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EMPOLI. EcoPark, dal 3 aprile 2023 via alla fase di demolizione del fabbricato esistente
EcoPark, dal 3 aprile 2023 via alla fase di demolizione del fabbricato esistente
Si comincia dal blocco centrale per poi proseguire con i lati della ‘U’ che saranno demoliti uno alla volta. Per il completamento dell’intervento serviranno circa due mesi
EMPOLI – E’ in corso in questi giorni l’allestimento del cantiere che interesserà la struttura dell’Ecomostro che a breve sarà demolita per poi dare avvio alla costruzione dell’EcoPark, un nuovo edificio con nuovi spazi auto e nuovi servizi per la cittadinanza. Si tratta di un cantiere da 5,6 milioni di euro, dei quali 2 milioni da fondi PNRR. Completata la delimitazione dell’area di intervento, a partire dal 3 aprile 2023, il cantiere entrerà nel vivo con la prima fase dei lavori, quella relativa alla demolizione del fabbricato esistente, che sarà eseguita da una ditta subappaltatrice specializzata in questo tipo di lavorazione.
La demolizione sarà eseguita in fasi ciascuna relativa ad un blocco del complesso: il primo a essere abbattuto sarà il blocco centrale per poi proseguire, uno alla volta, con i lati della struttura a ‘U’. Al termine della demolizione di ogni blocco, prima di dare il via all’intervento sul blocco successivo, saranno differenziate e rimosse le macerie. Complessivamente sono previste quattro fasi.
La demolizione verrà eseguita con l’impiego di escavatori con braccio di 25 metri dotato di pinza demolitrice, con la tecnica ‘top down’: l’escavatore verrà affiancato alla struttura da demolire e ne inizierà lo smantellamento, partendo dall’alto e proseguendo verso il basso. Questa modalità di intervento riduce al minimo le vibrazioni conseguenti la demolizione così da ridurre al minimo anche i disagi per i residenti. Sempre nell’ottica di ridurre i disagi per cittadine e cittadini, con l’impiego di acqua nebulizzata attraverso ‘fog cannon’ e lance idranti guidate da operai addetti, sarà effettuato l’abbattimento delle polveri derivanti dalle lavorazioni. La bagnatura per evitare il diffondersi delle polveri verrà effettuata anche sui cumuli di macerie che deriveranno dalle demolizioni, in attesa che vengano trasportati a recupero: i detriti, al termine di ogni blocco di demolizione, saranno differenziati e successivamente portati in stabilimenti specializzati per essere poi avviati al recupero.
La tabella di marcia relativa alla fase di demolizione complessiva, che prevede anche la pulizia dell’area di cantiere dal verde incolto presente, prevede circa due mesi di lavori: la conclusione è quindi prevista per giugno. Seguirà quindi la fase di realizzazione dell’EcoPark: da giugno, saranno eseguiti i nuovi riempimenti del piano interrato e saranno realizzate le nuove rampe di accesso all’autorimessa che nascerà nel piano interrato.
“Ci siamo, il cantiere prende fisicamente il via – sottolinea la sindaca Brenda Barnini – Di fatto si chiude un percorso lungo venti anni che ha visto i cittadini convivere con una situazione di degrado e che ha visto l’amministrazione impegnata per trovare una soluzione concreta affinché un problema importante di Ponte a Elsa trovasse la sua soluzione. Adesso la soluzione è stata trovata e siamo pronti a dare il via a un cantiere che porterà nella frazione alla costruzione di un luogo nuovo a servizio della cittadinanza, grazie a servizi pensati proprio partendo dall’ascolto dei residenti. Questo cantiere è anche frutto della capacità di questa amministrazione di intercettare finanziamenti europei grazie al grande lavoro degli uffici comunali, che ringrazio: 2 milioni di fondi per la realizzazione di quest’opera da 5,6 milioni, i cui lavori dovranno essere conclusi entro il 2026, arrivano da PNRR. Finanziamenti intercettati grazie alla capacità di progettazione e programmazione del nostro Comune”.
VIABILITA’ E SOSTA – I provvedimenti di viabilità sono contenuti nell’ordinanza numero 196 del 24 marzo 2023 che ne dispone l’adozione dalle ore 8 del 28 marzo 2023 fino al completamento delle lavorazioni di demolizione, quindi per circa due mesi. Questo il dettaglio: in via Caponi, dall’intersezione con via Gobetti fino all’intersezione con via Cioni, istituzione del senso unico di marcia con restringimento di carreggiata per tutti i veicoli in direzione nord ovest; in via Cioni, dall’intersezione con via Caponi all’intersezione con via Gobetti, istituzione del senso unico di marcia con restringimento di carreggiata per tutti i veicoli in direzione sud est; in via Caponi lato Ecopark, nel tratto compreso tra l’intersezione con via Gobetti e l’intersezione con via Cioni, in via Cioni lato EcoPark, nel tratto compreso tra l’intersezione con via Caponi e l’intersezione con via Gobetti, e nell’intero parcheggio zona EcoPark, divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli; in via Caponi, all’intersezione con via Cioni per i veicoli provenienti da sud ovest, istituzione segnaletica verticale di stop e obbligo di svolta a destra in via Cioni e divieto di accesso in via Caponi.
IL PROGETTO – La demolizione dell’Ecomostro e la realizzazione dell’EcoPark rientrano nel Programma innovativo della qualità dell’abitare (PINQUA). Si tratta di un’opera da 5,6 milioni di cui 2 milioni da PNRR. L’intero cantiere dovrà concludersi secondo quanto stabilito dal bando nel 2026. L’obiettivo è ‘rigenerare’ l’immobile, abbandonato in fase di costruzione circa vent’anni fa, a seguito prima del sequestro del cantiere da parte del tribunale di Milano e poi della dichiarazione di fallimento in data 28 maggio 2004 della ditta costruttrice. L’amministrazione comunale, dopo l’acquisto dal curatore fallimentare della proprietà di una consistente porzione dell’immobile (oltre il 70 per cento del complesso) nel marzo 2021, ha redatto lo studio di fattibilità del progetto e affidato la progettazione definitiva architettonica, strutturale e impiantistica, nell’agosto 2021. L’iter è proseguito quindi con il via libera alla compravendita della porzione residua della proprietà privata del complesso immobiliare e l’approvazione della variante urbanistica. Da progetto è prevista l’intera demolizione di tutti i corpi di fabbrica, di travi e pilastri del piano interrato con mantenimento dei soli muri laterali. È prevista la realizzazione del nuovo fabbricato a forma di U che, per dimensioni e luoghi, rispetterà il perimetro del piano interrato, con un solo piano fuori terra alto quattro metri. Spazio poi alla sistemazione delle aree esterne relative al resede del lotto edificabile, con mantenimento al piano interrato di un parcheggio pubblico con 48 posti auto e al piano terreno di zone distinte destinate ad accogliere servizi, per una superficie coperta di oltre 1.500 metri quadrati. Questa versione del progetto, modificata rispetto all’iniziale alla luce di approfondimenti su materiali e struttura esistente del fabbricato, tiene conto anche delle osservazioni, a partire dal mantenimento del numero massimo di posti auto, proposte dai cittadini e raccolte dall’amministrazione comunale nel corso degli incontri pubblici. Nella frazione di Ponte a Elsa, grazie al PINQUA, sono previste la riqualificazione della struttura e della copertura della palestra (250mila euro), la riqualificazione delle aree a verde e la realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili (360mila euro), oltre a interventi per l’efficientamento energetico degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.