EMPOLI. Coworking nell’ex San Giuseppe. La sindaca Barnini: “Un servizio per cittadini e imprese”
Coworking nell’ex San Giuseppe. La sindaca Barnini: “Un servizio per cittadini e imprese”
Il progetto sarà illustrato nel corso di una mattinata di approfondimento al Cenacolo degli Agostiniani, martedì 30 maggio 2023
EMPOLI – “Quando abbiamo avviato il progetto Hope, uno degli obiettivi, insieme a riqualificare luoghi strategici del centro storico, era creare spazi e servizi a disposizione della cittadinanza: il coworking va in questa direzione”. Lo sottolinea la sindaca di Empoli, Brenda Barnini che, martedì 30 maggio 2023, aprirà la mattinata di approfondimento sul tema del co-working, uno dei servizi che saranno organizzati all’interno dell’ex complesso San Giuseppe, fra le tappe del progetto Hope – Home of People and Equality. L’iniziativa si terrà al Cenacolo degli Agostiniani in via dei Neri 15 a Empoli, “con l’obiettivo di raccontare alla comunità e agli attori potenzialmente interessati a questo servizio le tappe fondamentali del progetto e la tipologia di spazi che saranno messi a disposizione una volta concluso il recupero. Il recupero dell’ex ospedale vecchio è una delle opere fondamentali portate avanti dall’amministrazione, grazie a un importante cofinanziamento europeo, ottenuto sulla base del bando Progetti di Innovazione Urbana (PIU) della Regione Toscana. Insieme al recupero dell’ex Sert in piazza 24 Luglio, destinato ad accogliere la Casa di comunità e spazio per l’abitare solidale, e al recupero dell’ex Convitto Infermieri, che a breve ospiterà la sezione Ragazzi della biblioteca, permetterà di dotare il centro storico di funzioni importanti per cittadini e imprese”, continua Barnini.
“Verso l’apertura del co-working nell’ex complesso San Giuseppe” è il titolo dell’iniziativa a ingresso libero, al via alle 9.30. Dopo l’introduzione a cura della sindaca Barnini, sono previsti interventi su ‘Gli spazi per il co-working nell’ex complesso San Giuseppe’ a cura dell’ingegner Roberta Scardigli (dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Empoli) e su ‘Esperienze a confronto’, tavola rotonda coordinata da Tiziano Cini (direttore di Asev – Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa). La mattinata proseguirà con uno spazio riservato agli interventi a richiesta dei partecipanti per poi chiudersi con le conclusioni affidate ad Antonio Ponzo Pellegrini, assessore alle Attività produttive del Comune di Empoli.
All’interno del recupero del complesso dell’ex ospedale San Giuseppe, l’area destinata a coworking riveste un’importanza strategica non solo per rivitalizzare l’edificio storico e l’isolato urbano in cui sorge, all’ingresso sud del centro storico di Empoli, ma per la valenza territoriale che la funzione riveste nel contesto metropolitano. A cinque minuti dalla stazione ferroviaria, punto centrale della tratta Firenze – Pisa e nodo di collegamento con tutta la Valdelsa, fino a Siena, gli spazi pensati per accogliere le funzioni del coworking possono rispondere a esigenze molto differenti, a partire dalle necessità di cittadini, studenti o ancora liberi professionisti alla ricerca di una postazione di lavoro anche per breve tempo, fino ad arrivare ai bisogni di aziende che intendono allestire attività lavorative per lunghi periodi o coordinare convegni ed eventi. Per quanto riguarda il recupero dell’ex ospedale, gli spazi sono collocati al primo, secondo e terzo livello del corpo ottocentesco della struttura, saranno raggiungibili attraverso la hall principale, da via Ridolfi, dalla corte del pozzo di via Giovanni da Empoli e da via Paladini. L’edificio complessivamente è costituito al primo livello dalla grande sala voltata di oltre 250 mq, utilizzabile come sala conferenza o come spazio libero da allestire con tavoli o postazioni di lavoro; al livello superiore si trova una zona con 3 uffici o sale riunioni indipendenti, una da 18 mq, e due da 24 mq e all’ultimo livello si sviluppa un’area relax da 50 mq con terrazza all’aperto di 40 mq e la grande sala con 48 postazioni di lavoro, di oltre 280 mq, caratterizzata dalle capriate in legno originali e da grandi finestre che si affacciano su tre lati.