Emergenza maltempo: le linee guida dell’Asl Centro per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro post alluvione e la salute della collettività 07/11/2023, 19:06
Emergenza maltempo: le linee guida dell’Asl Centro per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro post alluvione e la salute della collettività Vaccinazione antitetanica gratuita
Firenze– In seguito alla recente emergenza maltempo che ha interessato la maggior parte dei territori dell’Asl Toscana centro, il Dipartimento Prevenzione ha redatto alcune indicazioni preliminari per il ripristino in sicurezza delle condizioni di utilizzo dei fabbricati e delle infrastrutture nei territori colpiti dall’alluvione. Oltre a ciò l’Azienda indica le misure da seguire per la corretta gestione degli alimenti e la sicurezza delle acque. Tali indicazioni dell’Azienda sanitaria tengono conto anche delle misure adottate dalla Regione Emilia Romagna a seguito dell’alluvione del maggio scorso.
Si tratta di principi da seguire nella redazione dei Piani operativi di sicurezza (POS) a cura delle imprese, Piani di lavoro per la rimozione di materiale contenente amianto in matrice compatta, del Documento Unico di Valutazioni dei Rischi da Interferenze (D.U.V.R.I.) e dei Piani di Sicurezza e di Coordinamento (PSC), qualora previsti dagli adempimenti di natura tecnica, ovvero le operazioni che a seguito della valutazione dei danni richiedono interventi di natura civile/edile e dovranno essere realizzati applicando i disposti normativi del Titolo IV del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. In situazioni di maggiore criticità (ad esempio rischi strutturali, dissesti idrogeologici, rischi ambientali, ecc..) è essenziale che ogni operazione sia preceduta da un sopralluogo eseguito da tecnici abilitati per valutare la natura del danno, individuare, anche se solo qualitativamente, il rischio associato ai lavori di messa in sicurezza e consentirà anche di definire priorità di intervento, modalità di realizzazione in sicurezza degli interventi, specifiche procedure di emergenza, cronoprogramma delle fasi di lavoro.
Nel dettaglio un elenco indicativo delle principali fasi operative di interesse per la collettività
Sicurezza delle acque –Potabilità dei pozzi privati
L’Azienda sanitaria raccomanda di prestare attenzione agli annunci delle autorità locali, che informano i cittadini se l’acqua corrente è potabile oppure se può essere usata per cucinare e lavarsi. E’ importante seguire le istruzioni ufficiali e usare acqua imbottigliata, bollita o disinfettata per cucinare, pulire o lavarsi. Se l’acqua pulita scarseggia, usare detergenti a base di alcol. Quando si usa acqua imbottigliata, accertarsi che vanga da una fonte certa, altrimenti bollirla o trattarla prima di berla. La bollitura è il modo migliore per uccidere batteri e parassiti presenti nell’acqua (è sufficiente un minuto), ma non per eliminare contaminanti chimici. Tutti coloro che utilizzano acqua ad uso potabile da approvvigionamento autonomo (pozzo o sorgente), qualora siano stati oggetto di danni a causa dell’alluvione, non devono farne uso a scopo idropotabile fino al ripristino della situazione di normalità. Occorre, infatti, assicurarsi che l’evento alluvionale non abbia compromesso la potabilità, soprattutto quando è stata interessata dall’alluvione la captazione o le aree di alimentazione della risorsa idrica superficiale o sotterranea. Si raccomanda di prestare attenzione a odori e colorazioni anomale dell’acqua che potrebbero essere indici di contaminazioni. In tale condizioni, è necessario verificare l’eventuale presenza di danneggiamenti agli impianti di potabilizzazione al fine di eseguire le necessarie opere di manutenzione straordinaria ed effettuare un’analisi microbiologica e chimica per verificare la potabilità dell’acqua e monitorare con maggiore frequenza nel tempo rispetto alle frequenze ordinarie il mantenimento della potabilità dell’acqua.
