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DDL SICUREZZA FERMA PROTESTA DI VANNINO CHITI

DDL Sicurezza, la ferma protesta di Vannino Chiti (ISRT):

“Cittadini privati di libertà fondamentali, necessaria una mobilitazione democratica, legge da cambiare totalmente”

 

Firenze, 24 ottobre 2024 – “E una legge liberticida, che tradisce la democrazia e i principi su cui si fonda la nostra convivenza democratica “.  Il DDL Sicurezza registra la ferma presa di posizione di Vannino Chiti, presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea. È senza appello il giudizio del già presidente della Regione Toscana, poi ministro per le Riforme istituzionali e vicepresidente del Senato.

Chiti chiede una mobilitazione democratica per cambiare radicalmente la legge ed evitarne l’approvazione. “Il Disegno di Legge sulla Sicurezza approvato dalla Camera dei deputati non garantisce la sicurezza dei cittadini ma li priva di diritti e libertà fondamentali – afferma –   Se approvato definitivamente cambierebbe l’Italia e i principi costituzionali su cui si fonda la nostra Repubblica: non più una democrazia ma una democratura. La partecipazione viene perseguita, tutto è trasformato in reato, dalla protesta alla resistenza passiva, dalla manifestazione contro una “grande opera”, che magari distrugge l’ambiente, alla solidarietà con le lotte sociali, contro cui è introdotto il reato di ” terrorismo della parola” (chi decide le parole ‘giuste’ da usare e il loro limite?)”.

“Le donne incinte o con bimbi più piccoli di un anno, se condannate, finiscono automaticamente in carcere. Una barbarie! – mette in evidenza – L’auspicio è che i parlamentari, per i quali la democrazia non è una parola al vento ma un valore che orienta la vita, cambino radicalmente la legge, conducano contro questo progetto un’azione che utilizzi tutti gli strumenti disponibili per evitarne l’approvazione”.

“Mi auguro che partiti democratici, sindacati e associazioni sollecitino una mobilitazione del Paese contro questa legge liberticida; che Comuni e Regioni facciano sentire la loro voce contro questa scelta che comprime le nostre libertà. Spero che la stragrande maggioranza dei cittadini non sia indifferente ma esprima dissenso e opposizione – prosegue Chiti – Concludo ricordando il monito di Piero Calamandrei, un vero esperto di democrazia: anche della libertà, come dell’aria, ci accorgiamo di quanto sia preziosa quando ci manca. Non arriviamo a questi esiti. Difendiamo le nostre libertà e rendiamole più forti e condivise”.

C. F. | Giornalista | mob 3295833768 | fanfanicaterina@gmail.com

M.P. | Giornalista | mob 3295833769 | moira.pierozzi@gmail.com

 

Redazione

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