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EMPOLI. “Donne al Centro”, prima giornata. Il sindaco: “Guardare il tema della sicurezza con altri occhi”

“Donne al Centro”, prima giornata. Il sindaco: “Guardare il tema della sicurezza con altri occhi”
Un piacevole ‘sold out’ alle tre passeggiate: sessanta partecipanti. La serata ha messo al centro proposte e riflessioni sulla sicurezza in città che in parte sono state restituite nell’evento serale al Dopolavoro

EMPOLI – Un piacevole ‘sold out’ per la prima giornata del festival “Donne al centro” che ha visto una grande partecipazione alle tre passeggiate urbane, organizzate nell’ambito della novità assoluta di questa terza edizione della kermesse: “Da sola me ne vo per la città”, promosso dal Comune di Empoli, HUGO (Human Geography Organizer) e Sociolab. Sessanta donne, tre percorsi scelti, un unico obiettivo: sentirsi più sicure nella propria città guardandola con occhi femminili.

Venerdì 8 novembre 2024, è andata in scena l’apertura del festival: la partenza da piazza don Minzoni, dal Dopolavoro ferroviario diventato una realtà fondamentale di quella zona. Prima di mettersi in ‘marcia’, i saluti istituzionali del sindaco del Comune di Empoli Alessio Mantellassi che ha commentato così: “Una bella partecipazione per guardare la città con altri occhi. Questa iniziativa sta dentro a tutta una serie di attività sul tema delle politiche per le pari opportunità che il Comune mette in campo, grazie al lavoro insostituibile della Commissione Pari Opportunità che a breve sarà ricomposta. Le politiche di genere sono un patrimonio per la nostra la città e appuntamenti come questo non devono rimanere isolati ma riproposti. E aver guardato anche il tema della sicurezza camminando nella nostra città, ci aiuterà ad acquisire nuovi elementi e stimoli per proseguire il percorso che in questi mesi abbiamo imboccato. Queste iniziative devono restare aperte alla cittadinanza perché insieme possiamo affrontare meglio nuove esigenze che si presentano e rendere più vivibile e sicura la città. Stiamo vedendo tutti i giorni il lavoro e gli sforzi in più che stanno facendo le forze dell’ordine, tutte e vogliamo rinforzare anche la nostra polizia municipale con il progetto dei vigili prossimità, con nuove assunzioni che stiamo facendo e che faremo e l’idea di far nascere qui, nello spazio sopra la biglietteria dei bus, la nuova sede. Noi ci siamo e lavoreremo affinché gli spazi comuni tornino a essere vissuti, come vuole questo festival per vivere la città con le sue strade, le sue piazze in modo sicuro”.

Anche l’assessora alle Pari Opportunità, Valentina Torrini ha ringraziato tutti i presenti e tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione del festival con i loro preziosi contributi. “Siamo davvero contenti di questa grande risposta partecipativa – ha affermato l’assessora – che c’è stata, sia alle passeggiate urbane ma anche all’incontro finale dove sono stati parzialmente restituiti i temi emersi durante i tre percorsi fatti e che faranno parte di una relazione più ampia che Sociolab confezionerà per poi raccontarla in un appuntamento pubblico. Abbiamo raggiunto molto velocemente il numero massimo di prenotazioni alle passeggiate e questo significa che questa iniziativa è conosciuta e ben accolta. L’iniziativa nasce da un bisogno delle nostre cittadine e cittadini di sentirsi più sicuri nella nostra città. Percepire quel timore di insicurezza, penso sia necessario per comprendere meglio quelle che sono le necessità della cittadinanza e quindi progettare davvero una città più sicura, anche perché, come abbiamo detto, le strade sicure le fanno soprattutto le donne che le attraversano”.

I tre percorsi individuati hanno posto l’attenzione su  via XI Febbraio e vie limitrofe (via Amendola, via delle Fiascaie, piazza Gramsci, piazza della Vittoria, via Curtatone e Montanara), il centro storico (via Roma, via Ridolfi, piazza Guido Guerra, piazza Matteotti, via Chiara, via della Noce, piazza Farinata degli Uberti, via dei Neri, via Ridolfi, piazza Matteotti) e il sottopasso ferroviario per proseguire su via Cantini, via dei Cappuccini, viale IV Novembre, parco delle Cascine, viale Buozzi e parco della Rimembranza, via Fabiani e via Verdi.

Dopo l’apericena, si è tenuto l’evento di chiusura della prima giornata del festival, sempre al Dopolavoro. Lì le ‘guide’ di Sociolab hanno restituito al pubblico presente le prime percezioni avute in alcune strade, parchi, vie, a cui seguirà una relazione più puntuale. Sono stati raccontanti esempi di cittadinanza attiva per migliorare la via dove si risiede come accade in via San Francesco; proposte che siano spunto di riflessione per l’amministrazione comunale per rendere più vivo un luogo rigenerato come il parco della Rimembranza, animarlo con iniziative per bambini, oppure con un mercato anche due volte al mese, oppure con eventi culturali, in modo che torni a essere vissuto; spazi bene illuminati ma che poi si abbuiano. Infine, l’esempio di piazza XXIV Luglio, riqualificata negli ultimi anni e magari fare di più in altre vie dove la sensazione è quella di essere, sole.