Gestione degli alimenti
L’Azienda indica alcune raccomandazioni per una corretta gestione degli alimenti: gettare via tutti gli alimenti che possono essere venuti in contatto con le acque di inondazione oppure che abbiano odore, colore o segni insoliti; è necessario, per motivi precauzionali, scartare i prodotti dell’orto che hanno subito allagamento, soprattutto quelli che vengono consumati crudi; gettare via tutti i cibi deperibili (carne, pesce, uova e avanzi di ogni tipo) che siano rimasti a una temperatura superiore ai 4°C per più di due ore; cibi scongelati che contengano ancora cristalli di ghiaccio o che abbiano una temperatura non superiore a 4°C possono essere cucinati o ricongelati. In mancanza di energia elettrica, è necessario mantenere congelatore e freezer chiusi il più possibile, gettare via prodotti in scatola aperti o danneggiati, eliminare tutti i contenitori alimentari con chiusure a vite, a scatto, a torsione e tutti i prodotti confezionati in casa che siano entrati in contatto con acque di inondazione, perché non possono essere disinfettati. Tutti i recipienti venuti in contatto con le acque di inondazione devono essere privati dell’etichetta, lavati e disinfettati con acqua e candeggina, non usare acque contaminate o che si ipotizzano possano essere contaminate per lavare i piatti, lavarsi i denti, lavare e preparare i cibi, lavarsi le mani, preparare il ghiaccio o cibi per neonati. Infine continuare ad allattare al seno i neonati, come prima dell’inondazione. Nel caso di alimentazione artificiale, cercare di usare il più possibile prodotti già pronti. Prima dell’uso, biberon e tettarelle vanno lavati con acqua imbottigliata, bollita o trattata.
Al fine tutelare la salute collettiva della popolazione nell’attuale momento emergenziale, i Servizi di Igiene Pubblica del Dipartimento della Prevenzione offrono gratuitamente e senza prenotazione la vaccinazione “antitetanica” (dTp), sia come ciclo primario che eventuale richiamo ogni 10 anni.
Di seguito le sedi e gli orari:
Dipartimento della Prevenzione in Via Lavarone 3/5 Prato (piano terra) : Sabato 11 novembre dalle ore 9 alle ore 12 e lunedì 13 novembre dalle ore 14 alle ore 17
Dipartimento della Prevenzione in Viale Matteotti 19 Pistoia (piano terra):
Giovedì 9 novembre dalle ore 9 alle ore 12 e venerdì 10 novembre dalle ore 14 alle ore 17
Casa della Salute Le Piagge in via dell’Osteria , 18 – Firenze:
Giovedì 9 novembre dalle ore 8.30 alle ore 13
Distretto “Alfa Columbus” in Via Livornese, 277 Lastra a Signa – Firenze
Giovedì 9 novembre dalle ore 9 alle ore 12
Di seguito le indicazioni per la messa in sicurezza di ambienti e luoghi di lavoro
Prima ripulitura e rimozione di rifiuti e detriti causati dall’alluvione
Per garantire l’esecuzione in un’ottica di sicurezza, delle operazioni finalizzate alla prima ripulitura di rifiuti e detriti causati dall’alluvione l’Azienda formula una serie di indicazioni, tra i quali l’uso di indumenti appositi, di occhiali protettivi, qualora necessario, verificare l’efficacia della vaccinazione antitetanica anche sul fascicolo sanitario e segnalare tempestivamente al medico eventuali sintomi di intossicazioni. Per una prima sanificazione degli ambienti, dopo la completa pulizia da acqua, fango e detriti, occorre procedere dapprima a disinfettare con acqua calda e candeggina (1 bicchiere di candeggina ogni 10 litri di acqua), quindi continuare a lavare utilizzando 1 bicchiere di ammoniaca ogni 2 litri di acqua.
Controllo impianti e macchinari
Occorre prestare sempre la massima attenzione alla parte impiantistica dei contesti in cui sa va ad operare. La Unità Funzionale Verifica Impianti e Macchine (VIM) del Dipartimento della Prevenzione può offrire supporto specialistico per la riattivazione urgente di strutture pubbliche coinvolte nell’emergenza alluvionale; assistenza in materia di sicurezza di impianti elettrici, ascensori/montacarichi ed impianti termici, installati in ospedali, strutture sanitarie e socio sanitarie, scuole, centri di aggregazione ed in altre strutture pubbliche che necessitino di urgente riattivazione, anche effettuando sopralluoghi congiunti con il personale tecnico messo a disposizione dai Comuni.
Viabilità e macchine operatrici
Durante le operazioni di ripristino e pulizia di spazi esterni e aree private, occorre prestare attenzione alla presenza di mezzi e macchine operatrici (mezzi per carico e trasporto a discarica/punto di conferimento autorizzato dei cumuli di rifiuti, mezzi di aspirazione idrica e spurgo, mezzi degli enti di Protezione Civile e comunque autorizzati all’accesso nei luoghi operativi, ecc), segnalando gli spazi di operatività.
