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EMPOLI. Cinquant’anni di Concerti di Sant’Andrea: al via la celebre stagione di musica sacra empolese

Cinquant’anni di Concerti di Sant’Andrea: al via la celebre stagione di musica sacra empolese
Quattro appuntamenti, alle 16, ingresso libero, nella Collegiata, piazza Farinata degli Uberti. Si comincia il 3 novembre. Il programma

EMPOLI – I “Concerti di Sant’Andrea” compiono cinquant’anni ed è davvero rarissimo nel mondo musicale poter incontrare una stagione con una con una longevità del genere, ancor più nell’ambito del repertorio sacro, dove gli appuntamenti empolesi sono un esempio unico a livello almeno nazionale. Questa bella storia nasce nell’ormai lontano 1974, quando Mons. Giovanni Cavini, indimenticato Proposto dal 1972 al 2009, decise di acquistare per la Collegiata di Sant’Andrea, dalla Basilica di San Miniato al Monte, uno strumento di gran pregio, di recentissima costruzione e costruito secondo i criteri più moderni ed efficienti del tempo, ma troppo grande e sonoro per la chiesa fiorentina.

Fu trasportato e installato dalla ditta Chichi, che ne cura la manutenzione ancora oggi, dopo tre generazioni, nella preziosa cantoria lignea in controfacciata, dove alloggiava l’antico strumento settecentesco depredato e distrutto durante la guerra. E poiché il nuovo ospite era troppo ingombrante, una parte di esso trovò accoglienza all’interno di una cappella laterale.

Ad inaugurarlo fu Mons. Luigi Sessa, organista di Santa Maria del Fiore, che tanto si era prodigato per dotare la Collegiata di uno strumento che ne fosse all’altezza. In occasione di quel concerto, ricordano i presenti, la chiesa fu così gremita di pubblico come mai più nella sua storia. Dato il trionfo e la curiosità degli empolesi per questo grande strumento sinfonico di 3.200 canne, Mons. Cavini propose una rassegna di quattro concerti a ingresso libero nei pomeriggi domenicali del mese che culmina con il giorno del Santo Patrono. Fu subito un successo. Inizialmente le proposte furono esclusivamente di musica organistica, poi l’offerta si ampliò alla musica corale, alla musica strumentale e sinfonica. Innumerevoli i musicisti che si sono esibiti in Collegiata: autentiche star della musica, ma anche tantissime giovani promesse.

Dalla musica antica alla musica contemporanea, talvolta anche “ardita”: questa eterogeneità di cartellone ha garantito di contare sempre su un pubblico che si è rinnovato e ha fatto di “Concerti di Sant’Andrea” un unicum nel panorama internazionale. A celebrare questa cinquantesima edizione, domenica 3 novembre, sarà proprio il grande organo sinfonico, l’oggetto che ha dato il “la” a questa storia incredibile e che è stato protagonista di due importanti restauri, nel 2004 e nel 2019. A suonarlo sarà Thomas Ospital, giovane e insuperabile titolare della chiesa di Sant’Eustache a Parigi (l’organo più grande di Francia), ritenuto da un’unanime critica uno dei più geniali musicisti attuali. In programma rapsodie organistiche, da Mozart, alla musica del primo ‘900, con incursioni nell’improvvisazione su temi suggeriti estemporaneamente dal pubblico.

I concerti iniziano alle 16 e sono a ingresso libero.

GLI ALTRI ‘CONCERTI’ – Il secondo appuntamento, domenica 10 novembre, accoglierà l’ensemble di musica barocca Lilium Cantores, diretto dal proprio Maestro Umberto Cerini, cimentarsi nell’esecuzione della monumentale Johannes-Passion di Johann Sebastian Bach, in occasione dei trecento anni dalla prima esecuzione, avvenuta presso la chiesa di San Nicola a Lipsia. Domenica 17 novembre, Alessandro Marangoni al pianoforte e Paolo Oreni all’organo presentano un programma interamente dedicato alle più celebri pagine di Johann Sebastian Bach e alle loro trascrizioni per pianoforte ad opera di Ferruccio Busoni.
La rassegna si concluderà domenica 24 novembre con un concerto dedicato a tre compositori di cui ricorrono cento anni dalla scomparsa: il nostro Busoni, Giacomo Puccini e Gabriel Fauré. In programma il Tota Pulchra, es Maria, mottetto per coro a 4 voci composto dal compositore empolese all’età di sedici anni, il commovente Cantique de Jean Racine di Gabriel Fauré, il Requiem composto da Giacomo Puccini in occasione del terzo anniversario dalla morte di Giuseppe Verdi e la maestosa Messa di Gloria per soli coro e orchestra, sempre a firma del compositore lucchese. Protagonisti di questo grande concerto saranno gli oltre cento cantori della Corale Santa Cecilia di Empoli, della Corale Santa Cecilia di Borgo San Lorenzo, guidati dai rispettivi Maestri Simone Faroni e Andrea Sardi, la viola di Caterina Cioli, il baritono Simone Balducci, il tenore Li Shunyao, che concerteranno con l’Orchestra da Camera Fiorentina, diretta dal proprio fondatore Giuseppe Lanzetta.

All’organo siederà Lorenzo Ancillotti, organista titolare della Collegiata e direttore artistico della rassegna che dichiara: «Non potevamo esimerci dal celebrare con tutti i crismi questo anniversario, che coincide con il centenario della scomparsa del nostro Ferruccio Busoni, ma anche di Giacomo Puccini e di Gabriel Fauré, oppure con i trecento anni della prima esecuzione delle Johannes Passion del sommo J.S. Bach. Questa storia diventa ancora più bella e… provvidenziale se si pensa che è nata e si è sviluppata in un contesto parrocchiale, fatto di impegno volontario e di passione sconfinata per la musica. – continua – Siamo stati fortunati in questi lunghi anni: abbiamo incontrato sacerdoti che hanno sempre riconosciuto il valore della musica, della cultura e del Bello come mezzo per elevare la mente e lo spirito; abbiamo costruito una rete di sostenitori privati che ci consente di offrire una qualità artistica eccellente, senza gravare sulle finanze della parrocchia. Siamo stati fortunati anche perché il nostro pubblico, nel corso del tempo, si è fatto sempre più numeroso, eterogeneo, curioso e appassionato e questo, insieme alle meraviglie sonore che riecheggiano nella navata della nostra Collegiata, è il segno più importante lasciato da questa storia straordinaria».

Gli fa eco Don Guido Engels, Proposto di Empoli: «Siamo felici di aver raggiunto il traguardo del mezzo secolo, non tanto per il numero in sé, quanto perché significa che siamo riusciti ad offrire gratuitamente tanta bellezza in musica, che abbiamo offerto a tanti giovani la possibilità di mettere alla prova i propri talenti musicali, che siamo riusciti a formare e sensibilizzare un pubblico numeroso verso la meraviglia della musica sacra».

I Concerti di Sant’Andrea sono coprodotti dall’associazione “Mons. Giovanni Cavini” e dal Centro studi musicali Ferruccio Busoni, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Empoli.


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