RICETTE

Cucina. La ricetta della colomba pasquale, una tradizione non solo toscana

La ricetta della colomba pasquale

 

 

 

Ingredienti:
500 gr di farina
150 gr zucchero semolato
25 gr lievito di birra
150 gr burro
1 bicchiere di latte
4 uova intere
2 tuorli
100 gr scorza d’arancia candita
50 gr granella di zucchero
100 gr mandorle
sale

Pelate le mandorle, dopo averle scottate in acqua bollente, sarà più semplice. Fate un impasto con 250 gr di farina e il lievito sciolto in un po’ di latte tiepido, fate una pagnottina e mettete a lievitare, coprendola bene con un canovaccio. Quando sarà aumentata del doppio, unite le uova, un tuorlo, la farina rimasta, lo zucchero, il burro, un pizzico di sale, l’arancia a pezzi ed il latte. Mettete ancora a lievitare sopra una placca imburrata, dando alla pasta la forma di colomba: potete aiutarvi con un cartoncino tagliato a forma di colomba.
Sbattete il tuorlo rimasto e pennellate la colomba con questo tuorlo; cospargetela di mandorle e di granella di zucchero. Quando l’impasto sarà nuovamente aumentato del doppio, infornatelo e cuocetelo per circa 1 ora a calore prima vivo, poi moderato.

Potete farcire e decorare con cioccolato, crema pasticcera o con una golosa crema al mascarpone.

 

 

 

La  “colomba pasquale” tra storia e leggenda.

 

 

Ai tempi dei Greci, Egizi e poi dei Romani per le cerimonie sacre veniva preparato un pane a forma di colomba che,  secondo la tradizione, aveva caratteristiche rituali e magiche. I Cristiani acquisirono questa tradizione attribuendo alla colomba il simbolo della pace perché la Bibbia narra che,  dopo il diluvio universale, la colomba inviata da Noè tornò all’arca portando nel becco un ramoscello d’oliva per testimoniare l’avvenuta riconciliazione tra Dio e il suo popolo.  Ci sono anche molte leggende sul significato del “pane a forma di colomba”, tra cui una mette in evidenza il fatto che il dolce potrebbe aver origini lombarde. Sembra che sia stato un pasticcere di Pavia il primo a preparare un dolce a forma di colomba nel giorno di Pasqua donandolo al re longobardo Alboino che stava mettendo a fuoco la città che gli aveva opposto strenua resistenza. Il re Alboino fu colpito da questo umile gesto tanto da rimanerne commosso  oltre a desistere dai suoi propositi di vendetta. Secondo un’altra leggenda lo spunto per la creazione del pane-dolce a forma di colomba sarebbe nato per caso osservando due colombi che durante una battaglia si erano posati sulle insegne del Carroccio, quasi a simboleggiare buon augurio e protezione per le armi milanesi, al tempo di Federico Barbarossa e della Lega dei comuni lombardi. Tornando a parlare della colomba pasquale bisogna arrivare ai primi del 1900 quando un certo Dino Villani, direttore commerciale di una nota azienda dolciaria milanese, pensò di sfruttare i macchinari utilizzati per fare i panettoni natalizi usando la stessa pasta e dando la dolce la forma di una colomba. La consacrazione definitiva a “simbolo pasquale”è dovuta la pubblicitario Cassandre che fu incaricato dall’azienda dolciaria di creare un manifesto sul quale era rappresentato il dolce con lo slogan “colomba pasquale……il dolce che sa di primavera”. Da allora a Pasqua nessuna tavola pasquale si fa mancare la colomba.

Buon appetito!

Franca Ciari

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