Sono seguiti poi gli interventi dell’assessora Torrini, degli operatori del progetto Hugo che hanno spiegato la loro presenza ‘resistente’ dal 2020 in piazza don Minzoni nella Casa di Hugo, raccontando la loro esperienza sociale in una zona ad alta marginalità. E ancora, il contributo dell’architetta Michela Fiaschi che ha sottolineato quanto sia importante guardare la città con occhi al femminile perché significa avere una città inclusiva per tutte e tutti.

Infine, la presenza dell’assessora regionale alle Politiche di genere, Alessandra Nardini che ha sottolineato quanto “Empoli e la sua amministrazione siano un esempio e un modello da ‘esportare’ in altre realtà perché cerca con queste iniziative di non nascondersi dietro a temi come quello della sicurezza ma lo affronta ponendosi in una posizione di ascolto, scegliendo la partecipazione della cittadinanza. Una città più coesa, più viva, più animata è più sicura e lo sforzo che sta facendo questa amministrazione comunale non accade così spesso. Questo significa esserci, insieme”.

SECONDA GIORNATA IN SALA MAGGIORE – Tutto pronto in Sala Maggiore della biblioteca comunale Renato Fucini, via Cavour, 36, per oggi, sabato 9 novembre: a partire dalle 9 alle 12, incontro con le ragazze e i ragazzi empolesi sull’educazione all’affettività. Interverranno: Loredana Moraru, assistente sociale; Zelinda Tredici, ginecologa; Elisa Niccolini, ostetrica; Gloria Bimbi, Okomina, direttivo Nosotras Onlus su “Le mutilazioni genitali femminili: tolleranza zero” e Giuseppina Iallorenzi, Centro Aiuto Donna Lilith sul progetto “SOS relazioni. Se mi posti ti cancello”.

Nel pomeriggio, dalle 17 alle 19.30, seguirà il Convegno ‘Oltre le differenze: costruire il futuro’. A fare gli onori di casa saranno l’assessora alle Pari Opportunità, Valentina Torrini e il sindaco Alessio Mantellassi. A seguire prenderanno il via gli interventi. Al tavolo della presidenza, parleranno le relatrici: Rita Biancheri, professoressa associata di sociologia dei processi culturali e comunicativi – Università di Pisa sul tema “Equità di genere: ostacoli e sfide per la parità nel lavoro, nella famiglia e nella salute”; Alessandra Neri di Soriptimist International Valdarno Inferiore leggerà “Avrei voluto Urlare” di Pietrina Oggianu, socia di Algea ODV e “L’alfabeto del non amore” di Stefano Massini; Oriana Calabresi, magistrata, assistente di studio presso la Corte Costituzionale che parlerà di “Quali strategie per una concreta attuazione della parità di genere?”; Antonella Ninci, avvocata, già avvocata generale Inail che interverrà sul tema “Prevenire molestie e violenze nel mondo del lavoro”. Seguiranno, l’intervento di Luciana Piras, magistrata, su “Rompere il silenzio, storie di coraggio e speranza” e in chiusura una rappresentanza del Centro Aiuto Donna Lilith che racconterà “Storie di Donne e storie di Rinascita”.

A introdurre e moderare l’incontro, Marianna Pignata, professoressa associata di Storia del diritto medievale e moderno – Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

Alle 19, apericena della solidarietà a cura della cooperativa SOS Luna, a sostegno del Centro Aiuto Donna Lilith su prenotazione da effettuare al numero 0571 9806210, costo 15 euro. Chiuderà la due giorni, lo spettacolo teatrale ‘Gli ultimi saranno ultimi’, alle 21, con Gaia Nanni, di Massimiliano Bruno, regia di Gianfranco Pedullà, ingresso gratuito.

PROMOTORI DEL FESTIVAL – Il calendario di iniziative, è promosso dal Comune di Empoli in collaborazione con le associazioni locali e alcune realtà che da anni sono impegnate su temi legati al mondo femminile, come Centro Aiuto donna Lilith, Soroptimist International club Valdarno Inferiore, Algea ODV, CNA Firenze – Area Metropolitana, Nosotras onlus, Astro onlus, Fidapa BPW Italy, Associazione Avvocati Empoli e Valdelsa,  Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, HUGO, Fondazione Rigel, Confcommercio, Confesercenti e il patrocinio della Regione Toscana e della Commissione regionale delle Pari Opportunità della Toscana.


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