Davide Astori, capitano della Viola, è deceduto nel ritiro di Udine. Il calcio si è fermato.
Domenica 4 marzo 2018 i campionati di calcio di serie A e B si sono fermati per la morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina, un giovane uomo di 31 anni, oltre che giocatore di calcio.
E’ stato trovato morto nella camera dell’albergo “”La’ di Moret” a Udine dove si trovava con la squadra per giocare alla Dacia Arena contro l’Udinese nella giornata di oggi alle ore 15.00. Stamani mattina non si era presentato a colazione ed alle 9.30 il massaggiatore è salito nella sua camera dove non è rimasto che constatarne la morte tanto che lo staff medico non ha tentato di rianimarlo, come ho appreso dall’intervista all’addetto stampa apparsa sui canali di Sky-Sport. Astori era stato sottoposto alle visite mediche di controllo mercoledì scorso e dall’elettrocardiogramma non era emerso niente di irregolare.
La squadra è ripartita dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari alle ore 14.00 alla volta di Firenze co un volo charter. A Udine è rimasto Antonioni, club manager del club viola.
“L’idea è che il giocatore sia deceduto per un arresto cardiocircolatorio per cause naturali. E’ strano però che succeda una cosa del genere a un professionista così monitorato senza segni premonitori”. Lo ha detto il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo.
Sembrerebbe impossibile morire durante l’attività sportiva ma nella storia dello sport sono tanti gli atleti che sono morti improvvisamente in campo durante una gara o in allenameto, colpiti da arresto cardiaco. Si tratta di morti incomprensibili perchè sorprendono soggetti sportivi giovani, e presumibilmente in perfetta salute.
Nato a San GIovanni Bianco in provincia di Bergamo, Davide Astori comincia a giocare a calcio nella squadra Ponte San Pietro, società satellite del Milan. Proprio per questo nel 2001 viene integrato nella Primavera del Milan , dove resta fino al 2006, senza mai debuttare però in prima squadra.
Negli anni successivi viene girato in prestito alla Cremonese e al Pizzighettone e riesce ad esordire in Serie A soltanto nel 2008, con la maglia del Cagliari . Qui diventa ben presto un simbolo e resta in Sardegna per ben sei anni.
Lascia il Cagliari poi nel 2014 per la breve esperienza alla Roma , dove tra alti e bassi riesce comunque anche a debuttare in Champions League durante il match giocato contro i russi del CSKA Mosca. Conclude la sua stagione alla Roma con 29 presenze ed un goal.
Poi nel 2015 comincia la sua avventura alla Fiorentina. Qui si è fin da subito imposto come un titolare inamovibile in difesa al fianco di Gonzalo Rodriguez, affermandosi ben presto come uno dei leader dello spogliatoio della Viola. Era un giocatore che non aveva timori a dire le cose come stavano, sia ai compagni di squadra che pubblicamente.
Per questo motivo in estate, dopo che è andato via Gonzalo Rodriguez (capitano sino a quel momento), gli è stata affidata la fascia la capitano senza nemmeno pensarci. Tra l’altro, Astori stava per firmare il rinnovo del contratto con la Fiorentina, l’ufficialità era attesa nei prossimi giorni.