Potenziale presenza di amianto
In questo caso occorre evitare smaltimenti inidonei e consultare ditte autorizzate allo smaltimento dell’amianto, e, nel caso, l’organo di vigilanza. Le operazioni di trattamento, movimentazione e messa a rifiuto dei materiali contenenti amianto devono avvenire in conformità a quanto previsto dal Titolo IX, Capo III del D.Lgs. 81/2008 e devono essere effettuati da imprese specializzate in possesso dei requisiti di cui all’art. 256, comma 1. Prima di effettuare la rimozione e la bonifica di tali materiali l’impresa dovrà redigere il piano di lavoro (ex art. 256) che dovrà essere trasmesso all’AUSL competente per territorio. Qualora i lavori rivestano carattere di urgenza per il ripristino delle normali condizioni di sicurezza e/o usabilità degli edifici può essere richiesta deroga ai 30 giorni, e anticipare l’inizio dei lavori, riferendo tale circostanza sul piano di lavoro e indicando la data e orario di inizio dei lavori. I servizi PISLL provvederanno al rilascio delle deroghe.
Potenziale presenza di sostanze chimiche/carcerogene
Qualora venga accertata, o vi sia il sospetto, della presenza di agenti e sostanze chimiche/biologiche pericolose o cancerogene (quali ad esempio liquami, gasolio, fitofarmaci) disperse, è opportuno procedere preventivamente alla bonifica dell’area prima degli interventi per il ripristino delle normali condizioni di usabilità. Tale previsione si potrebbe verificare in opifici e fabbriche piuttosto che nelle abitazioni e strutture residenziali.
Messa in sicurezza di infrastrutture viarie e reti urbane
Gli interventi di ripristino e messa in sicurezza di infrastrutture viarie e reti urbane possono variare in funzione del contesto geomorfologico in cui si deve operare e dell’estensione del danno. In alcune aree la messa in sicurezza delle infrastrutture (viabilità, linee elettriche, linee telefoniche, metanodotti, ecc.) è subordinata ad interventi di consolidamento e stabilizzazione dei versanti che risultano essere stati interessati da smottamenti e movimenti franosi. Tali operazioni necessitano di professionalità esperte, e devono essere gestite avendo anche chiaro il fine della pubblica utilità e del pubblico utilizzo delle infrastrutture coinvolte.
Cantieri esistenti prima dell’ emergenza e luoghi di lavoro in genere
Necessitano di un sopralluogo da parte del progettista, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, al fine di valutare eventuali danni, le criticità per la sicurezza e gli interventi necessari per la prosecuzione dei lavori in sicurezza. È comunque richiesto, ove valutato necessario, l’aggiornamento dei piani della sicurezza in relazione al rischio biologico.
Impianti in ambienti di vita
A seguito del fenomeno alluvionale, gli impianti del gas e l’impianto elettrico devono rimanere disattivati fino a quando, personale competente ed abilitato, non ne abbia accertato l’utilizzo in sicurezza. Si raccomanda di non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati e di non azionare pompe elettriche per aspirazione liquidi restando a diretto contatto con il liquido da aspirare. Nelle abitazioni occorre anche verificare che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati o ostruiti dal fango o altro materiale. Nei condomini e nei fabbricati in cui è istallato un impianto ascensore, è possibile che l’acqua abbia allagato il locale macchine o la fossa dell’ascensore (vano corsa). In tal caso l’ascensore deve esser disattivato (ogni alimentazione – forza motrice e luce). La riattivazione dell’ascensore è possibile solo dopo la verifica da parte di un manutentore che ne abbia accertato le normali condizioni di sicurezza.
Opere post emergenziali di ripristino degli edifici
Nei casi più frequenti riguarderanno aspetti impiantistici (rimessa in efficienza di impianti elettrici ed elettromeccanici, impianti idraulici e fognari), finiture edili (rifacimento coperture, intonaci, ritinteggiature, ecc.). Questi interventi dovranno essere svolti da ditte e personale esperto e specializzato, con idonee attrezzature e dispositivi di protezione individuale e collettivo.
A questo link è possibile visualizzare le tabelle riepilogative di ciascun intervento specifico
Per informazioni e segnalazioni il Dipartimento della Prevenzione ha attivato un numero verde 800017835 (orario 9-18 dal lunedì al venerdì) a disposizioni dei cittadini
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