CULTURA

Ecco la nuova scuola di Marcignana, pronto il progetto. Al via la gara per affidare i lavori Sarà demolita la vecchia struttura e ricostruita. È il terzo edificio scolastico che viene realizzato ex novo durante l’amministrazione guidata da Brenda Barnini dopo il Centro ZeroSei e la ‘Pascoli’ EMPOLI – Anche la nuova scuola di Marcignana sta nascendo. L’amministrazione comunale è al lavoro da mesi per dare alla frazione un nuovo e moderno plesso scolastico. SINDACO – «A Marcignana sorgerà una scuola bellissima. L’attuale edificio verrà demolito e al suo posto sorgerà una nuova struttura realizzata in legno, con le più moderne tecnologie di sostenibilità ambientale. 5 aule, spazi laboratorio, spazio mensa e motoria. Un investimento da 1 milione e 700mila euro – spiega il sindaco Brenda Barnini – sostenuto da finanziamenti nazionali. Dopo il Centro Zerosei di via Cherubini e quella dell’infanzia Pascoli questa è la terza scuola che vede un completo rifacimento da quando sono sindaco e subito a ruota seguirà la scuola elementare di Pontorme per quale è in corso la progettazione e l’asilo nido Stacciaburatta. Investire sull’edilizia scolastica e sul mantenimento di tutti nostri plessi distribuiti in tutte le frazioni è un grande impegno e caratterizza in modo forte la qualità della vita delle nostre famiglie. Il prossimo 27 febbraio alle ore 18 si terrà un incontro con i genitori e le insegnanti di Marcignana per dare tutte le informazioni sul progetto e sulla fase transitoria in attesa della costruzione del nuovo edificio». OPERA – L’opera è inserita nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2020/2021/2022, per la precisione nell’annualità 2020, per un importo complessivo di 1.743.255 euro. La progettazione definitiva ed esecutiva è stata realizzata alla Eutecne Srl per 51.995 euro. L’opera risulta completamente finanziata con fondi ministeriali del Ministero Istruzione Università e Ricerca per l’adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici. Il responsabile del procedimento è il dirigente del settore Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Empoli, ingegner Roberta Scardigli. La giunta comunale ha approvato il progetto e domani sarà pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori. L’obiettivo è avviare i lavori al termine di questo anno scolastico poter entrare nel nuovo plesso scolastico nel settembre successivo, vale a dire per l’annata 2021/2022. Le cinque classi e quindi tutta l’attività didattica si sposterà, come accordato con le insegnanti e i genitori, alla SS. Annunziata di piazza Matteotti per solo l’anno scolastico 2020/2021. Si tratta di una modifica già sperimentata per la scuola ‘Pascoli’ con successo. L’ufficio sta già lavorando per definire il contratto di affitto dei locali per questo trasferimento. In ogni caso il sindaco Brenda Barnini ha già programmato una riunione con i genitori degli alunni alle 18 di giovedì 27 febbraio all’interno della scuola di Marcignana. LA SCUOLA OGGI – L’edificio attuale è formato da due corpi risalenti il primo agli anni ’50 ed il secondo agli anni ’70 ad un unico livello in muratura portante, solai in latero-cemento e copertura ad unica falda. In adiacenza è stato posizionato in tempi più recenti un blocco prefabbricato adibito a cucina e mensa. Il fabbricato considerati i sistemi costruttivi, l’epoca di costruzione e lo stato di conservazione delle strutture risulta inadeguato dal punto di vista sismico. Il plesso inoltre risulta inadeguato anche dal punto di vista degli spazi per le attività sia in termini di dimensione sia in termini di funzionalità. La struttura dell’edificio, nel suo complesso, non risulta più rispondente alla normativa sismica in vigore e di conseguenza, dopo un’attenta e scrupolosa analisi dei sistemi costruttivi adottati, del loro stato di conservazione e di una valutazione per realizzare strutture di rinforzo e sostitutive alla struttura portante, è stata ritenuta migliore la soluzione della completa demolizione dell’edificio scolastico con ricostruzione di un nuovo complesso in modo da consentire sia la ridistribuzione degli ambienti in funzione delle esigenze didattiche, sia la rispondenza in materia di sicurezza alle normative vigenti dell’immobile. IL PROGETTO – Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione della scuola primaria di Marcignana, che avverrà nel terreno attuale al quale viene aggiunto il lotto adiacente tramite una procedura espropriativa, che consente l’ampliamento del complesso scolastico fino a Via Giovanbattista Nardi. Ciò permette di avere l’accesso al plesso scolastico proprio das questa strada, dove è ubicato anche un piccolo parcheggio in modo da rendere più agevole e sicuro l’ingresso/uscita degli alunni da scuola. In corrispondenza dell’ingresso il progetto prevede la realizzazione di una pensilina che permetterà l’accompagnamento protetto dei bambini dal plesso al cancello. L’edificio potrà ospitare 125 alunni. La scelta di ricostruire il plesso scolastico nello stesso luogo deriva dalla volontà dell’amministrazione comunale di mantenere nel tessuto urbano della frazione di Marcignana la scuola non solo come servizio ma anche per il ruolo centrale e sociale che la scuola rappresenta. BIOCLIMA e ANTISISMICA – Il progetto prevede caratteristiche architettoniche e costruttive che lo distingueranno come architettura bioclimatica ad elevate prestazioni energetiche ed elevata sicurezza sismica. In particolare verrà realizzato un edificio N-ZEb ad energia quasi zero in classe sismica IV. VIVIBILITÀ – Gli spazi interni sono studiati e adeguati ad ospitare il progetto avviato dall’amministrazione Barnini “scuola senza zaino”, secondo le linee guida della Regione Toscana, quindi l’edificio sarà dotato di spazi ampi e luminosi, spazi di connessione flessibili e luoghi per le attività multifunzionali e trasformabili. LA DESCRIZIONE – Il progetto prevede lo sviluppo su due livelli della scuola per garantire un’elevata superficie destinata a giardino che dia respiro ad una zona con una certa densità abitativa e consenta agli alunni di avere a loro disposizione uno spazio aperto ampio e piacevole. L’edificio è progettato nel rispetto della normativa vigente per il superamento delle barriere architettoniche e quindi è dotato di ascensore per il collegamento al primo piano. L’ingresso del plesso scolastico prevede un’agorà della scuola: atrio di ingresso ma anche luogo strutturato per le attività collettive. Qui si trova una scalinata di collegamento tra piano terra e primo piano e da qui si diramano i due corridoi che distribuiscono rispettivamente al piano terra due aule, i servizi igienici, la sala insegnanti e la mensa; mentre al primo piano si trovano altre tre aule, i servizi igienici, l’aula di sostegno e l’aula multifunzionale per le attività integrative. Le aule sono orientate ad est con esposizione ottimale per le attività didattiche. Nella copertura del corpo superiore è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’installazione di 4 collettori solari.

