nido più ricco: la proposta dei genitori
Il patto di collaborazione, promosso da un gruppo di famiglie dello Stacciaburatta, vede ‘protagonisti’ giardino e Comunicazione aumentativa alternativa
EMPOLI – Un patto di collaborazione per fare squadra e rendere il nido più che mai a misura di bambine, bambini e famiglie. Si chiama Nidonostro ed è la proposta presentata da un gruppo di genitori, in tutto ventisei persone, i cui figli e le cui figlie frequentano il nido d’infanzia comunale Stacciaburatta di via Righi, a Empoli. I genitori, con questo progetto, hanno deciso di dedicare un po’ del loro tempo a beneficio del nido e quindi di interventi che possano rendere la struttura più che mai rispondente a quelli che sono i bisogni di chi la frequenta, bambini e personale. Si tratta del primo patto di collaborazione nato in seguito all’approvazione del Regolamento per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni, approvato con delibera del Consiglio Comunale il 29 marzo 2022, all’interno del Distretto dell’Economia Civile di Empoli. Il Regolamento ha come obiettivo promuovere ‘patti’ fra l’amministrazione comunale, cittadine e cittadini per gestire in modo condiviso beni funzionali al benessere di tutta la comunità e dei suoi membri, guardando all’esercizio dei diritti fondamentali della persona e all’interesse delle generazioni future.
Prendersi cura in maniera condivisa degli spazi interni ed esterni del nido attraverso la realizzazione di interventi pensati per favorire il benessere dei bambini, rafforzare i legami tra le famiglie e creare una rete che li veda attivi protagonisti della vita del nido, consapevoli che si può educare soltanto a partire dalla costruzione di un rapporto di alleanza e di fiducia con i genitori e rendere il nido uno spazio innovativo nel quale si sperimenta tutto il potenziale della Comunicazione aumentativa alternativa: queste le finalità principali della proposta che mette al centro una collaborazione stretta fra i genitori interessati e il personale del nido.
Due i percorsi al centro del progetto Nidonostro che vedono i genitori impegnati, in maniera coordinata: uno è dedicato alla valorizzazione dello spazio esterno, contribuendo alla costruzione e al mantenimento del giardino, in quanto rappresenta per i bambini un’occasione di gioco, ma anche un’opportunità unica di fare esperienze di scoperta, ricerca ed esplorazione; l’altro è dedicato a una conoscenza più approfondita della Comunicazione aumentativa alternativa, attraverso un incontro formativo con esperti e la conseguente realizzazione di etichettature – ausili a bassa tecnologia da inserire negli ambienti della struttura.
“Da sempre uno dei punti di forza dei nostri nidi – sottolinea la sindaca Brenda Barnini – è la relazione che si instaura fra il personale e le famiglie: del resto, il nido è uno dei primi servizi che si incontrano da genitore nel percorso educativo di un figlio, è il luogo dove i piccoli ‘escono’ dalla famiglia per incontrare coetanei ed educatrici. E’ quindi fondamentale che ci sia una profonda relazione di fiducia e di obiettivi fra genitori ed educatori. E credo che questo progetto sia un esempio concreto della comune volontà, del personale da un lato e dei genitori dall’altro, di far sì che l’esperienza al nido sia più ricca e inclusiva possibile per tutti coloro che lo frequentano, divenendo un momento di crescita per bambine e bambini. Quindi grazie a tutti i genitori che, in questa occasione come in altre, si sono messi in gioco, scegliendo di donare tempo libero, energie e idee alla nostra comunità”.
Il patto di collaborazione, promosso da un gruppo di famiglie dello Stacciaburatta, vede ‘protagonisti’ giardino e Comunicazione aumentativa alternativa
EMPOLI – Un patto di collaborazione per fare squadra e rendere il nido più che mai a misura di bambine, bambini e famiglie. Si chiama Nidonostro ed è la proposta presentata da un gruppo di genitori, in tutto ventisei persone, i cui figli e le cui figlie frequentano il nido d’infanzia comunale Stacciaburatta di via Righi, a Empoli. I genitori, con questo progetto, hanno deciso di dedicare un po’ del loro tempo a beneficio del nido e quindi di interventi che possano rendere la struttura più che mai rispondente a quelli che sono i bisogni di chi la frequenta, bambini e personale. Si tratta del primo patto di collaborazione nato in seguito all’approvazione del Regolamento per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni, approvato con delibera del Consiglio Comunale il 29 marzo 2022, all’interno del Distretto dell’Economia Civile di Empoli. Il Regolamento ha come obiettivo promuovere ‘patti’ fra l’amministrazione comunale, cittadine e cittadini per gestire in modo condiviso beni funzionali al benessere di tutta la comunità e dei suoi membri, guardando all’esercizio dei diritti fondamentali della persona e all’interesse delle generazioni future.
Prendersi cura in maniera condivisa degli spazi interni ed esterni del nido attraverso la realizzazione di interventi pensati per favorire il benessere dei bambini, rafforzare i legami tra le famiglie e creare una rete che li veda attivi protagonisti della vita del nido, consapevoli che si può educare soltanto a partire dalla costruzione di un rapporto di alleanza e di fiducia con i genitori e rendere il nido uno spazio innovativo nel quale si sperimenta tutto il potenziale della Comunicazione aumentativa alternativa: queste le finalità principali della proposta che mette al centro una collaborazione stretta fra i genitori interessati e il personale del nido.
Due i percorsi al centro del progetto Nidonostro che vedono i genitori impegnati, in maniera coordinata: uno è dedicato alla valorizzazione dello spazio esterno, contribuendo alla costruzione e al mantenimento del giardino, in quanto rappresenta per i bambini un’occasione di gioco, ma anche un’opportunità unica di fare esperienze di scoperta, ricerca ed esplorazione; l’altro è dedicato a una conoscenza più approfondita della Comunicazione aumentativa alternativa, attraverso un incontro formativo con esperti e la conseguente realizzazione di etichettature – ausili a bassa tecnologia da inserire negli ambienti della struttura.
“Da sempre uno dei punti di forza dei nostri nidi – sottolinea la sindaca Brenda Barnini – è la relazione che si instaura fra il personale e le famiglie: del resto, il nido è uno dei primi servizi che si incontrano da genitore nel percorso educativo di un figlio, è il luogo dove i piccoli ‘escono’ dalla famiglia per incontrare coetanei ed educatrici. E’ quindi fondamentale che ci sia una profonda relazione di fiducia e di obiettivi fra genitori ed educatori. E credo che questo progetto sia un esempio concreto della comune volontà, del personale da un lato e dei genitori dall’altro, di far sì che l’esperienza al nido sia più ricca e inclusiva possibile per tutti coloro che lo frequentano, divenendo un momento di crescita per bambine e bambini. Quindi grazie a tutti i genitori che, in questa occasione come in altre, si sono messi in gioco, scegliendo di donare tempo libero, energie e idee alla nostra comunità”.
29Coordinatrice Ufficio Stampa Comune di Empoli
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