Codice Rosa, quasi il 90% di accessi al percorso è rappresentato da donne
A pochi giorni dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il format televisivo di informazione sanitaria della Asl Toscana centro, ieri e oggi in replica alle 10.45 su Rtv38, è stato dedicato al fenomeno della violenza di genere. Nel 2017 quasi il 90% di accessi negli adulti per Codice Rosa nei Pronto Soccorso di Area Vasta Centro, è rappresentato da donne. Nello stesso anno gli ingressi ai Pronto Soccorso sempre di Area Vasta per maltrattamenti nei confronti di persone adulte sono stati 982, 78 quelli per abusi sessuali su adulti, mentre quelli per maltrattamenti su minori sono stati 253 e 56 per abusi sessuali su minori. “Aumenta l’efferatezza di questi crimini – ha dichiarato in studio la dottoressa Isabella Lapi, psicologa del percorso Codice Rosa. Quella tra vittima e maltrattante è una relazione molto difficile da contrastare”. Le novità per contrastare la violenza sulle donne sono introdotte da due progetti che in forma sperimentale la Asl porterà avanti grazie a un finanziamento regionale e sui quali per entrambi è prevista un’organizzazione dei servizi territoriali per una presa in carico successiva al Pronto Soccorso. Il primo è il servizio di emergenza urgenza h24 di assistenza sociale, il secondo di accoglienza delle donne che hanno necessità in strutture per le prime 72 ore. Per la violenza in gravidanza poi, il percorso prevede un tempo e uno spazio dedicato. “Da uno studio che abbiamo fatto – ha dichiarato la dottoressa Dubini – è emerso che chi ricorre più di una volta all’interruzione volontaria di gravidanza ha un’incidenza di violenza domestica doppia rispetto alle altre donne”. C’è, cioè, una sorta di “sabotaggio contraccettivo” che il maltrattante mette in atto come ulteriore strumento di potere sul corpo della donna.