Ieri, mercoledì 19 febbraio alle 18, nella Sala del Consiglio Comunale
Giorno del Ricordo, la celebrazione attraverso gli occhi di 4 studenti in viaggio ad Istria
Daniela Langneble, Leonardo Veroiani, Filippo Cataldi, Stefano Anguillesi hanno portato la loro testimonianza raccontando l’esperienza fatta

EMPOLI – Una cerimonia raccolta ed emozionante quella che si è tenuta ieri pomeriggio, mercoledì 19 febbraio 2020, nella sala del Consiglio Comunale di Empoli, per non dimenticare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata nel Giorno del Ricordo. Una pagina drammatica della storia italiana che 4 studenti delle scuole superiori hanno raccontato con la loro esperienza sul ‘campo’, andando in viaggio nelle terre di Istria nell’ambito della seconda edizione del progetto regionale intitolato ‘Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento’.
Gli studenti sono del liceo ‘Pontormo’ e dell’Iti ‘Ferraris Brunelleschi’: Daniela Langneble, Leonardo Veroiani, Filippo Cataldi, Stefano Anguillesi hanno restituito ai presenti in sala, il vissuto di quei giorni intensi, in cui hanno ‘sentito’ le tante memorie, le varie realtà. Perché loro sono stati lì, in quelle terre, in quei luoghi che ancora parlano. Hanno visto. Hanno capito. Hanno riflettuto. Ma non basta. L’augurio è continuare ad approfondire quella storia, a conoscere questa drammatica vicenda italiana, lanciando anche un appello alle Istituzioni ma anche a tutti i cittadini e cittadine e cioè che ciò che commemoriamo diventi impegno di vita in ogni giorno. Con loro il professore Andrea Bruscino che li ha accompagnati insieme ad altri insegnanti nel viaggio formativo che si è svolto dall’11 al 15 febbraio 2020 con venticinque docenti e cinquantadue studenti di scuola superiore, seguiti da una delegazione della Giunta e del Consiglio Regionale della Toscana, dai rappresentanti della rete toscana degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea.
I luoghi visitati: Redipuglia, Trieste, Gonars, Basovizza, Fiume, Pisino, Laterina e Renicci di Anghiari. Durante il viaggio il gruppo ha incontrato studiosi e testimoni, istituzioni e realtà associative. A Fiume, in Croazia, i ragazzi hanno dialogato con studenti della scuola italiana.

L’evento presieduto dal presidente dell’assembea Alessio Mantellassi, delegato alla cultura della memoria, unitamente ai consiglieri comunali, è stato arricchito dall’intervento di Matteo Mazzoni, direttore dell’istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea, dai contributi dei molti consiglieri comunali presenti del gruppo di maggioranza e minoranza. La cerimonia solenne si è conclusa con un minuto di silenzio per tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel Secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

ABSTRACT INTERVENTO ALESSIO MANTELLASSI – «Abbiamo voluto  celebrare nella sala del Consiglio Comunale questa giornata per ricordare coloro che morirono all’interno delle foibe e  più in generale per approfondire il tema del confine orientale italiano. Confine particolare dove ci sono state stratificazioni di guerre, violenze, che richiede di essere studiata a fondo, in modo più attento e meticoloso, rispetto a come viene a volte fatto nel dibattito politico di tutti i giorni. Un confronto, quindi, in consiglio comunale con uno storico e studioso, con i ragazzi che hanno fatto questo viaggio in quei luoghi, dove hanno analizzato questo tema ed è stato importante incontrarli insieme. Chiudiamo l’incontro con un minuto di silenzio come richiesto dal capogruppo di Fratelli d’Italia – Centrodestra per Empoli, Andrea Poggianti».

Franca Ciari

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