EMPOLI – Festa della Liberazione, nel suo intervento il sindaco parla di libertà, giustizia e democrazia
Festa della Liberazione, nel suo intervento il sindaco parla di libertà, giustizia e democrazia
Cerimonia in centro a Empoli, a Santa Maria e nella frazione di Fontanella
EMPOLI – Di fronte a centinaia di persone, in piazza XXIV Luglio, il sindaco di Empoli ha celebrato la 74a Festa della Liberazione Nazionale, apponendo una corona d’allora del Comune di Empoli al monumento ai 29 empolesi fucilati dai nazifascisti in quel luogo.
Il primo cittadino si è rivolto alla cittadinanza al termine del corteo partito dalla Collegiata di Sant’Andrea dove il Proposto Don Guido Engels aveva celebrato la Santa Messa.
I concetti espressi dal sindaco si sono concentrati sul valore di questa ricorrenza istituzionale spiegando che il 25 Aprile non è né di destra, né di sinistra. Non è una festa per dividere ma per unirsi sotto il valore della libertà e della democrazia. Il voi e il loro è tra fascisti e antifascisti e chi non lo celebra deve avere il coraggio di dire che non lo fa perché non è antifascista. E se non si è antifascisti si è solo fascisti, se si è fascisti non si è italiani e non si può rappresentare la Repubblica.
Il primo cittadino ha citato anche alcune frasi, fra queste una di Norberto Bobbio: «Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Quel giorno abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà». Così diceva Bobbio il 25 aprile del ‘57 a una piazza gremita ricordando le ragioni della festa ma, soprattutto, evocando un’esperienza vissuta: il ritorno all’«umanità – individuale e collettiva -, a un’umanità liberamente vissuta, da parte di un popolo che quell’umanità l’aveva perduta, in vent’anni di servitù e conformismo, perversione e ipocrisia, adesione fanatica o silenzio complice», nell’accettazione più o meno partecipata di un regime che della disumanità – del culto e della pratica dell’inumano – aveva invece fatto il proprio emblema.
Il sindaco ha anche ricordato due simboli: la Medaglia d’oro al Valore Civile per la Resistenza concessa dalla Presidenza della Repubblica alla città di Empoli e anche la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini spiegando che è stata votata da quasi tutto il Consiglio Comunale. Il sindaco ha proseguito dicendo che tornare a blandire il fascismo oggi, dopo 74 anni, è diventato politicamente conveniente e questo è molto grave.
Altra citazione, Vittorio Foa disse al Senatore del Msi Giorgio Pisanò: “Quando avete vinto voi io sono finito in galera, quando abbiamo vinto noi tu sei entrato in Senato. Questa è la vera differenza tra dittatura e democrazia”.
Le celebrazioni erano partite alle 9 con la santa messa in suffragio dei caduti nella Guerra di Liberazione, nella Collegiata di Sant’Andrea, in piazza Farinata degli Uberti. Poi il corteo per le strade del centro storico con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide al cippo ricordo dell’Antifascismo e della Resistenza, nel luogo dove furono fucilati per rappresaglia dai nazifascisti 29 cittadini innocenti. Ormai classico anche l’intonazione della canzone partigiana ‘Bella Ciao’ dopo gli interventi del presidente Aned e del presidente Anpi.
Per il secondo anno la cerimonia si è spostata nella frazione di Santa Maria, in piazza del Convento, dove il monumento in memoria dei due partigiani, Rina Chiarini e Remo Scappini, è divenuto una nuova tappa del 25 aprile. Qui è intervenuto uno dei nipoti della coppia Valerio Chiarini.
A seguire la cerimonia è proseguita a Fontanella al Cippo Ricordo, lungo la SR 429. Le cerimonie sono state accompagnate dall’Inno di Mameli ed è risuonata anche la tromba di Giuseppe Alberti per il ‘Silenzio’.
Durante le celebrazioni sono stati ricordati i partigiani di zona recentemente scomparsi: Silvano Sarti ‘Pillo’, fiorentino, e il santamariese Gianfranco Carboncini. Alle celebrazioni erano presenti ex partigiani e componenti delle associazioni fra questi Sauro Cappelli (presidente onorario Aned), William Lucchesi, Rolando Fontanelli e Vieri Tani. Fra i partecipanti tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine cittadine Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale, Guardia di Finanza, le associazioni di ex combattenti, poi ancora Anpi, Aned, Misericordia, Associazione Nazionale dei Carabinieri, Spi CGIL e Avis.
Il sindaco era accompagnata da buona parte della Giunta Comunale, presenti anche alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e il presidente dell’assemblea. Fra le istituzioni era rappresentata anche la Regione Toscana con l’assessore Vittorio Bugli e il consigliere Enrico Sostegni, le istituzioni nazionali erano rappresentate dal senatore Dario Parrini.