ATTUALITÀ

Empoli. Comunicato Stampa Nuova Scuola Carrucci

Nuova scuola Carrucci, il Comune replica alle accuse di Buongiorno Empoli, ma le risposte
non sono certo esaustive
Ringraziamo il Comune delle risposte fornite, ma vorremmo tornare proprio sulle risposte perché
ravvisiamo in una di esse un punto centrale relativo alla sicurezza; un nostro precedente quesito
riguardava l’insufficienza della scale interne tale da rendere necessario l’utilizzo delle scale esterne
per raggiungere il piano primo, questa la risposta che riportiamo per intero
SCALE INTERNE E SCALA ANTINCENDIO – Le scale interne hanno una dimensione a norma
di legge per il deflusso del numero di bambini presenti al piano superiore. L’utilizzo della scala
antincendio è demandato all’istituto scolastico.
premesso che le scale interne possono avere dimensioni a norma di legge, ma essere ritenute insufficienti o
scarsamente idonee dal personale in base al deflusso dei bambini, vista la contemporaneità di orario. Un
conto è la norma, che vogliamo sperare sia stata rispettata in base al mero calcolo di legge, un conto è una
scelta intelligente e magari ridondante per migliorare la funzionalità di un edificio di NUOVA costruzione.
Veniamo però al lato davvero grave: si asserisce che “L’utilizzo della scala antincendio è demandato
all’istituto scolastico.” Dichiarazione del Comune (proprietario dell’edificio e responsabile quindi
della sicurezza dei bambini). Il Comune dovrebbe sapere che, negli edifici scolastici a due o più
piani, ove deve essere presente una scala di sicurezza esterna (detta anche “antincendio” ), l’uso di
questa non è demandato all’istituto scolastico, ma deve rispondere a normative ben precise (in
particolare al DM 26/08/1992) ovvero tale scala può e deve essere utilizzata solo per tale scopo e
non può essere usata come scala di servizio, tanto più che per rispondere alle norme ricordate questa
scala è metallica, aperta, e priva di copertura, motivo per cui in caso di maltempo può risultare
scivolosa soprattutto per bambini dai sei agli undici anni. Quindi non solo non si ottempera ad una
prescrizione precisa, ma ignorandola si genera potenziale pericolo per i bambini. Il Comune deve
non solo vietarne l’uso, ma procedere ad una corretta informazione del corpo insegnante e dirigente
e verificare il recepimento delle prescrizioni. Molte scuole per chiarire hanno emesso circolari
proprio per ribadire questo uso esclusivo delle scale di emergenza.
Non vorremmo mica per caso dare la colpa all’insegnante che aveva in custodia i bimbi se uno di
loro si facesse male cadendo?
Dal DM 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica
Art.5.2. Sistema di via di uscita
Ogni scuola, deve essere provvista di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al
massimo affollamento ipotizzabile in funzione della capacità di deflusso ed essere dotata di almeno 2 uscite
verso luogo sicuro. Gli spazi frequentati dagli alunni o dal personale docente e non docente, qualora
distribuiti su più piani, devono essere dotati, oltre che della scala che serve al normale afflusso, almeno di
una scala di sicurezza esterna o di una scala a prova di fumo o a prova di fumo interna.
Anche nelle altre risposte troviamo spunti di riflessione
SALA REFETTORIO implicitamente si afferma quindi che la sala adibita a refettorio è
insufficiente. Il fatto che durante il momento del pasto la sala polifunzionale sia non usata per lo
scopo per cui sarebbe costruita (attività didattiche, ludiche, riunione) , non può essere una
motivazione valida per usarla come refettorio… intanto sarebbe da verificare se l’arredo ed i
materiali usati nella sala polifunzionale siano idonei per uso refettorio, in secondo luogo questo uso
comporta il dover procedere alla igienizzazione prima della somministrazione dei pasti e poi alla
successiva pulizia per poter riutilizzare la sala per la sua funzione primaria, il tutto con dispendio di
tempo e con la perdita d’uso della polifunzionale durante queste operazioni

GIARDINI ESTERNI – accampare la scusa di non poter effettuare agevolmente i lavori adesso (si
ricorda che la stagione autunnale è iniziata dopo l’inaugurazione, ovvero il 22/09, quella invernale è
invece molto lontana… ) significa solo che tali lavori non sono stati eseguiti per tempo come
avrebbero dovuto e che l’intera scuola NON era ultimata.
STRADA Via Liguria – quale che sia il motivo il Comune era certamente a conoscenza del
problema e poteva muoversi prima, il disagio sussiste ed è confermato da quanto risposto. Siamo
quindi sicuri che quella scuola fosse da inaugurare?
FLESSIBILITA’ ORARIA: risulta che, pur non essendo istituita formalmente, di fatto nella vecchia
struttura vigeva un flessibilità di dieci minuti che permetteva di avere meno traffico e favorire i
genitori, cosa negata adesso con l’aggravante del cul de sac.
CUCINA MENSA – quindi si ammette che fino al 3 di ottobre la cucina (predisposta per la sola
cottura della pasta, come da prassi) non era funzionante, questo malgrado le asserzioni di perfetto
funzionamento per l’apertura…. inutile aggiungere altro.

Giulio Pieroni

Redazione

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio