Classica: la prima italiana di “Kongsgaard Variations” di Anders Hillborg, brano per orchestra ispirato all’etichetta di un vino, inaugura la stagione concertistica de La Filharmonie // Martedì 8 febbraio ore 21.00 presso il Cinema La Compagnia
L’evento si terrà martedì 8 febbraio alle ore 21 al Cinema La Compagnia, in apertura della stagione “Prospettive”. Fino a maggio, sei gli appuntamenti in programma, tra classici e nuove produzioni, tra Firenze, Lucca e San Casciano
La prima italiana di “Kongsgaard Variations” del noto compositore
svedese Anders Hillborg inaugura la stagione concertistica
dell’Orchestra La Filharmonie
In scaletta, un programma che parte dal classicismo della Sinfonia Haffner di Mozart,
attraversa il ‘900 con il Concerto per violino di Barber, fino ai giorni nostri con l’esecuzione
in prima italiana della Kongsgaard Variations di Hillborg, uno dei più acclamati compositori della scena contemporanea internazionale
La composizione prende spunto dall’etichetta del vino “Arietta”, ed è dedicata ai suoi produttori John e Maggie Kongsgaard; le Variazioni invitano alla meditazione, al centro l’Arietta di Beethoven n. 32 op. 111
A dirigere l’orchestra il M° Nima Keshavarzi, ospite la giovane violinista solista Francesca Bonaita
Firenze, 4 febbraio 2022 – Sarà “Kongsgaard Variations”, la nuova creazione del compositore svedese Anders Hillborg, uno dei più acclamati autori della scena di contemporanea internazionale, a inaugurare martedì 8 febbraio alle ore 21 presso il Cinema La Compagnia di Firenze la nuova stagione concertistica “Prospettive” dell’Orchestra La Filharmonie.
Fino a maggio, sei gli appuntamenti in programma, tra classici e nuove produzioni, tra Firenze, Lucca e San Casciano, nel segno della contemporaneità e della multidisciplinarietà.
Nel concerto inaugurale, in scaletta un programma che parte dal classicismo della “Sinfonia Haffner” di Mozart, attraversa il ‘900 con il “Concerto per violino” di Barber, fino ai giorni nostri con l’esecuzione in prima italiana dell’opera di Hillborg. La composizione prende spunto dall’etichetta del vino “Arietta”, prodotto da John e Maggie Kongsgaard, che mostra un paio di battute di Beethoven; le sue Variazioni invitano alla meditazione, al centro l’Arietta n. 32 op. 111 del compositore tedesco.
Una serata a diverse profondità, un viaggio tra passato e presente, ma che intende guardare al futuro dando spazio alle giovani voci. L’Orchestra la Filharmonie, infatti, è un complesso strumentale under 35 al suo sesto anno di attività. A dirigerla, il maestro Nima Keshavarzi; ospite la giovane violinista solista Francesca Bonaita.
“Quando mi è stato chiesto di comporre un brano in onore di questo favoloso vino – spiega Hillborg – ho naturalmente deciso che questo tema dovesse avere un ruolo fondamentale. Ma mentre Beethoven produce una serie di variazioni rigorose con una curva di intensità in costante aumento, le mie Variazioni sono più simili a meditazioni, senza alcun processo direzionale. La musica fluttua senza meta attraverso i secoli, mostrando reminiscenze di musiche barocche, folk, rinascimentali e romantiche, ma sempre con il tema dell’Arietta di Beethoven al suo epicentro”.
Hillborg spazia dai brani per coro, orchestra e musica da camera fino alla musica per film e al pop con una libertà stilistica capace di comunicare con un vasto pubblico. Il suo lavoro è stato accolto con entusiasmo a livello internazionale ed eseguito dai più importanti artisti e direttori d’orchestra, tra cui Esa-Pekka Salonen, Alan Gilbert, Sakari Oramo, Kent Nagano, Gustavo Dudamel, Anne Sofie von Otter and Martin Fröst. Le sue composizioni sono state commissionate dalle maggiori orchestre, quali la Los Angeles Philharmonic, la Chicago Symphony e i Berliner Philarmoniker.
“Siamo davvero onorati di presentare un’opera di Hillborg per la prima volta in Italia. – dice il M° Nima Keshavarzi – Ho conosciuto Anders Hillborg grazie al nostro Concorso Dante700 di cui era il presidente di giuria e gli ho subito chiesto una sua opera da presentare al pubblico fiorentino. Insieme alle sue variazioni ho pensato di dare spazio a un altro brano molto affascinante ma spesso trascurato dalle grandi orchestre quale il concerto per violino e orchestra di Samuel Barber con ospite un giovane e raffinato talento del panorama violinistico italiano, Francesca Bonaita”.
La stagione “Prospettive” proseguirà il 20 marzo al Teatro Cantiere Florida con la nuova produzione “Marcovaldo”, lettura musicale dall’omonimo libro di Italo Calvino, su musiche originali di Francesco Sottile, commissione de La Filharmonie, voce narrante Andrea Bruni. Nel programma, il 9 e 10 aprile presso la Chiesa di S.Maria dei Servi a Lucca e il Teatro Comunale Niccolini di San Casciano, il concerto per violoncello e orchestra no.2 in Re maggiore di Franz Joseph Haydn e la sinfonia no.29 di Wolfgang Amadeus Mozart, con Balázs Dolfin al violoncello solista, diretto da Giulio Arnofi. Concluderà il percorso un concerto di chiusura il 21 maggio diretto dal M° Keshavarzi presso l’Auditorium San Romano di Lucca, nell’ambito della rassegna del ‘700 musicale lucchese e in collaborazione con il Centro Studi Luigi Boccherini.
Nata a Milano nel 1997, diplomata a diciassette anni con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio G. Verdi della sua città, Francesca Bonaita si perfeziona con Sergej Krylov e si laurea con lode al Conservatorio della Svizzera Italiana. Con il debutto alla Carnegie Hall di New York nel 2016 e, nello stesso anno, con l’Orchestra Filarmonica di Bacau in Romania nel concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky, ha intrapreso un’intensa attività solistica e cameristica, interessata a un ampio repertorio fino al Novecento e alla contemporaneità. È stata invitata a suonare per prestigiose Stagioni in Italia – tra cui Unione Musicale a Torino, Serate Musicali a Milano, Amici della Musica di Padova nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano, I Concerti della Normale di Pisa a Palazzo della Carovana, l’Accademia dei Cameristi di Bari e all’estero, in Germania, Austria – Musikverein di Vienna – Svizzera, Francia, Spagna, Belgio, Inghilterra, Norvegia, Grecia, Romania e negli USA.
Persiano di nascita, Nima Keshavarzi ha studiato violino, composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio Cherubini di Firenze e alla Scuola di Musica di Fiesole. Si è specializzato in direzione d’orchestra e al Royal Conservatory di Bruxelles, all’Accademia Chigiana di Siena e alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia. Si dedica con passione alla lirica quanto al repertorio sinfonico e ha collaborato con alcuni tra i maggiori teatri lirici italiani ed europei quali il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Regio di Torino, Palau de les Arts di Valencia, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Regio di Parma – Festival Verdi, il Rossini Opera Festival. È direttore ospite della Tehran Symphony Orchestra, dell’Orchestra Nazionale Iraniana e della Camerata Strumentale di Prato. Co-fondatore e direttore musicale de La Filharmonie – Orchestra Filarmonica di Firenze; ha diretto l’orchestra fin dal suo esordio nel 2016 a Firenze ottenendo un entusiasmante successo di pubblico e di critica. Ha assistito Zubin Mehta e Roberto Abbado.
Biglietti e prevendite su www.cinemalacompagnia.it/evento/prospettive2022
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